Programma di Storia Della Filosofia Medievale B:

  Il problema dell’essere nel pensiero medievale II: Tommaso d’Aquino, L’ente e l’essenza

Il modulo B propone un approfondimento del problema ontologico. Per questo motivo, il modulo è concepito per gli studenti che hanno frequentato il modulo A, o che hanno già sostenuto un esame di Storia della filosofia medievale (da 5 o 6 crediti) in precedenti anni accademici. La possibilità di sostenere l’esame del modulo B senza tali requisiti e/o senza frequenza va preventivamente concordata con la docente.

Oggetto d’indagine di questo modulo è la riformulazione del problema dell’essere nell’opera di Tommaso, e in particolare nel De ente et essentia, l’opuscolo metafisico più noto del filosofo domenicano e forse uno dei più noti nella storia del pensiero filosofico, nel quale sono presi in esame due termini fondamentali della metafisica aristotelica, “ente” ed “essenza”, investigati nelle loro relazioni coi predicati logici (genere, specie e differenza) e nei diversi livelli di realtà (sensibile, angelica, divina e nelle qualità accidentali). Perno della “rivoluzione” tommasiana è la distinzione fra l’essenza, la “forma” per cui una cosa è ciò che è, e l’essere, che è l’esistenza di tale cosa. L’essere, ricevuto con la creazione, si pone in rapporto con l’essenza come l’“atto” rispetto alla “potenza”. Tale concezione distingue profondamente l’ontologia tomista sia da Aristotele che dalla tradizione neoplatonica, ponendo ai filosofi e teologi successivi numerosi interrogativi. In particolare, seguiremo il dibattito sorto nelle ultime decadi del 1200, che oppose maestri come Egidio Romano, sostenitore della distinzione reale fra essenza ed essere, a Enrico di Gand, che articola la sua posizione sul concetto di “essere dell’essenza” e sulla distinzione intenzionale fra essere ed essenza, fino alla svolta di Giovanni Duns Scoto, il quale, formulando la tesi dell’univocità dell’essere, inaugura un concetto centrale della metafisica moderna.

 Testi di studio

  • Tommaso d’Aquino, L’ente e l’essenza, a cura di P. Porro, Bompiani 2002 (testo latino, traduzione e commento del curatore; edito, sempre con traduzione e commento di Porro, anche da Rusconi, Milano 1995)
  • Andrea Tabarroni, Il creatore e le creature: fra teologia e metafisica, in La filosofia nelle università. Secoli XIII-XIV, a cura di Luca Bianchi, La Nuova Italia, Firenze 1997, pp. 239-267 (in fotocopia presso il focal point).

 Bibliografia di riferimento

  • Sofia Vanni Rovighi, Introduzione a Tommaso d’Aquino, Laterza, Bari, 1973;
  • Rolf Schönberger, Tommaso d’Aquino, Il Mulino, Bologna, 2002.
  • Battista Mondin, La metafisica di S. Tommaso d’Aquino e i suoi interpreti, ESD Edizioni Studio Domenicano, Bologna 2002;
  • Dietrich Lorenz, Fondamenti dell’ontologia tomista. I: Il trattato De ente et essentia, ESD Edizioni Studio Domenicano, Bologna 1992;
  • Leo Elders, La metafisica dell’essere di San Tommaso d’Aquino in una prospettiva storica, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 1995, 2 voll. (ed. orig. 1987).
  • Henri de Gand, Gilles de Roma, Godefroid de Fontaines, Etre, essence & contingence, Les Belles Lettres, Paris 2006 (introduzione e traduzione francese di testi degli anni 1260-1280);
  • Luigi Iammarrone, Giovanni Duns Scoto metafisico e teologo: le tematiche fondamentali della sua filosofia e teologia, Miscellanea Francescana, Roma 1999.