Programma di Drammaturgia Antica B:

“Emozione di moltitudine”: il coro nel dramma antico

Prerequisiti

-       Conoscenza del codice drammaturgico antico

-       Conoscenza delle parti costitutive della tragedia antica

 

Contenuti

-       Contesto storico-politico e culturale di Atene nel V sec. a.C.

-       Forma e funzione del coro nel dramma antico

-       Coralità antica sulla scena moderna: alcuni esempi

-       Lettura commentata delle seguenti opere, con particolare riferimento alla messa in scena e alla funzione del coro: Eschilo, I Persiani; Sofocle, Edipo a Colono, Euripide, Le Baccanti, Aristofane, Le Nuvole

           

Obiettivi

-       Inquadrare il fenomeno del teatro all’interno del contesto storico-politico e culturale dell’Atene del V sec. a.C.

-       Definire la forma e la funzione del coro nel dramma antico

-       Individuare la peculiarità del coro all’interno dei testi analizzati

 

Bibliografia (testi da portare all’esame)

V. Di Benedetto-E. Medda, La tragedia sulla scena, Torino 1997 (pp. 233-400, cioè da Parte II, cap. IV fino alla fine)

D. Del Corno, Erinni e boy-scouts. Il coro nelle riscritture moderne della tragedia greca, in Scena e spettacolo nell’antichità, a cura di L. De Finis, Firenze 1989, pp. 79-88 (allegato come file in Didattica.web)

 

Eschilo, I Persiani

Sofocle, Edipo a Colono

Euripide, Le Baccanti

Aristofane, Le Nuvole, Gli Uccelli

 

Ulteriori sussidi verranno indicati a lezione

 

N.B. La lettura dei testi indicati è in traduzione italiana. Per i testi si consiglia l’edizione dei Classici Greci e Latini della BUR-Rizzoli