Programma di Metodologia E Critica Dello Spettacolo A:

Interpretazioni shakespeariane.

“La tempesta”, “Romeo e Giulietta”, “Il mercante di Venezia”, secondo la regia teatrale contemporanea.

 

Shakespeare è uno degli autori più rappresentati negli ultimi anni. Ma la popolarità della sua opera ha dato luogo a numerosi fraintendimenti, molte letture sceniche e cinematografiche ispirate a testi del drammaturgo inglese appaiono costruite in maniera superficiale e sommaria rispetto alla complessità del tracciato drammaturgico e linguistico originale. Soprattutto perché la visione di Shakespeare che si è avuta in epoca a noi contemporanea è condizionata da due angolature prospettiche che rischiano di snaturare profondamente i significati di quella scrittura, la prima è di taglio romantico, la seconda tenta di schiacciarla su disagi e malesseri del periodo storico e della società in cui viviamo.

Alcune regie più attente hanno affrontato commedie e tragedie dell’autore inglese riuscendo a metterne in luce le infinite sfaccettature, definendo il complesso intreccio di significati, tenendo conto del contesto storico e culturale dell’epoca e affrontando gli infiniti problemi filologici che si manifestano quando si pone mano alle varie edizioni a stampa delle opere, riuscendo, nello stesso tempo, a suscitare attraverso quei lavori riflessioni vivacissime per l’oggi.

Le lezioni in aula consisterànno nell’affrontare il testo così come ci appare sulla pagina, per poi osservare i video di alcune messe in scena e di alcuni film elaborati a partire dall’opera esaminata.

Il corso è introdotto da un approccio generale alle varie teorie e metodologie critiche, così da fornire agli studenti varie ipotesi di approccio allo spettacolo, secondo sguardi diversi, di orientamento psicanalitico, storico o strutturalista.

      Testi d’esame:     “Questo fantasma: il critico a teatro” di Andrea Porcheddu e Roberta Ferraresi. Edizioni Titivillus     Dispense contenenti brani da   Stendhal: “Racine e Shakespeare” (Sellerio, Palermo, 1980)   Jan Kott : “Shakespeare nostro contemporaneo” (Feltrinelli, Milano 2002)   Giorgio Melchiori : “Shakespeare” (Laterza, Bari, 2008)  

Giorgio Strehler: “Inscenare Shakespeare” (Bulzoni, Roma 1992)

 

Guido Bulla. “ Il verso e la tragedia. Forme del linguaggio in «Romeo and Juliet” (Bulzoni, Roma, 2004)