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Archeologia Della Magna Grecia Lm 2018/2019
Prerequisiti:
Nessun prerequisito. Si considera, tuttavia, preferibile, anche se non obbligatorio, la conoscenza dell’archeologia della Magna Grecia e della Sicilia e/o l’aver sostenuto l’esame di Archeologia della Magna Grecia, mod. A nel corso di laurea triennale. Per gli studenti che non si trovassero in queste condizioni, verrà consigliata la lettura di un manuale di base.
Obiettivi formativi:Il modulo, affrontando uno studio monografico, si propone di fornire una conoscenza aggiornata dei temi trattati, di affinare strumenti e metodologie d’indagine e di far raggiungere una autonoma capacità di orientamento nella ricerca.
Risultati di apprendimento attesi
Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio erogante previsti dalla scheda SUA-CdS (quadri A.4.b.2, A.4.c), l'attività formativa di questo modulo, oltre a quanto specificato sopra, si propone di fornire allo studente le seguenti conoscenze e abilità:
Capacità di applicare conoscenza e comprensione: al termine del corso e dello studio, ci si aspetta che gli studenti siano capaci di orientarsi con sufficiente consapevolezza tra gli argomenti disciplinari, di utilizzare consapevolmente tutte le fonti a disposizione, di comprendere le problematiche che scaturiscono dal confronto tra la documentazione archeologica e le altre fonti e di inquadrare manufatti e documenti in relazione all’originario contesto di appartenenza e alla luce di eventi e fenomeni storico-economici e politici.
Autonomia di giudizio: Le competenze acquisite e il confronto tra varie teorie interpretative dei fenomeni succitati devono indurre gli studenti a sviluppare capacità critica. L'attitudine a
elaborare giudizi autonomi sarà indotta in aula nel confronto con il docente e con gli altri studenti in modalità didattica seminariale, e nell'abitudine a una lettura comparata dei testi scientifici.
Abilità comunicative: Oltre all’acquisizione di un vocabolario tecnico specifico, gli studenti saranno capaci di esporre con proprietà di linguaggio e consapevolezza i diversi aspetti dell'architettura di carattere privato della Magna Grecia e della Sicilia.
Capacità di apprendimento: Capacità di affrontare con gli strumenti appropriati lo studio dei manufatti e dei contesti. Capacità di comprendere la storicizzazione delle varie interpretazioni. Capacità di orientarsi nello studio di fenomeni storico-politici, sociali ed economici alla base della cultura abitativa e materiale.
Programma:
Le lezioni del mod. A cominceranno lunedi 1 ottobre 2018 e si svolgeranno secondo il seguente orario:
Lunedi, 9/11, aula T 23B
Martedi, 9/11, aula T 26
Mercoledi, 9/11, aula T 26
Il modulo A si propone di ricostruire lo sviluppo del sistema residenziale urbano di carattere privato delle città greche della Magna Grecia e della Sicilia dalle origini all’età tardo-classica (VIII-IV sec. a.C.). L’analisi, condotta diacronicamente e attraverso le testimonianze archeologiche per sito, è finalizzata alla determinazione delle caratteristiche specifiche dei blocchi abitativi e del loro inserimento nel tessuto urbano, delle caratteristiche architettoniche e funzionali delle singole unità domestiche “in città”, e del rapporto tra queste e modelli storico-politici e socio-culturali di riferimento, quali emergono dalla comparazione tra le varie fonti a disposizione (letterarie, archeologiche, epigrafiche, architettoniche etc).
Programma dettagliato:
1) Le fonti letterarie greche sulla “casa di città”: nomenclatura e suddivisione degli spazi I;
2) Le fonti letterarie greche sulla “casa di città”: nomenclatura e suddivisione degli spazi II;
3) La ricerca dei “modelli” in Grecia;
4) Primi impianti urbani e primi esempi di case di VIII-VII sec. a.C. in Sicilia. Gli oikoi di Megara Hyblaea, Naxos e Siracusa e il complesso artigianale-abitativo di Pithekousai;
5) Codificazione degli oikopeda nel corso del VI sec. a.C.: Selinunte, Imera, Elea/Velia;
6) Impianti urbani e case di V sec. a.C. in Sicilia: Selinunte, Naxos, Imera, Camarina;
7) Impianti urbani e case di V sec. a.C. in Magna Grecia: Elea/Velia e Thurii;
8) Il IV sec. a.C. e la cd. “rinascita timolontea” in Sicilia: il caso di Gela e Camarina;
9) Una classe di documenti “eccezionali”: i contratti di compravendita immobiliare;
10) La Casa cd. dell’Iscrizione di Camarina;
11) Strade e acquedotti
12) Pozzi e cisterne: un capitolo a parte di esplorazione e interpretazione dei dati archeologici
12) Analisi “funzionale” e metodologie di comprensione degli spazi attraverso la cultura materiale. Il caso di Himera e Camarina a confronto;
14) Tecniche edilizie: uno sguardo diacronico
15) Cultura materiale: tra inquadramento cronologico e interpretazione funzionale
Metodi didattici
Le lezioni frontali, svolte con l’ausilio di immagini e power point vengono sempre accompagnate da un approccio tutoriale volto a verificare la comprensione dei concetti appena esposti, dalla discussione, dallo studio di casi e dall’attenzione al “problem solving”. Il numero degli studenti in aula determinerà l’applicazione di eventuali ulteriori strategie di apprendimento quali l’apprendimento di gruppo, l’approfondimento di temi specifici attraverso elaborazione di una tesina da discutere con docenti e studenti, la visita guidata a monumenti e manufatti o contesti di particolare interesse, auspicabilmente da organizzare in concomitanza con altre discipline d’insegnamento, al fine di incrementare l’abitudine alla interdisciplinarietà e alla divulgazione didattica e scientifica.
