Programma di Storia Dell'archeologia Lm B:

Villa Adriana: storia, riscoperta e fortuna Il corso intende avvicinare gli studenti al tema della storia degli scavi di antichità, attraverso un caso studio: la villa di Adriano a Tivoli. Villa Adriana, costruita fra il 118 e il 134 d.C., è un’area archeologica dichiarata nel 1999 Patrimonio Mondiale dell’'Umanità dall’UNESCO. Fin dal Medioevo fu teatro di distruzioni e spoliazioni e  dal XV secolo la villa divenne uno dei siti più visitati della campagna romana. Artisti e architetti del Rinascimento (Raffaello, Bramante, Giuliano da Sangallo, etc.)  iniziarono indagini e ricerche sull'architettura e sulle preziose decorazioni testimoniate dalle maestose rovine e contemporaneamente cominciarono anche i primi scavi nella villa, con la dispersione dei materiali nelle collezioni private che si andavano formando in quegli anni, confluendo successivamente in musei e raccolte italiani ed europei. Importanti furono le indagini intraprese da Pirro Ligorio per conto del cardinale Ippolito d’Este, da cui riemersero numerose sculture e arredi marmorei riutilizzati per decorare la splendida villa d’Este di Tivoli. Più tardi, altre importanti famiglie nobiliari come i Barberini e i Pamphilj, interessati ad acquisire antichità per abbellire le proprie residenze urbane, intrapresero scavi durante il XVII secolo. Fu, però, soprattutto nel Settecento con le ricerche promosse da alcuni proprietari della villa (Gesuiti, Fede, Marefoschi-Centini, Michili) e dal mercante d'arte Gavin Hamilton e dall’'incisore-restauratore Giovanni Battista Piranesi, che venne recuperata una notevole quantità di marmi oggi conservati nei Musei Capitolini e nei Musei Vaticani e, attraverso il commercio antiquario, sparsi nei musei di tutto il mondo. Il corso prenderà in esame gli spazi della villa e gli apparati decorativi, attraverso la storia degli scavi che si sono avvicendati dal Quattrocento ai nostri giorni per giungere alla comprensione e valorizzazione di uno dei più importanti e affascinanti siti del patrimonio archeologico del nostro territorio.   OBIETTIVI FORMATIVI: L’attività formativa di questo modulo prevede  la  valutazione critica di materiale archivistico, grafico e collezioni di oggetti e comprende  forti elementi interdisciplinari con la storia dell'arte e i musei, la storia sociale e culturale, l'architettura e il turismo. Fornisce inoltre un percorso per  migliorare la qualità dell'impatto dell'archeologia sul pubblico e faciliterà  contatti con diverse istituzioni culturali, inclusi musei, archivi e Soprintendenze.    CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE:  Conoscenza e capacità di comprensione di un sito archeologico scavato nel passato attraverso una contestualzzazione storica e museologica partendo da un caso-studio.   CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE: Capacità di applicare conoscenza e comprensione storica  nell'interpretazione di un sito archeologico.  La relazione dei reperti antichi  con il territorio, nei molti casi in cui essi provengano da scavi dei secoli passati, sarà recuperata attraverso fonti archivistiche e grafiche  che permetterà di ricostruire l’'iter  delle opere scavate,  dalla collezione fino al Museo.   AUTONOMIA DI GIUDIZIO:  Incremento del senso critico attraverso  il confronto tra varie teorie interpretative per elaborare giudizi personali.  Autonomia di giudizio sul riconoscimento e sull’'iconografia delle opere antiche, sugli interventi di  restauro.   ABILITÀ COMUNICATIVE: Acquisizione di un vocabolario tecnico specifico e capacità di esporre in maniera coerente i temi trattati, verbalmente e in forma scritta.   CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO: Capacità di apprendere i processi evolutivi che sono stati alla base di uno scavo non scientifico e della formazione delle collezioni di antichità, giungendo alla valorizzazione del patrimonio archeologico conservato in un Museo e  progettando autonomamente un percorso di ricerca.   Esame orale: colloquio di circa 30 minuti sui contenuti del programma.  Criteri di valutazione: conoscenza dei contenuti previsti dal programma,  qualità dell'espressione  e capacità di analisi critica e di applicazione degli strumenti acquisiti; redazione di una tesina su un argomento concordato e presentazione in Power Point.  

Bibliografia di riferimento

W. L. MacDonald, J. A. Pinto, Villa Adriana. La costruzione e il mito da Adriano a Louis I. Kahn, Milano 1997

Testi e articoli da concordare con il docente

 

Descrizione della modalità di svolgimento e metodi didattici adottati

Il corso prevede nella prima parte una serie di lezioni frontali e nella seconda parte un’'organizzazione seminariale per valorizzare le competenze e le capacità critiche degli studenti attraverso l’'approfondimento di una tematica concordata con il docente.  Si effettueranno sopralluoghi nei Musei e  sono previste ricerche in biblioteca e on-line. La realizzazione di una tesina e di un power point avverrà in itinere, con la discussione e la condivisone di problematiche comuni  a tutti i partecipanti. E' prevista anche la consultazione di bibliografia straniera.

 

Descrizione della modalità di frequenza

Trenta ore di lezione frontale in aula Sarà fornito materiale integrativo e saranno svolti seminari specifici, che verranno concordati con il docente.