Programma di Filosofia Del Linguaggio Lm B:

Linguaggio, natura umana e menti animali

Alla ricerca di un criterio per distinguere l'essere umano dagli animali, molti studiosi hanno identificato nel linguaggio il tratto distintivo della nostra specie. In continuità con la tradizione cartesiana, tale tesi è stata associata spesso all'idea che il lignuaggio segni una vera e propria "differenza qualitativa" tra l'essere umano e gli animali non umani. Una prospettiva di questo tipo è basata su una precisa idea circa la natura del linguaggio e della sua relazione con i processi cognitivi non linguistici. Il corso intende analizzare la questione focalizzando l'attenzione su due interrogativi: 1. Come funziona il linguaggio?, 2. Lo studio delle menti animali può aiutarci a rispondere alla prima domanda? In questi termini, lo studio del funzionamento del linguaggio e della sua origine si configura al tempo stesso come un'analisi della natura umana. In particolare, attraverso la risposta alle due domande sopra indicate, il corso tenterà di dar corpo ad un'ipotesi interpretativa della natura umana che salvaguardi la tesi della specificità del linguaggio, ma la inserisca all'interno di una cornice teorica naturalistica e di continuità evolutiva tra l'essere umano e le altre specie animali.
BIBLIOGRAFIA
Cosentino, E. (2008), Il tempo della mente. Linguaggio, evoluzione e identità personale, Quodlibet, Macerata.
Corballis, M. C. (2008), Dalla mano alla bocca. Le origini del linguaggio, Raffaello Cortina Editore, Milano.