Programma di Storia Del Pensiero Teologico B:

Interpretazioni del Proslogion di Anselmo nella teologia contemporanea Dopo secoli di relativa stabilità nella recezione del Proslogion di Anselmo, il Novecento segna una rinascita d’interesse. Questa viene provocata soprattutto dalla sorprendente lettura di Karl Barth, che fa dell’antico testo, tutt’altro che una prova filosofica dell’esistenza di Dio previa alla teologia, il manifesto di un pensare cristiano che muove esclusivamente dal presupposto della fede. Tale interpretazione costituirà oggetto di analisi, sia nel contesto della «teologia dialettica» di cui Barth sia fa promotore e delle correnti teologiche in vario modo da essa influenzata (tra cui per esempio il pensiero di Hanr Urs von Balthasar), sia nell’orizzonte delle vicende della filosofia moderna che avevano portato ad una nuova attualità il discorso di Anselmo. Testi per i frequentanti:  Karl Barth, Anselmo d’Aosta. Fides quaerens intellectum. La prova dell’esistenza di Dio secondo Anselmo nel contesto del suo programma teologico, a cura di Marco Vergottini, Morcelliana, Brescia 2001. Hans Urs von Balthasar, Fächer der Stile. Klerikale Stile, in Herrlichkeit, Johannes, Einsiedeln 1962 [trad. it. di Michele Fiorillo, Stili Ecclesiastici. Ireneo, Agostino, Dionigi, Anselmo, Bonaventura, in Gloria. Una estetica teologica, vol. 2, Jaca Book, Milano 1978 (in particolare pp. 1-18, 191-234). Durante il corso potranno essere indicate variazioni e letture integrative. I non frequentanti possono sostituire i testi precedenti con il seguente: Roberto Giovanni Timossi, Le prove logiche dell’esistenza di Dio da Anselmo d’Aosta a Kurt Gödel. Storia critica dell’argomento ontologico, Marietti, Genova 2005.