Programma dei Moduli del Corso:

Filosofia Del Linguaggio A | Docente:
Maria Erica Cosentino TITOLO: Mente, linguaggio ed evoluzione. Mind,  language and evolution. PROGRAMMA: La riflessione filosofica si è da sempre confrontata col tentativo di rispondere a una domanda cruciale: cosa rende gli esseri umani ciò che sono? La questione è tuttora aperta e fortemente dibattuta, tuttavia un buon candidato per rispondere alla domanda è il linguaggio. Quest’ultimo è ampiamente riconosciuto come un tratto distintivo della mente umana anche se sul modo di intendere il rapporto tra la capacità verbale e il pensiero non vi è un accordo altrettanto generale, al contrario: il tema della relazione tra mente e linguaggio ha dato vita a un dibattito che ha radici filosofiche molto antiche e che ancora oggi continua a dividere gli studiosi. Attualmente, un impulso molto forte alla discussione proviene dalle scienze cognitive, un programma di ricerca interdisciplinare cui partecipano la filosofia, la linguistica, la robotica, le neuroscienze e molte altre discipline. Il presupposto comune che anima tale programma di ricerca è l’idea che il linguaggio sia un componente della dotazione bio-cognitiva degli esseri umani, pur senza trascurare anche la sua natura di fenomeno sociale e culturale. La formulazione di tale tesi è stata fortemente influenzata dal lavoro del linguista americano Noam Chomsky; tuttavia, pur considerando il linguaggio come un fenomeno che riguarda la biologia degli individui, Chomsky ha fortemente avversato l’evoluzionismo. In opposizione a tale atteggiamento, alcuni studiosi hanno avviato un programma di “darwinizzazione” di Chomsky, mostrando che il quadro concettuale evoluzionistico non solo è compatibile con la prospettiva chomskiana ma è addirittura un suo presupposto essenziale.   OBIETTIVO FORMATIVO: Il corso ha un duplice obiettivo. Il primo è quello di ricostruire i fondamenti del dibattito scientifico-filosofico sui rapporti tra mente e linguaggio, inserendo tale discussione nel contesto di una prospettiva evolutiva; il secondo obiettivo – più importante – è quello di fornire gli strumenti di analisi essenziali per seguire criticamente il dibattito contemporaneo e prendervi parte attivamente.    BIBLIOGRAFIA: Chomsky, N. (1991), Linguaggio e problemi della conoscenza, Il Mulino, Bologna. Pinker, S. e Bloom, P. (2010), Linguaggio naturale e selezione darwiniana, Armando Editore, Roma.


Filosofia Del Linguaggio B | Docente:
Maria Erica Cosentino TITOLO: Discorso, linguaggio, coscienza. PROGRAMMA: L’esperienza umana è fortemente caratterizzata dall’attività di comprendere e produrre discorsi, in tutte le forme in cui essi si presentano. Data la centralità delle storie nella nostra esperienza, l’indagine dei processi che ci permettono di comprendere e produrre discorsi può contribuire in modo sostanziale a rispondere alla domanda più generale e più impegnativa con la quale gli studiosi della mente si trovano a fare i conti: che cosa ci rende umani? Lo studio dei processi di elaborazione del discorso è intrinsecamente legato alle questioni che riguardano la natura umana. In particolare, un luogo privilegiato in cui osservare il nesso tra discorso e natura umana è la coscienza, considerata da alcuni come niente altro che la principale narrazione umana. Il corso intende analizzare, dunque, i fondamenti cognitivi del discorso e la relazione tra linguaggio e coscienza (la sua origine, le sue manifestazioni e i suoi disturbi). Attraverso un’analisi di questo tipo, l’obiettivo è dar corpo ad un’ipotesi interpretativa della natura umana che salvaguardi la tesi della specificità del linguaggio e della coscienza, ma la inserisca all’interno di una cornice teorica naturalistica.   BIBLIOGRAFIA   Due testi a scelta tra i seguenti (anche appartenenti ad aree tematiche diverse):  1. Architettura cognitiva: Fodor, J. (2001), Mente e linguaggio (a cura di F. Ferretti), Laterza. Fodor, J. (1988), La mente modulare. Saggio di psicologia delle facoltà, Il Mulino. Marraffa, M. (2008), La mente in bilico. Le basi filosofiche della scienza cognitiva, Carocci. Rizzolatti, G., Sinigaglia, C. (2006), So quel che fai. Il cervello che agisce e i neuroni specchio, Raffaello Cortina Editore.  2. Naturalizzazione della coscienza: Dennett, D.C. (2009), Coscienza. Che cosa è, Laterza. Di Francesco M., Marraffa, M. (2009), Il soggetto. Scienza della mente e natura dell’io, Bruno Mondatori.  3. Origine ed evoluzione della coscienza: Flanagan, O. (2000), Anime che sognano. Il sonno e l’evoluzione della coscienza, Editori Riuniti. Donald, M. (2004), L’evoluzione della mente. Per una teoria darwiniana della coscienza, Garzanti.  4. Disturbi della coscienza: Frith, C. (1995), Neuropsicologia cognitiva della schizofrenia, Raffaello Cortina Editore. Schacter, D. (2001), Alla ricerca della memoria, Einaudi. Sacks, O. (2001),L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello, Gli Adelphi.    5. Origine ed evoluzione del discorso: Ferretti, F. (2010), Alle origini del linguaggio umano, Laterza. Boyd (2008), On the origin of stories, Belknap, Harvard.   Si raccomanda fortemente la frequenza del corso. I non frequentanti dovranno presentare, in aggiunta ai due testi a scelta, anche il seguente: Cosentino, E.(2008), Il tempo della mente. Linguaggio, evoluzione e identità personale, Quodlibet.