Programma di Storia Dell'architettura Lm B:

 

 

Il linguaggio all’antica degli scultori nella Roma del Quattrocento

Il modulo B del corso avrà un andamento più seminariale e coinvolgerà direttamente gli studenti nella verifica dei contenuti del modulo A attraverso l’analisi di microarchitetture quattrocentesche contenute nelle chiese di Roma. Dopo due iniziali lezioni di orientamento, ad ogni studente verrà assegnato un monumento specifico che dovrà studiare nel dettaglio e illustrare alla docente e ai suoi colleghi nel corso di un apposito sopralluogo. La lista delle assegnazioni e il calendario dei sopralluoghi verranno stilati all’inizio del modulo B.

 

Istruzioni per l’esercitazione e per l’esame relativo al modulo B per studenti frequentanti e non frequentanti

Ogni studente frequentante dovrà redigere una concentrata descrizione architettonica del monumento assegnatogli, nella quale elencherà, con vocabolario adeguato, le diverse parti dell’opera, mettendone in luce il coordinamento interno e le fonti del disegno d’insieme come dei dettagli decorativi. Importante, e utile ad una valutazione generale, la lettura (e, se possibile, la comprensione) delle eventuali epigrafi e il riconoscimento delle figure ambientate all’interno delle strutture. Nel corso dei sopralluoghi di studio o delle presentazioni in aula si chiede a tutti portare con sé un quadernetto nel quale appuntare graficamente i monumenti via via studiati, nonché di partecipare attivamente, una volta finita la presentazione, con osservazioni, confronti, domande.

All’esame agli studenti (frequentanti e non) sarà richiesto di descrivere un monumento scelto dalla docente (ovviamente diverso da quello presentato dal proprio gruppo nel corso dei sopralluoghi) e di discuterne le soluzioni architettoniche adottate in rapporto agli altri monumenti analizzati.

Gli studenti non frequentanti (MA LA LETTURA E' FORTEMENTE CONSIGLIATA A TUTTI) si dovranno preparare sia scaricando le immagini dei monumenti analizzati (e dunque esercitandosi nella lettura delle strutture architettoniche impiegate), sia leggendo i seguenti saggi:

- Francesco Caglioti, Sui primi tempi romani di Andrea Bregno: un progetto per il cardinale camerlengo Ludovico Trevisan e un san Michele Arcangelo per il cardinale Juan de Carvajal, in Mitteilungen des Kunsthistorisches Instituts in Florenz, XLI/2, 1997, pp. 213-253.

- Francesco Caglioti, La cappella Piccolomini nel Duomo di Siena: da Andrea Bregno a Michelangelo, in Pio II e le arti, a cura di A. Angelini, Milano 2005.