Programma di Estetica, Arti E Media Lm A:

Opera d'arte e artefatto.

Che cosa distingue le opere d'arte dai normali artefatti umani? Ha ancora senso porre questa domanda? Il presupposto di questo corso è che, sì, una distinzione va fatta, ma per tracciare una linea è necessario avere una teoria precisa di ciò che media le opere d'arte, cioè dei supporti su cui compaiono. Lo studio dei massimi studiosi di estetica e di teoria dell'arte verranno di anno in anno convocati per rendere gli studenti consapevoli della differenza che esiste tra i diversi media e, di conseguenza, tra le opere d'arte che ne possono emergere. Dominare un medium non significa ancora essere in grado di produrre un'opera d'arte, perché questa richiede, mediante l'uso di quel medium (o anche di più d'un medium), che appaia una visione del mondo e, così, di una forma di sapere in cui i concetti non hanno l'ultima parola e, talvolta, nemmeno la prima.

 

Testi d'esame obbligatori:

 

- Jacques Rancière, Lo spettatore emancipato (2008), DeriveApprodi, Roma 2018.

- Luigi Marfè, “un altro modo di raccontare”: poetiche e percorsi della fotoletteratura ,Olschki, Firenze 2021.

 

Per sostenere l'esame lo studente dovrà inoltre studiare uno dei seguenti testi:

 

- Jacques Rancière, La partizione del sensibile (2000), DeriveApprodi, Roma 2016.

- P. Strand, C. Zavattini, Un paese (1955), Einaudi, Torino 2022.

 

Durante il corso verranno indicate ulteriori dispense.