Programma di Storia Dell'architettura Lm A:

 

 

Alla scoperta di Filarete I.

Il trattato e gli edifici: il progetto dell’Ospedale Maggiore di Milano tra realtà e narrazione.

Il corso si propone di seguire la vicenda artistica del fiorentino Antonio Averlino, più noto con lo pseudonimo grecizzante di Filarete, dagli esordi in veste di scultore a Firenze e poi nella Roma di Eugenio IV fino all’approdo lombardo poco oltre la metà del XV secolo presso la corte di Francesco Sforza, dove fu attivo soprattutto come architetto. Il corso si concentrerà in particolare proprio sugli anni milanesi durante i quali Filarete, coinvolto nei principali cantieri promossi dal nuovo Duca e contribuendo dunque per architecturam a rinsaldarne la discussa legittimazione politica, compose un singolare trattato in forma di dialogo. Nel racconto della fondazione e costruzione della città immaginaria di Sforzinda (la Milano del nuovo Duca), Filarete dedicò ampio spazio al progetto reale dell’Ospedale Maggiore. Facendo tesoro della tradizione lombarda e combinandola con le novità in merito all’ “architettura della carità” elaborate in Toscana sin dal Trecento, tra Firenze e Siena, Filarete progettò infatti un edificio d’avanguardia che doveva competere dimensionalmente con l’edificio simbolo della Milano viscontea - il Castello - e rappresentarne l’alternativa, anche stilistica. Il corso si propone di valutarne l’importanza storica, culturale e architettonica procedendo dalla lettura integrale delle fonti (in particolare il testo filaretiano), allo studio ravvicinato dell’edificio e delle sue tormentate vicende edilizie, nel più ampio contesto dell’organizzazione delle strutture ospedaliere nel Quattrocento.

 

Bibliografia per l’esame: NB: L’unica monografia dedicata a Filarete è ancora quella di Michele Lazzaroni e Antonio Muñoz, Filarete. Scultore e architetto del XV secolo, Roma, Modes 1908 che, sebbene datata e imprecisa in vari dettagli, offre un repertorio pressoché completo di immagini sulle opere e la trascrizione delle lettera autografe. Se ne consiglia dunque vivamente la lettura.

Su Filarete scultore:

- Maria Beltramini, Antonio Averlino detto Filarete (1400 circa - post 1466). Porta bronzea (1433 - 1445), in La Basilica di San Pietro in Vaticano, a cura di Antonio Pinelli, 4 voll., Modena, Cosimo Panini Editore, 2000, vol. IV, pp. 480-487.

- Pietro Cannata, Le placchette di Filarete, in Italian Plaquettes, ed. by Alison Luchs, Washington D.C., National Gallery of Art 1989, pp. 35-53.

- Enrico Parlato, Il gusto all’antica del Filarete scultore, in Da Pisanello alla nascita dei Musei Capitolini. L’Antico a Roma alla vigilia del Rinascimento, catalogo della mostra, pp. 115-134.

Sul Trattato d’architettura:

- Antonio Averlino, Trattato di architettura, a cura di Anna Maria Finoli e Liliana Grassi, Milano, Il Polifilo, 1972, pp. V-CXXIX (cioè tutta l’introduzione)

- Maria Beltramini, Le illustrazioni del trattato d’architettura di Filarete. Storia, analisi e fortuna, “Annali di architettura”, 13 (2001), pp. 25-52.

- Howard Salmann, Early Renaissance Theory and Practice in Antonio Filarete’s Trattato di Architettura, in “The Art Bulletin”, 41 (1959), pp. 89-106.

Sul periodo milanese e l’Ospedale Maggiore:

- Maria Beltramini, Francesco Filelfo e il Filarete: nuovi contributi alla storia dell’amicizia tra il letterato e l’architetto nella Milano sforzesca, in Studi in onore del Kunsthistorisches Institut in Florenz per il suo centenario (1897-1997), Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe di Lettere e Filosofia, Quaderni, 4.serie, 1996 1/2, pp. 119-125.

- Franca Leverotti, Ricerche sulle origini dell’Ospedale Maggiore di Milano, in “Archivio Storico Lombardo”, serie X, vol. 6 (1981), pp. 77-113.

- dal volume Ospedali e città. L’Italia del Centro-Nord, XIII-XVI secolo, a cura di Allen J. Grieco e Lucia Sandri, Firenze, Le Lettere 2005, le pp. 15-65, 157-178, 233-251

- Rosella Peluso, Il modello scomparso. Nuovi riscontri dalle fonti sul progetto dell’Ospedale Maggiore di Milano, in Aspetti dell’abitare e del costruire a Roma e in Lombardia tra XV e XIX secolo, a cura di Antonio Rossari e Aurora Scotti, Milano, Unicopli 2005, pp. 263-277.

- da Rachel Welch, Art and Authority in Renaissance Milan, New Haven, Yale University Press, 1995, i capitoli: Healing The City e The Architecture of Charity, pp. 117-166.