Programma di Laboratorio Di Filosofia E Teatro:

LABORATORIO DI FILOSOFIA E TEATRO

 

SETTIMO CICLO, a. a. 2023-2024 - inizio: 10 ottobre 2023

Prof. Paolo Quintili, con la collaborazione del Dott. Fabrizio Vona e della Dott.ssa Serena Mazzone (co-docenti)

Il Galileo di Berltolt Brecht

 

Il Laboratorio di Filosofia e Teatro (LFT), progetto promosso dal Dipartimento di Studi Letterari, Filosofici e di Storia dell’arte (ALEF), in collaborazione con il Corso di Laurea in Filosofia (responsabile il prof. Paolo Quintili, docente di Storia della Filosofia, con la collaborazione del dott. Fabrizio Vona e della Dott.ssa Serena Mazzone, co-docenti), torna al lavoro quest’anno accademico 2023-2024, nel primo semestre (inizio: martedì 10 ottobre 2023), dopo l’esperienza proficua dei Cicli precedenti e, in particolare, la messa in scena di: Don giovanni, di Molière (maggio-giugno 2023) e La Morte dell’Utopia dalla Dantons Tod di G. Buchner (maggio 2022), con un nuovo progetto. I precedenti cicli sono sfociati nella messa in scena, al Teatro Tor Bella Monaca del Candelaio (1581) di Giordano Bruno (16 febbraio 2014), al Teatro Ygramul di Roma (25 maggio 2016), delle commedie di P. de Marivaux, L’Isola degli schiavi (1725) e di D. Diderot, È buono? È malvagio? (1777-1784) e presso l’Auditorium della Facoltà di Lettere e Filosofia, il 28 maggio e il 18 ottobre 2018, della pièce di Albert Camus, I Demoni (Les Possédés), tratta da Dostoevskij, nell’Auditorium di Facoltà (maggio 2028).

Come per gli scorsi Cicli, il Laboratorio di Filosofia e Teatro si propone anche quest’anno di diffondere e condividere l’esperienza unica del teatro nelle sue diverse forme e nelle sue moderne rivisitazioni in ambito filosofico. Dall’età del Rinascimento all’Illuminismo, fino a oggi, da Giordano Bruno a Jean-Paul Sartre, Bertolt Brecht e oltre, numerosi e autorevoli sono i pensatori che hanno consegnato alla scena teatrale una parte non secondaria, né trascurabile del loro messaggio filosofico.

Presupposto fondamentale del progetto è dunque quello di recuperare tale messaggio, coniugando il momento scientifico (vale a dire l’analisi di un testo teatrale, preso in esame da un punto di vista storico, critico-testuale, linguistico e filosofico) e quello pratico-professionale, della tecnica attoriale, che di solito costituiscono ambiti separati e qui invece possono convivere e produrre risultati proprio dall’intreccio delle competenze e dei percorsi. È quasi un unicum in Italia (un’esperienza analoga è avviata alla «Sapienza» di Roma), ma molto diffuso invece nelle Università anglosassoni e americane.

