Alle radici dell'etica: simpatia e intersoggettività
Come noto, a partire dal Settecento si è cominciato a rintracciare le basi del comportamento etico in specifici sentimenti morali. In particolare, David Hume e Adam Smith hanno visto nella simpatia la caratteristica che permette agli individui di comprendersi e cooperare, andando oltre i moventi egoistici. Nel Novecento, la fenomenologia di Max Scheler ritorna su tale questione, sottoponendola però a un'analisi di tipo nuovo, basata non più su una psicologia di tipo associazionistico, bensì su un'indagine eidetica che punta a rinvenire le strutture essenziali del sentimento. Il corso mira a offrire strumenti ermeneutici e chiavi di lettura critiche per comprendere i tratti fondamentali di questa prospettiva teorica, soffermandosi in particolar modo sulle modalità del co-sentire e dell'esperienza dell'altro.
M. Scheler, Essenza e forme della simpatia, Franco Angeli, Milano 2010
M. Frings, Max Weber. A Concise Introduction into the World of a Great Thinker, Marquette University Press, Milwaukee (WI) 1996