Testi adottati:
Modulo A:
Verranno forniti estratti di volume e articoli, tra cui:
F. Pesando, Oikos e Ktesis, La casa greca in età classica; Perugia 1987;
E. Gabba-G. Vallet, L’architettura domestica, in E. Gabba, R. Martin, P. Pelagatti, G. Vallet, G. Voza (a cura di), La Sicilia antica, I, 2. Le città greche di Sicilia, Napoli 1980, pp. 323-352
P. Pelagatti, Da Camarina a Caucana. Ricerche di archeologia siciliana, in part.
-L’abitato: dall’età arcaica al II-I sec. a.C., pp. 56-58;
-Camarina, pp. 69-71;
-Camarina: Le fasi edilizie dell’abitato greco, pp. 153-168
-Camarina: scavi nella città, pp. 173-200
-Camarina: ricerche nella chora, fattorie del V e IV sec. a.C., pp. 177-200
-Camarina nel VI e V secolo. Problemi di cronologia alla luce della documentazione archeologica, pp. 227-242
-Camarina e Castiglione: anniversari e novità, pp. 247-268
-Camarina città e necropoli, studi e ricerche recenti, pp. 269-280
-Pozzi, cisterne e il “deposito sotterraneo” di Agylis nella Casa di Dione, pp. 373-378
F. D’Andria, K. Mannino (a cura di) Ricerche sulla casa in Magna Grecia e in Sicilia, Galatina 1996 tra cui:
- M. Barra Bagnasco, ‘La casa in Magna Grecia’, in F. D’Andria, K. Mannino (a cura di) Ricerche sulla casa in Magna Grecia e in Sicilia, Galatina 1996, pp. 41-66
-L. Campagna, ‘Una nuova abitazione ad Eraclea Minoa: primi dati’, in Ricerche sulla casa in Magna Grecia e in Sicilia, a cura di F. D’Andria e K. Mannino, Galatina 1996, pp. 111-122.
-L. Giardino, ‘Architettura domestica a Heracleia. Considerazioni preliminari’, in F. D’Andria e K. Mannino (a cura di), Ricerche sulla casa in Magna Grecia e in Sicilia, Galatina 1996, pp. 133- 159.
L. Cicala, L’edilizia domestica tardo arcaica a Velia¸ Pozzuoli 2002.
G. Greco, ‘Le nuove ricerche nel Quartiere meridionale’, in G. Greco (a cura di), Elea- Velia. Le nuove ricerche (Atti del Convegno di Studi – Napoli, 14 dicembre 2001), Pozzuoli 2003, pp. 29-48
D. De Orsola, ‘Il quartiere di Porta II ad Agrigento’, in Quaderni di Archeologia, 6, 1991, pp. 71-105.
M. C. Lentini, ‘Naxos: Esplorazione nell’abitato proto-arcaico orientale – Casa a pastas n. 1’, in Kokalos, 30-31, 1984-85, II, 2, pp. 809-838.
M. Barra Bagnasco (a cura di), Locri Epizefiri II. Gli isolati I 2 e I 3 nell’area di Centocamere, Firenze 1989.
M. Gras, H. Treziny, H. Broise, Mégara Hyblaea 5. La ville arcaïque, in Mél. D’Arch. Et d’Histoire de l’Ecole Française de Rome, suppl. 1. Vol 5. Rome 2004.
M. Barra Bagnasco, Edilizia privata in Magna Grecia: modelli abitativi dall’età arcaica all’ellenismo, in G. Pugliese Carratelli (a cura di), Magna Grecia, IV. Arte e artigianato, Milano 1990, pp. 49-79.