Gli studenti saranno così stimolati da riflessioni teoriche ed esperienze “pratiche”. Per quanto riguarda le prime, ci soffermeremo in particolare su due momenti centrali della storia del teatro: il momento delle origini della tragedia e la conseguente epifania dell’arte drammatica, e la fine dell’Ottocento, momento caratterizzato da una profonda rivoluzione della stessa. Se il momento delle origini verrà approfondito sia attraverso nozioni di storia del teatro, sia attraverso le intuizioni nietzschiane inserite nella Nascita della Tragedia (1872), la rivoluzione teatrale di fine Ottocento verrà approfondita riflettendo su eventi come la nascita della regia, la nuova esigenza di “realtà” e il neonato bisogno di portare a manifestazione quell’interiorità e quelle passioni che nello stesso periodo S. Freud (1856 – 1939) descriverà con il concetto di inconscio. In particolare, ci soffermeremo su due teorici: D. Diderot (1713 – 1784) e K. Stanislavskij (1863 – 1938). Il primo come pensatore che ha annunciato i cambiamenti radicali verificatesi alla fine dell’Ottocento più di un secolo prima e il secondo come virtuosa conseguenza dello stesso periodo rivoluzionario. Affronteremo ed analizzeremo i periodi suddetti con l’intento di condurre i partecipanti del  corso non solo a comprendere teoricamente  i motivi del grandioso rinnovamento che caratterizzerà l’arte della recitazione del secolo scorso, ma anche a sperimentare “sul campo”, attraverso esercizi mirati e studio dei personaggi,  la differenza tra una recitazione declamatoria ed enfatica (tipica del Seicento e del Settecento) e un lavoro espressivo che mette al centro la recitazione dal profondo con l’intento di dargli forma, di portarlo a manifestazione  proprio  con la tecnica interpretativa (come farà una parte importante del teatro del Novecento).

 

Il LFT consterà di un laboratorio duplice e integrato insieme: di lettura, analisi, traduzione e, parallelamente, di messa in scena; e si avvarrà dell’insegnamento della Dott.ssa Serena Mazzone, attore professionista di teatro, e del dott. Fabrizio Vona, attore, regista e Direttore artistico del Progetto Regione Lazio Officine Culturali in Provincia di Frosinone (CV) e di altri collaboratori professionisti esterni, anche di lingua francese.

Al Laboratorio possono partecipare studenti, dipendenti e docenti di Tor Vergata presentando domanda di iscrizione via e-mail. Il Laboratorio si offre infine agli studenti di Lettere e Filosofia come Attività formativa a scelta, per la maturazione di 6 CFU a fronte di 80 ore di Laboratorio più altrettante ore di studio personale.

L’osmosi tra i due ambiti, di solito separati, dello studio analitico e dell’attività pratica, produrrà come risultato una rappresentazione annuale di un dramma moderno, tragico o comico, che si basa su una nuova edizione e/o traduzione pensata per la messa in scena, che renda protagonista l’Università come vera e propria comunità accademica, poiché coinvolge sia docenti che studenti e personale tecnico amministrativo

 

* * *

 

Edizione 2023-2024: «Vita di Galileo» (1939), di Bertolt Brecht (1898-1956)

– Inizio attività: 9 ottobre 2022

 

[argomento_it]

La Vita di Galileo di Bertolt Brecht. Il confronto/scontro tra scienza e potere teocratico: l'abiura.

 

[argomento_en]

The Life of Galileo by Bertolt Brecht. The confrontation/clash between science and faith: the abjuration.

 

[programma_it]

La Vita di Galileo (Leben des Galilei) è un’opera che Bertolt Brecht scrisse tra il 1938 e il 1939 durante il suo esilio in Danimarca, rivista e tradotta in inglese nel 1945 durante il suo soggiorno negli Stati Uniti, poi rielaborata fino al 1954 nella cosiddetta “versione berlinese”. La prima rappresentazione teatrale ebbe luogo il 9 settembre 1943 a Zurigo. È un lavoro centrale nell’opera di Brecht, scritto in collaborazione con Margarete Steffin e il musicista H. Eisler. È stata pubblicata per la prima volta in Francia nel 1955. L’opera si presenta come una biografia teatrale di Galileo ma è molto di più, è una sorta di testamento spirituale di un artista impegnato politicamente da decenni nel movimento operaio internazionale e nella rivoluzione comunista. Paradigmatica è la battuta del protagonista, Galileo, spesso ripetuta con variazioni: «Chiunque non conosca la verità è uno sciocco. Ma chi conosce la verità e la chiama menzogna è un criminale». Vi si assiste allo scontro frontale, definitivo tra il Potere teocratico e la Scienza, scontro tra le credenze legate all’autorità della Tradizione e la Verità che prima o poi si afferma universalmente. È insito nel testo, con il richiamo alla Verità liberatrice, l’afflato emancipatorio, ora sublimato, delle precedenti pièces impegnate nella lotta per l’affermazione e la difesa della nuova società socialista. Il dramma è stato raramente rappresentato, per via del fatto che comprende circa quaranta personaggi e dura quattro ore, se messo in scena nella sua interezza. Tuttavia, è un testo di grande importanza filosofica per Brecht, che ha continuato a rielaborare fino al 1955. Se ne fornirà un adattamento filosofico concentrato sui punti teorici fondamentali e un numero ridotto di personaggi (15-20).

