Programma dei Moduli del Corso:

Propedeutica Filosofica A | Docente:
Marco Deodati

Il cinema come introduzione ai problemi filosofici

 

Nel pensiero del XX e XXI è rinvenibile un crescente interesse nei confronti del cinema, confermato dalla molteplicità e varietà di prospettive da cui lo si analizza (il suo statuto ontologico, la sua portata filosofica, il tipo di esperienza che gli è propria, il suo valore estetico ecc.). Il corso intende soffermarsi su alcuni dei momenti più significativi di tale dibattito, mettendo in evidenza in particolare come il cinema non sia soltanto un oggetto di riflessione filosofica tra gli altri, ma sia anche portatore di una sua specifica modalità di pensiero, che contribuisce a problematizzare e ridefinire le consuete categorie filosofiche. L’obiettivo è quello di fornire chiavi di lettura utili a delineare qualcosa come una fenomenologia dell’esperienza cinematografica che mostri come il cinema possa costituire una possibile introduzione ai problemi filosofici in generale.

 

Testi obbligatori

Angelucci D., Filosofia del cinema, Carocci, Roma 2013 (pp. 13-47, 81-128, 139-149, 153-159)

Cabrera J., Da Aristotele a Spielberg. Capire la storia attraverso i film, Bruno Mondadori, Milano 2000 (pp. 1-29)

Curi U., Lo schermo del pensiero, Raffaello Cortina, Milano 2000 (pp. 7-33)

Deleuze G., Che cos’è l’atto di creazione?, Cronopio, Napoli 2010

Merleau-Ponty M., Il cinema e la nuova psicologia, in Senso e non senso, Il Saggiatore, Milano 2016

Platone, La repubblica, qualsiasi edizione (libro VII, in particolare il mito della caverna)

 

Un testo a scelta tra i seguenti

Bazin A., Che cos’è il cinema?, Garzanti, Milano 1999 (pp. 3-33)

Benjamin W., L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, Einaudi, Torino 2000

Carbone M., Filosofia-schermi. Dal cinema alla rivoluzione digitale, Cortina, Milano 2016

Casetti F., L’occhio del Novecento. Cinema, esperienza, modernità, Bompiani, Milano 2005

Deleuze G., L’immagine-movimento. Cinema 1; L’immagine-movimento. Cinema 2, Einaudi, Torino 2016

Morin E., Il cinema o l’uomo immaginario, Cortina 2016




Propedeutica Filosofica B | Docente:
Daniele Bertini L'ontologia implicita in molta parte del pensiero ordinario distingue fra due generi di entità: ciò che è mentale e ciò che è spazio-temporale. A partire dalle tendenze anti-psicologiste di autori come Frege o Husserl, tale dualismo è stato messo in questione, e ha condotto alla postulazione di un terzo genere di entità: gli oggetti astratti. Il corso costituisce una panoramica introduttiva alla questione.   G.Berkeley, Introduzione al Trattato sulla conoscenza umana   G.Frege, Il pensiero. Una ricerca logica, in Frege, Ricerche logiche   W.V.O.Quine, Che cosa c'è, in Quine, Da un punto di vista logico   H.Putnam, Filosofia della logica, in Putnam, Matematica, materia, e metodo