Programma di Estetica B:

Contro la creatività

La creatività è un termine talmente inflazionato nel linguaggio comune e nella società odierna che è necessario decostruirne la retorica che l’accompagna. Quindi, contro il mito romantico del genio insuperabile, svincolato da ogni legge o regola, contro l’idea di una creatività assoluta figlia di una facoltà mentale misteriosa e imponderabile, continuando le riflessioni svolte nel primo modulo del corso, il secondo modulo intende mostrare come la creatività non nasca mai dal nulla, ma sia fondamentalmente abilità adattiva e capacità compositiva, quindi fondamentalmente “estetica” perché radicata nell’ambito proprio della sensibilità e dell’esperienza, pertanto mai slegata dall’ambiente naturale, linguistico, simbolico e culturale in cui siamo immersi. Come ci insegna la retorica, l’inventio non inventa nulla, semplicemente rinviene ciò che già c’è, riporta in primo piano ciò era rimasto sullo sfondo.

Testi:

- W. Tatarkiewicz, *La creatività: storia del concetto*, in *Storia di sei idee*, Milano, Aesthetica edizioni, 2019, pp. 285-305 (pagine fornite dal docente). - S. Bartezzaghi, *Mettere al mondo il mondo*, Bompiani, Milano, 2021. - E. Garroni, *Creatività*, Macerata, Quodlibet, 2010.