 

[en]

The Life of Galileo (Leben des Galilei) is a play that Bertolt Brecht wrote between 1938 and 1939 during his exile in Denmark, revised and translated into English in 1945 during his stay in the United States, then revised until 1954 in the so-called 'Berlin version'. The first theatrical performance took place on 9 September 1943 in Zurich. It is a central work in Brecht's oeuvre, written in collaboration with Margarete Steffin and the musician H. Eisler. It was first published in France in 1955. The work presents itself as a theatrical biography of Galileo but is much more: a spiritual testament; it is a kind of spiritual testament of an artist who has been politically engaged in the international labour movement and communist revolution for decades. Paradigmatic is the line of the protagonist, Galileo, often repeated with variations: «Whoever does not know the truth is a fool. But he who knows the truth and calls it a lie is a criminal». Here we witness the head-on, definitive clash between theocratic Power and Science, a clash between beliefs linked to the authority of Tradition and the Truth that sooner or later asserts itself universally. Inherent in the text, with the call to liberating Truth, is the emancipatory afflatus, now sublimated, of previous plays engaged in the struggle for the affirmation and defence of the new socialist society. The play has rarely been performed because it includes around forty characters and lasts four hours if staged in its entirety. Nevertheless, it is a text of great philosophical importance to Brecht, which he continued to rework until 1955. It will hold a philosophical adaptation concentrated on the fundamental theoretical points and fewer characters (15-20).

 

[testi_it]

 

– B. Brecht, Vita di Galileo, edizione critica e traduzione a cura di Emilio Castellani, in Teatro, vol. II, Torino, Einaudi, 1978, pp. 1405-1523.

– B. Brecht, Scritti teatrali, a cura di E. Castellani, Torino, Einaudi, 2001.

 [Dispense elettroniche messe a disposizione per il corso]; utile è consultare anche altre versioni e traduzioni, che serviranno per l’adattamento.

– P. Quintili, Filosofie a teatro. Studi di messa in scena filosofica delle idee, con la collaborazione di F. Vona, Milano, Biblion Edizioni, 2021.

 

N.B. Il Dott. F. Vona e la Dott.ssa S. Mazzone (co-docenti) svolgeranno la parte di attività relativa alla drammaturgia e la messa in scena della pièce, per il saggio finale.

 

[testi_en]

– B. Brecht, Vita di Galileo, edited and translated by di Emilio Castellani, in Teatro, vol. II, Torino, Einaudi, 1978, pp. 1405-1523

– B. Brecht, Scritti teatrali, ed. by E. Castellani, Torino, Einaudi, 2001.

 [electronic handouts made available for the course]; it is also helpful to consult other versions and translations that will be used for adaptation.

– P. Quintili, Filosofie a teatro. Studi di messa in scena filosofica delle idee, in collaboration with F. Vona, Milano, Biblion Edizioni, 2021.

 

N.B. Dr. F. Vona and Dr. S. Mazzone (co-teachers) will carry out the part of the activity related to dramaturgy and the staging of the pièce, for the final essay.

 

[altra_bibliografia_it]

– P. Quintili, Diderot: Teatro e libertà. Filosofia, censura e scrittura clandestina, in DIANOIA, n. 31/XXV, pp. 367-384, Bologna, 2020 [il testo, insieme ad altri materiali utili, sarà distribuito come dispense elettroniche in formato pdf].  

