Programma dei Moduli del Corso:

Antropologia Filosofica A | Docente:
Emanuela Angela Tangari

Essere è (un) Atto. La metafisica della libertà in Louis Lavelle

Louis Lavelle è tra i maggiori rappresentanti della filosofia dello spirito francese. La metafisica lavelliana si pone come fondamento di ogni riflessione morale e antropologica, e possiede un carattere inequivocabilmente dinamico: l’Essere è Atto, attività pura, sovrabbondanza che si offre al pensiero e all’esistenza. Indagare l’Essere vuol dire allora indagarne la realizzazione. La filosofia deve essere «inevitabilmente personale». Se l’essere è atto, la partecipazione a questo atto non richiede una contemplazione, ma un’attività: è un invito, per la persona, a realizzare l’essere che contemporaneamente è donato e da farsi. Si incontra qui il gioco della libertà: gli esseri umani sono chiamati, nella partecipazione alla realtà e nella costituzione della propria soggettività attraverso il corpo, lo spirito, il mondo, ad un atto di libertà e di medesima donazione.  

  • Louis Lavelle, La presenza totale, Minerva, 1970.

  • Louis Lavelle, De l’Être, Aubier Montaigne, Paris 1947, passi scelti.

  • Louis Lavelle, De l’Acte, Aubier Montaigne, Paris 1992, passi scelti.

I non frequentanti sono pregati di prendere contatti via mail per richiedere un programma alternativo, che prevederà l'aggiunta di testi e letture integrative.




Antropologia Filosofica B | Docente:
Emanuela Angela Tangari

Il mistero dell'essere, il primato del concreto immediato: soggettività e relazione nel personalismo francese di Gabriel Marcel e Maurice Nédoncelle   La relazione io-tu e lo spazio che in essa si costituisce rappresenta una categoria ermeneutica essenziale per Gabriel Marcel, che concepisce tale spazio (e l'io stesso, la sua comprensione) come *mistero*. Il soggetto si scopre nel rapporto con un reale che irrompe e rompe il pensiero astratto; cifra privilegiata di questo reale è l'esperienza dell'amore in cui l'io incontra il *tu* in una logica di dialogo, in una *dialogica* di domanda e risposta in cui l'essenza lascia il posto alla relazione.  Con le debite distinzioni, Maurice Nédoncelle, tra le più significative voci del personalismo francese, considera la dimensione metafisica della persona a partire dalla «reciprocità delle coscienze» (dove la coscienza è vista come centro vitale e identificativo della persona); una intersoggettività in cui essere e amore coincidono e costituiscono l’ontologia personalista.  

  • Gabriel Marcel, Il mistero dell'essere, Borla 1987.
  • Gabriel Marcel, Homo viator, Borla 1980, passi scelti
  • M. Nédoncelle, La réciprocité des consciences. Essai sur la nature de la personne, Aubier-Montaigne, Paris 1942.
  • M. Nédoncelle, Verso una filosofia dell'amore e della persona, Paoline, Roma 1959.

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