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Storia Dell' Architettura 2011/2012
Tra novità ed tradizione. Edifici sacri a pianta centrale da Brunelleschi a Bramante e Raffaello
Col suo saggio intitolato The centrally planned church and the Renaissance, incluso nella famosa raccolta Architectural Principles in the Age of Humanism pubblicata nel 1949, Rudolf Wittkower ha condizionato per decenni lo studio degli edifici sacri rinascimentali a pianta centrale, visti essenzialmente come cristallizzazione del pensiero filosofico dominante, di matrice platonica, divulgato in architettura dal trattato di Leon Battista Alberti. Studi recenti hanno articolato questa concezione fortemente idealizzata del tempio centrico, mettendo progressivamente in luce gli altri molteplici fattori (il peso della tradizione medievale a fianco di quella classica, certe specifiche qualità funzionali, il rapporto estremamente vantaggioso tra investimento economico e ritorno ‘d’immagine’, ecc.) che furono alla base del suo indubbio successo. Attraverso lo studio approfondito di singoli edifici emblematici (a partire dalla Rotonda degli Angeli di Filippo Brunelleschi fino al tempietto di San Pietro in Montorio di Bramante) il modulo analizza la nascita di questo nuovo modello di chiesa e la sua importanza nella messa a punto e divulgazione del linguaggio architettonico rinascimentale.
Bibliografia per l’esame
- da Rudolf Wittkower, Principi architettonici nell’età dell’Umanesimo, Torino, Einaudi 1964 (alla prima edizione italiana del 1964 sono seguite moltissime riedizioni, che naturalmente vanno tutte bene): leggere in particolare la Premessa e la Parte Prima: La chiesa a pianta centrale nel Rinascimento (trattandosi di un testo di base, è fortemente consigliata la lettura integrale del volumetto).
- Arnaldo Bruschi, Bramante, Roma/Bari, Laterza 1973 (anche in questo caso alla prima edizione del 1973 se ne sono aggiunte molte altre, tutte ovviamente valide. Si noti che il volumetto costituisce la versione sintetica di un precedente monumentale studio di Bruschi pubblicato nel 1969 con lo stesso titolo).
- da Bruno Adorni (a cura di), La chiesa a pianta centrale. Tempio civico del Rinascimento, Milano, Electa 2002, i seguenti saggi:
- Paul Davies, La santità del luogo e la chiesa a pianta centrale nel Quattrocento e nel Cinquecento, pp. 27-35
Howard Burns, Agli inizi di un nuovo modo di studiare l’edificio ecclesiastico, pp. 75-79.
Riccardo Pacciani, Santa Maria della Pietà a Bibbona e Santa Maria delle Carceri a Prato, pp. 81-95.
Amedeo Belluzzi, La Madonna dell’Umiltà a Pistoia, pp. 107-117.
Arnaldo Bruschi, Santa Maria della Consolazione a Todi, pp. 153-163.
Leon Georg Satzinger, La Madonna di san Biagio a Montepulciano, pp. 165-173.
Una volta terminate la lettura della bibliografia ogni studente dovrà scegliere uno degli edifici qui di seguito elencati sul quale svolgere un approfondimento orale da presentare in sede d’esame. Una volta operata la scelta lo studente invierà un messaggio alla docente (all’indirizzo maria.beltramini@uniroma2.it) , che provvederà a prescrivere un’ulteriore lettura dedicata all’argomento selezionato.
- Santa Maria degli Angeli, Firenze
- Rotonda dell’Annunziata, Firenze
- San Sebastiano, Mantova
- Santa Maria delle Carceri, Prato
- San Sebastiano in Vallepiatta, Siena
- Chiesa Parrocchiale, Roccaverano
- Madonna di San Biagio, Montepulciano
- Tempietto di San Pietro in Montorio, Roma
- Sant’Eligio degli Orefici, Roma
A questa bibliografia gli studenti non frequentanti, per orientarsi nell’argomento del corso, dovranno aggiungere la lettura del saggio di Arnaldo Bruschi, L’architettura religiosa del Rinascimento in Italia da Brunelleschi a Michelangelo, tratto da Rinascimento da Brunelleschi a Michelangelo. La rappresentazione dell’architettura, catalogo della mostra a cura di Vittorio Lampugnani e H. Millon, Milano, Bompiani 1994, pp.123-181.
Storia Dell' Architettura B | Docente: Maria Beltramini
Più bella chosa che vi sia. Il tema dell’edificio sacro a pianta centrale nei trattati rinascimentali da Alberti a Palladio
Nei trattati architettonici rinascimentali, inaugurati dal De re aedificatoria di Leon Battista Alberti (composto per la maggior parte entro il 1452) il tema dell’architettura sacra occupò un posto di assoluto rilievo. Tale primato si mantenne saldo sino a buona parte del Cinquecento, fino a quando cioè venne insidiato da altri oggetti di riflessione ritenuti più urgenti in vista di un pubblico non più limitato alle élites aristocratiche e curiali (come il tema della casa di città o la villa). Di questo ridimensionamento non fecero comunque le spese le chiese a pianta centrale, che assunsero invece sempre più nei trattati un ruolo paradigmatico, specie come laboratorio per l’impiego degli ordini architettonici. Il corso propone un percorso attraverso gli scritti teorici, dopo Alberti, di Filarete, Francesco di Giorgio, Sebastiano Serlio, Pietro Cataneo e Andrea Palladio, concludendosi cioè quando la riflessione architettonica sulla pianta centrale, oltre a riguardare questioni squisitamente compositive, dovrà rispondere alle nuove qualità richieste allo spazio liturgico dalla Controriforma.
BIBLIOGRAFIA PER L’ESAME
Gli studenti sono tenuti a leggere e saper commentare i brani scelti dai trattati rinascimentali e depositati sul sito di Didatticaweb entro la data dell’ultima lezione (21/12/2011).
Per un orientamento sui temi del modulo dovranno studiare:
da Bruno Adorni (a cura di), La chiesa a pianta centrale. Tempio civico del Rinascimento, Milano, Electa 2002, il saggio di:
- Amedeo Belluzzi, La chiesa a pianta centrale nella trattatistica rinascimentale, pp. 37-47.
da Sebastiano Serlio, atti del convegno internazionale di studi a cura di Christof Thoenes, Milano Electa 1989, il saggio di
- Arnaldo Bruschi, Le chiese del Serlio, pp. 169-186.
Le indispensabili notizie storiche sulla trattatistica rinascimentale sono disponibili in Walter Hanno Kruft, Storia delle teorie architettoniche. Dalle origini al Settecento, Roma/Bari, Laterza 1999 (1 ed. 1985), capp. I-VIII (lettura obbligatoria per gli studenti non frequentanti).
Al termine del percorso didattico ad ogni studente verrà assegnata dal docente l’analisi di un progetto di chiesa a pianta centrale pubblicata da Sebastiano Serlio nel suo Quinto Libro (Parigi, 1547), con la presentazione e la verifica della quale si aprirà il dialogo d’esame. Gli studenti non frequentanti che intendano sostenere l’esame dovranno contattare la docente (maria.beltramini@uniroma2.it) per l’assegnazione del progetto.