– G. Strehler, Nessuno è incolpevole. Scritti politici e civili, a cura di Stella Casiraghi, Milano, Editore Melampo, 2007.

 

[altra_bibliografia_en]

– P. Quintili, Diderot: Teatro e libertà. Filosofia, censura e scrittura clandestina, in DIANOIA, n. 31/XXV, pp. 367-384, Bologna, 2020 [the text, together with other useful materials, will be distributed as electronic pdf handouts].    

– G. Strehler, Nessuno è incolpevole. Scritti politici e civili, a cura di Stella Casiraghi, Milano, Editore Melampo, 2007.

 

[obiettivi_it]

Obiettivi formativi: Il Laboratorio si strutturerà in coerenza con gli obiettivi formativi del corso di laurea: coniugare lo studio dei classici orientamenti del pensiero occidentale con l'approfondimento dei nuovi orizzonti che si aprono alla riflessione filosofica contemporanea e i risultati più avanzati del teatro contemporaneo.

Conoscenza e capacità di comprensione: acquisizione delle conoscenze di base sulla storia della filosofia Moderna, relativamente alle tematiche affrontate nel Laboratorio; sviluppo di un'adeguata sensibilità verso la specificità dell'approccio filosofico, unita alla tecnica dell’attore e della messa in scena.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione: capacità di applicare le conoscenze di carattere filosofico e storico-filosofico acquisite allo studio di testi letterari e teatrali; capacità di formulare problemi, di natura strettamente filosofica e non, attraverso l'impiego di strumenti logico-argomentativi.

Autonomia di giudizio: comprensione delle differenze tra diverse ipotesi interpretative su temi di carattere filosofico; capacità di formulare giudizi autonomi.

Abilità comunicative: padronanza della lingua italiana e, in particolare, impiego del lessico filosofico; sviluppo della capacità di comunicare contenuti informativi e strutture concettuali.

Capacità di apprendimento: sviluppo di un metodo di studio atto a consentire l'apprendimento delle tematiche e l'impiego degli strumenti tipici degli studi in ambito filosofico; acquisizione della capacità di lavoro autonomo adeguate in vista del proseguimento degli studi successivi.

[obiettivi_en]

Learning outcomes: The Workshop will be structured in coherence with the educational objectives of the degree course: to combine the study of the classical orientations of Western thought with the in-depth study of the new horizons opening up to contemporary philosophical reflection and the most advanced results of contemporary theatre.

Knowledge and ability to understand: acquisition of basic knowledge on the history of Modern philosophy, in relation to the topics addressed in the Workshop; development of an adequate sensitivity towards the specificity of the philosophical approach, combined with the technique of the actor and of staging.

Ability to apply knowledge and understanding: ability to apply the acquired philosophical and historical-philosophical knowledge to the study of literary and theatrical texts; ability to formulate problems, both strictly philosophical and not, through the use of logical-argumentative tools.

Making judgements: ability to understand and present the topics studied; ability to make independent judgments.

Communication skills: full Italian language competence; ability to use philosophical vocabulary, development of the capability to communicate conceptual contents  and structures.

Learning skills: development of a study method that allows one to learn typically philosophical topics and the tools; acquisition of the ability to work independently in view of the next levels of education.

 

[prerequisiti_it]

Attitudine critica generale e forte motivazione allo studio. è preferibile una buona conoscenza della storia della filosofia e le basi di storia del teatro.

 

[prerequisiti_en]

Basic critical aptitude and strong motivation to study. A good knowledge of the history of philosophy and the foundation of the history of theatre are preferable.

 

[svolgimento_it]

Lezioni frontali, brevi discussioni seminariali, analisi e studio di testi, tecnica dell’attore e della messa in scena, drammaturgia. Sarà incoraggiata la costante partecipazione attiva da parte degli studenti.