G. Verbicaro, A. Racheli, R. Spadea, ‘Ricerche sull’edilizia domestica in Magna Grecia’, in Siris, 6, 2005, pp. 5-26.
Metodi e criteri di verifica dei risultati di apprendimento
Esame orale che consiste in colloquio della durata di circa 30 minuti sui contenuti del programma. Criteri di valutazione: verranno valutate la conoscenza dei contenuti previsti dal programma, la qualità dell'espressione orale e la capacità di analisi critica e di applicazione degli strumenti di lettura e interpretazione dei fenomeni, acquisiti durante le lezioni.
Archeologia Della Magna Grecia Lm B | Docente: Marcella Pisani
Prerequisiti:
Nessun prerequisito. Si considera, tuttavia, preferibile, anche se non obbligatorio, la conoscenza dell’archeologia della Magna Grecia e della Sicilia e/o l’aver sostenuto l’esame di Archeologia della Magna Grecia, mod. A nel corso di laurea triennale. Per gli studenti che non si trovassero in queste condizioni, verrà consigliata la lettura di un manuale di base.
Obiettivi formativi:Il modulo, affrontando uno studio monografico, si propone di fornire una conoscenza aggiornata dei temi trattati, di affinare strumenti e metodologie d’indagine e di far raggiungere una autonoma capacità di orientamento nella ricerca.
Risultati di apprendimento attesi
Capacità di applicare conoscenza e comprensione: al termine del corso e dello studio, gli studenti ci si aspetta che gli studenti siano capaci di orientarsi con sufficiente consapevolezza tra gli argomenti disciplinari, di comprendere la nascita e l’evoluzione delle forme residenziali di carattere urbano in età ellenistica e di inquadrare gli stessi in relazione all’originario contesto di appartenenza e alla luce di eventi e fenomeni storico-economici e politici.
Autonomia di giudizio: Le competenze acquisite e il confronto tra varie teorie interpretative devono indurre gli studenti a sviluppare capacità critica. L'attitudine a
elaborare giudizi autonomi sarà indotta in aula nel confronto con il docente e con gli altri studenti in modalità didattica seminariale, e nell'abitudine a una lettura comparata dei testi scientifici.
Abilità comunicative: Oltre all’acquisizione di un vocabolario tecnico specifico, gli studenti saranno capaci di esporre con proprietà di linguaggio e consapevolezza i diversi aspetti trattati.
Capacità di apprendimento: Capacità di affrontare con gli strumenti appropriati lo studio di monumenti, manufatti e contesti di età greca in Italia meridionale e in Sicilia. Capacità di comprendere la storicizzazione delle varie interpretazioni.
Programma
Le lezioni del mod. B cominceranno lunedi 12 novembre 2018 e si svolgeranno secondo il seguente orario:
Lunedi, 9/11, aula T 23B
Martedi, 9/11, aula T 26
Mercoledi, 9/11, aula T 26
Il modulo B si propone di ricostruire lo sviluppo del sistema residenziale urbano di carattere privato delle città greche della Magna Grecia e della Sicilia in età ellenistica e le forme residenziali legate allo sfruttamento del territorio agricolo. L’analisi delle “casa ellenistiche” e delle “fattorie”, condotta attraverso le testimonianze archeologiche per sito, è finalizzata alla determinazione delle caratteristiche specifiche dei blocchi abitativi e del loro inserimento nel tessuto urbano, delle caratteristiche architettoniche e funzionali delle singole unità domestiche “in città”, e del rapporto tra queste e modelli storico-politici e socio-culturali di riferimento, quali emergono dalla comparazione tra le varie fonti a disposizione (letterarie, archeologiche, epigrafiche, architettoniche etc).
1) Il III-II secolo in Sicilia: Inquadramento storico
2) Il III-II secolo in Magna Grecia: Inquadramento storico
3) Esempi di case ellenistiche in Sicilia: Eraclea Minoa, Finziade, Morgantina, Camarina;
4) La Casa C dell’insula IV di Tindari:
5) Esempi di case ellenistiche in Magna Grecia: Locri e Caulonia
6) Esempi di case ellenistiche in Magna Grecia: Eraclea di Lucania, Elea-Velia;
7) Modelli greci in siti “non greci”: Solunto, Monte Iato e il caso problematico di Selinunte;
8) La descrizione vitruviana della casa greca “lussuosa” di età ellenistica (Vitruvio, VI, 7)
9) Asiatica Luxuria: la Casa del Fauno di Pompei
10) Esempi di architettura domestica di età ellenistica in Sicilia: la Villa di Capo Soprano a Gela, la Casa di Capo Boeo di Lilibeo (Marsala), e il caso di Tindari.
