Estetica E Filosofia Della Musica A | Docente: Claudia Colombati Il tema dell’Oriente, nella visione estetica ricorrente tra la fine del XVIII e l’inizio del XX secolo, assume una pluralità di concezioni tale da poterlo considerare nella prospettiva degli “Orientalismi”; analogamente avviene con gli “Esotismi” quali visioni di vaghe lontananze. Già durante il Settecento l’Opera fu influenzata dalle Turcherie soprattutto riferite alle scenografie di raffinato splendore ove moschee e serragli rappresentarono topoi ornamentali e descrittivi seppure presenti ancora solo come effetti sonori: da Voltaire a Salieri, da Mozart a Cherubini e a Rossini. Un significato simbolico assunse l’Oriente nella dimensione massonica di una cosmopolita spiritualità presente nelle ultime opere mozartiane, tra di esse, nella Zauberflöte. In Germania poeti e filosofi riconsiderarono la musica, come Wackenroder, in una mistica orientaleggiante o come nel pensiero di Schopenhauer, destinata ad ispirare l’ambito compositivo e la scelta delle fonti letterario-musicali.
Estetica E Filosofia Della Musica B | Docente: Claudia Colombatimmaginario musicale si avvalse così di un magico Oriente che percorse l’Europa dalla Russia -sino a Le Rossignol di Stravinskij- alla Francia di Bizet, alla Germania di R.Strauss. Tra le componenti di tale estetica apparve quella dei viaggi ideali o esperiti, espressa attraverso rimembranze evocative ed esotiche da pittori, poeti, musicisti: da Lamartine a Flaubert, a Ravel che, oltre al mondo spagnolo, dedicò al tema Tre liriche per canto e pianoforte su testo di Tristan Klingsor (1903-04) raccolte nel Poema sinfonico per canto e orchestra Shéhérazade dalle Mille e una notte. Nell’Italia dell’ultimo Ottocento, all’aspetto storico come a quello esotico-archeologico,Verdi si ispirò ideando Aida. Col Novecento tale visione si sarebbe spostata in estremo Oriente alimentata anche dal mondo fiabesco; Cina e Giappone divennero l’ambientazione ideale per le pucciniane Butterfly e Turandot laddove però, oltre al testo e alle scenografie, la composizione andava ricercando ormai anche motivi del reale linguaggio musicale orientale.