 

[svolgimento_en]

Lectures, short discussions, analysis and study of texts, actor and staging technique, dramaturgy and play writing. Active participation by students will be encouraged.

 

[frequenza_it]

La frequenza è obbligatoria (assenze tollerate nella misura del 10% delle ore di corso).

 

[frequenza_en]

Attendance is obligatory (absences tolerated to the extent of 10% of the course hours).

[prova_scritta]

NO.

[verifica_it]

L'esame consisterà in una prova finale sotto forma di Saggio di messa in scena del Don Giovanni, finalizzato a verificare che lo studente abbia acquisito le conoscenze e le abilità anche tecniche che costituiscono gli obiettivi formativi dell'insegnamento. Il candidato dovrà dimostrare di conoscere e saper esporre le principali tesi e argomentazioni esposte nei testi adottati e di avere acquisito le relative competenze terminologiche e concettuali.

[verifica_en]

The examination will consist of a final test in the form of an essay on the staging of Don Giovanni, aimed at verifying that the student has acquired the knowledge and skills, including technical ones, that constitute the training objectives of the course. The candidates will have to demonstrate that they understand and know how to expound the main theses and arguments set out in the texts adopted and that they have acquired the relevant terminological and conceptual skills.

Il lavoro di analisi, studio, traduzione, prova e messa in scena avrà inizio nel mese di ottobre 2023 e comporterà un impegno di un giorno alla settimana (il martedì dalle 16:30 alle 19:30), al fine di permettere la partecipazione anche ai lavoratori, e terminerà il mese di maggio 2024. La messa in scena finale avrà luogo nel periodo di fine maggio 2024.

Iscrizione

L’iscrizione è aperta a studenti, dottorandi, docenti, di tutti i Corsi di Studio e al personale tecnico-amministrativo e bibliotecario di Tor Vergata per un certo numero di posti di attore, di interprete (dramaturg) e traduttore, di scenografo, di tecnico del disegno luci e suono, di costumista, di assistente alla regia.

La domanda va fatta pervenire esclusivamente per posta elettronica all'indirizzo mail del docente responsabile (paolo.quintili@uniroma2.it).

 

Obbligo di frequenza

Non c’è obbligo di frequenza ma sono ammesse, per gli studenti iscritti ai fini del conseguimento dei 6 CFU, assenze motivate per ragioni di studio e/o di lavoro non superiori al 10% dell’intero monte-ore del Laboratorio. La frequenza è dunque ovviamente consigliata, per la continuità del lavoro della troupe.

 

Articolazione

Due laboratori coordinati e integrati:

1. Lettura (traduzione), ermeneutica, drammaturgia del testo, regia (Prof. Paolo Quintili).

2. Lavoro (tecnica) dell’attore sul testo drammatico, recitazione, dizione, uso della voce, corporalità, drammaturgia e messa in scena (M° Fabrizio Vona e Serena Mazzone).

 

 

* * *

 

CALENDARIO LEZIONI DEL LABORATORIO DI FILOSOFIA E TEATRO

 

N. B.

orario in Auditorium :    dalle ore dalle 16 e 30 alle 19 e 30 (da Gennaio dalle 16 alle 19 e 30)

 

Orario 16:30-19:30

Ottobre: 3,10,31.

Novembre: 14,21.

Dicembre: 5,19.

 

Orario 16:00-19:30

Gennaio: 9,16,23,30

Febbraio: 6,13.

Marzo: 5,12.

Aprile: 2,9,16,23,30.

Maggio: 7,14.

 

N. B. Da Ottobre 2023 a Gennaio 2024 nei martedì per i quali l’Auditorium risulta indisponibile svolgeremo le lezioni in Aula T12b dalle ore 18 alle ore 20.

Per il secondo semestre l’aula alternativa all’Auditorium ci verrà assegnata in gennaio.

 

Prove il 28 e 29 maggio dalle 13:00 alle 19:00.

il 30 e 31 maggio saggio spettacolo  ore 18:00