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Laboratorio Di Restauro 2 Lm 2009/2010
L’introduzione al corso parte dalla produzione della pergamena in diversi ambiti storici e geografici fino a giungere ad una definizione del materiale per evidenziare gli aspetti tecnici della sua manifattura e accennare quelli istologici e chimico-fisici in vista delle scelte conservative. In tal modo vengono presentati i pericoli e le problematiche relative al restauro della pergamena e si pongono le basi per l’attività pratica motivando le scelte dei trattamenti e dei materiali.
Particolare enfasi è posta anche sui materiali utilizzati nel restauro per sviluppare la piena autonomia decisionale e operativa dello studente. Attraverso la sperimentazione di diversi materiali (adesivi e carta giapponese) e tecniche (restauro carta con pergamena, pergamena con pergamena, umidificazione e tensionamento, tecniche di scarnitura), si focalizza l’attenzione dello studente sulla eterogeneità dei risultati, sulla criticità del momento decisionale/progettuale per fare acquisire la piena padronanza di un ampio spettro di possibilità di intervento.
Il restauro delle legature d’archivio(Egidio Ceccoli)
Intervenire su una coperta in pergamena
Contrariamente a quanto avviene per i documenti per cui si usa il risarcimento della lacuna con carta giapponese, gli interventi di restauro sulle lacune delle coperte in pergamena prevedono l’innesto di una pergamena nuova.
E’ necessario valutare la necessità di effettuare il distacco totale della coperta o di intervenire localmente. Si procede quindi alla pulizia, alla disinfezione e allo spianamento. Sull’originale si segna il contorno della lacuna e si “sguscia” con il bisturi la parte interna in maniera più o meno ampia in base alla robustezza della pergamena. La pergamena predisposta per il risarcimento viene appoggiata sotto la lacuna (sempre con la grana rivolta verso l’esterno, qualunque sia il verso dell’originale) e a matita si segna su di essa il contorno della scarnitura effettuata.
Come adesivo si utilizza una miscela di Vinavil 59 e Tylose. A questo punto la coperta, adeguatamente protetta, deve essere posta sotto peso o leggera pressione.
Come si cuce sulla pelle allumata. Confezione di una cartella.
La cucitura – eseguita a telaio - è continua e può essere compensata, il filo di cucitura cioè esce sul dorso dal centro del fascicolo e vi rientra dallo stesso foro dopo essere stato girato intorno all’anima di cucitura tante volte quante ne occorrono per raggiungere l’altezza del fascicolo successivo. Per la protezione del documento si realizza una cartella in cartoncino o in pergamena semifloscia o floscia con legacci confezionati in pelle allumata per la chiusura
Le tipologie di legature d’archivio (Egidio Ceccoli)
Intervenire su una coperta in pergamena
Le diverse tipologie di legature di archivio rispondono all’esigenza di proteggere serie di documenti talvolta ancora non concluse. Le tecniche e i materiali di produzione di legature di filza, notarili e in piena pelle vengono analizzati nel dettaglio prima di realizzare una legatura d’archivio in piena pergamena semifloscia con patta di chiusura, corregge e losanghe. Si tratta di una legatura caratteristica degli atti notarili e nasceva con il preciso scopo pratico di tenere insieme atti forniti di fede pubblica e poterli consultare senza il rischio di perdite.
L'intervento di restauro sulle legature: progettazione e fasi preliminari (Silvia Sotgiu); metodologie e tecniche (Luca Richard de Bella)
I due corsi, strettamente consequenziali, sul piano metodologico sono ispirati al principio della minima invasività. Strumenti indispensabili in tale ottica sono anzitutto la produzione di una esaustiva documentazione, l’esecuzione di semplici test per la connotazione e l’identificazione dei materiali originali, la scelta di prodotti e strumenti idonei ed infine la selezione delle tecniche d’intervento che vengono studiate ad hoc per ogni singolo manufatto. Si insegna come limitare ai casi più problematici la prassi dello ‘smontaggio totale’ dell’opera e la conseguente realizzazione di nuove legature conservative. La nascita e lo sviluppo di discipline quali l’archeologia del libro e la codicologia, nonché la disponibilità di sistemi di duplicazione analogica o digitale dei testi, consentono attualmente, a chi opera nel settore, di agire con maggior cautela, calibrando l’entità e la qualità di un intervento conservativo che riconosce ad ognuno dei materiali di cui il documento è composto non più solo la funzione di veicolo e contenitore testuale, ma anche il valore di testimonianza della cultura materiale che lo ha prodotto.