11) Le fonti letterarie greche sulla “casa di campagna”: nomenclatura e suddivisione degli spazi;
12) Esempi di fattorie greche in Attica: Dema House e Fattoria di Vari;
13) Fattorie greche in Sicilia: Il caso di Camarina
14) Fattorie greche in Magna Grecia: la chora metapontina
15) Cultura materiale ed economia
Metodi didattici
Le lezioni frontali, svolte con l’ausilio di immagini e power point vengono sempre accompagnate da un approccio tutoriale volto a verificare la comprensione dei concetti appena esposti, dalla discussione, dallo studio di casi e dall’attenzione al “problem solving”. Il numero degli studenti in aula determinerà l’applicazione di eventuali ulteriori strategie di apprendimento quali l’apprendimento di gruppo, l’approfondimento di temi specifici attraverso elaborazione di una tesina da discutere con docenti e studenti, la visita guidata a monumenti e manufatti o contesti di particolare interesse, auspicabilmente da organizzare in concomitanza con altre discipline d’insegnamento, al fine di incrementare l’abitudine alla interdisciplinarietà e alla divulgazione didattica e scientifica.
Testi adottati
Oltre ad estratti di testi di carattere generale, per i quali si veda il mod. A, si utilizzerà la bibliografia seguente:
E. Caruso, ‘Lilibeo (Marsala), L’insula di Capo Boeo: eccezione urbanistica e monumentale di domus urbana’, in Sicilia Archeologica, XXXIII, 2003, 101, pp. 153-163.
L. Cicala, ‘Aspetti della cultura abitativa di Elea-Velia in età ellenistica’, in G. Greco (a cura di), Elea-Velia. Le nuove ricerche. Atti del Convegno di Studi. (Napoli 14 dicembre 2001), Pozzuoli 2003, pp. 101-119
A. Cutroni Tusa, A. Italia, D. Lima, V. Tusa, Solunto, Roma 1994.
E. De Miro, ‘Agrigento in età ellenistica’, in M. Osanna, M. Torelli (a cura di), Sicilia Ellenistica, Consuetudo Italica. Alle origini dell’architettura ellenistica d’Occidente (Spoleto 5-7 novembre 2004), Roma 2006, pp. 69-82
S. Aiosa, ‘Considerazioni sull’architettura domestica siciliana di età ellenistica in riferimento al VI libro del De Architectura’, in G. Ciotta (a cura di), Vitruvio nella cultura architettonica antica, medievale e moderna (Atti del convegno internazionale di Genova, 5-8 novembre 2001), I, Genova 2003, pp. 69-61.
S. Aiosa, ‘La Casa C dell’insula IV di Tindari: impianto e trasformazioni’, in RIASA 59, III s. XXVII, 2004, pp. 9-58.
M. Bell III, BTCG, XVIII, s.v. Serra Orlando, Pisa-Roma Napoli 2010, pp. 751-724.
A. Italia, D. Lima, ‘Solunto: struttura urbana e tipologia residenziale (evoluzione e trasformazione di un sito archeologico), in Sicilia Antiqua, XX, 65, 1987, pp. 57-72.
G. F. La Torre, ‘Urbanistica e architettura ellenistica a Tindari, Eraclea Minoa e Finziade: dati nuovi e prospettive di ricerca’, in M. Osanna, M. Torelli (a cura di), Sicilia Ellenistica, Consuetudo Italica. Alle origini dell’architettura ellenistica d’Occidente (Spoleto 5-7 novembre 2004), Roma 2006, pp. 83-95.
G. F. La Torre, Finziade. L’ultima fondazione greca di Sicilia. Guida agli scavi di Monte S. Angelo di Licata, Palermo 2008.
M. Barra Bagnasco (a cura di), Locri Epizefiri IV. Lo scavo di Marasà sud: il sacello tardo arcaico e la “casa dei leoni”, Firenze 1992.
C. Pilo, ‘La villa di Capo Soprano a Gela’, in M. Osanna, M. Torelli (a cura di), Sicilia Ellenistica, Consuetudo Italica. Alle origini dell’architettura ellenistica d’Occidente (Spoleto 5-7 novembre 2004), Roma 2006, pp. 153-166.
M. S. Pisapia, ‘La Casa del Drago a Caulonia’, in Klearchos, XXIX, 1987, pp. 5-15.
Metodi e criteri di verifica dei risultati di apprendimento
Esame orale che consiste in colloquio della durata di circa 30 minuti sui contenuti del programma. Criteri di valutazione: verranno valutate la conoscenza dei contenuti previsti dal programma, la qualità dell'espressione orale e la capacità di analisi critica e di applicazione degli strumenti di lettura e interpretazione dei fenomeni, acquisiti durante le lezioni.