Programma di Filosofia Morale Lm A:

La fallacia naturalistica: storia e critica di un problema Nel dibattito filosofico contemporaneo uno dei principi più spesso citati è quello, che spesso si fa risalire a David Hume, secondo cui da enunciati puramente descrittivi non si possono derivare enunciati prescrittivi. Tale principio mette tra l’altro in questione l’antichissima idea di «legge naturale» e costringe ad un totale ripensamento dei fondamenti dell’etica. Nel corso ci si preoccuperà sia di ricostruire alcuni elementi della genesi del problema nel pensiero moderno, sia di porlo nel contesto più ampio dell’evoluzione del senso dell’etica a partire dall’età antica, nella quale si trova la prima concettualizzazione di un «bene» che non dipende dall’«essere» e non è a questo riducibile.   Testi per i non frequentanti:   David Hume, A Treatise of Human Nature (1740), Book III, Part I, Sect. I, qualsiasi edizione. George Edward Moore, Principia Ethica (1903), Chap. I, qualsiasi edizione. Ludwig Wittgenstein, On Ethics (1929), qualsiasi edizione. Edmund Husserl, Introduzione all’etica (1920), Laterza, Roma-Bari 2009, cap. VIII. Emmanuel Levinas, «L’ontologia è fondamentale?» (1951), in Id., Tra noi. Saggi sul pensare-all’altro, Jaca Book, Milano 1998, pp. 29-40. Hans Jonas, Il principio responsabilità (1979), Einaudi, Torino 1990, pp. 101-126 e 162-168.   I primi tre testi sono di pubblico dominio e sono prelevabili in DidatticaWeb (sezione Files). Per gli altri tre, le parti indicate sono inferiori al 15% dell’opera e possono quindi essere fotocopiate per uso personale, nel rispetto delle norme vigenti. La lettura di questi testi suppone un inquadramento generale dei loro autori, che se necessario può essere desunta da un’enciclopedia filosofica (per esempio Centro di studi filosofici di Gallarate (curatore), Enciclopedia filosofica, 12 voll., Bompiani, Milano 2006). Essendo il corso destinato a studenti della laurea magistrale, i testi composti in una lingua fatta oggetto di studio nella laurea triennale (normalmente l’inglese) devono essere letti nel testo originale.   Per i frequentanti potranno esserci alcune modifiche e letture integrative rispetto ai testi indicati per i non frequentanti.