Programma di Storia Della Filosofia Medievale Lm A:

Professione filosofo: Averroè e averroismo nelle università medievali

Il corso esamina l’opera filosofica di Averroè, in particolare i suoi commenti ad Aristotele, che gli valsero il titolo di Commentatore per antonomasia, e il loro travagliato ingresso/scontro nell’occidente latino a partire dal 1225 circa. Temi quali l’eternità del mondo, l’unicità dell’intelletto possibile, la felicità intellettuale segnarono l’impatto dirompente del filosofo di Cordoba e il conseguente sviluppo del primo averroismo contribuendo al processo di autonomizzazione del ragionamento razionale e delle ricerche di filosofia naturale e metafisica dal contesto teologico. Questa acquisita indipendenza fece prendere coscienza ai maestri universitari del loro ruolo di intellettuali e filosofi di professione.

Testi d'esame:

-Massimo Campanini, *Averroè*, Bologna, Il Mulino 2007 OPPURE Matteo di Giovanni, *Averroè*, Roma, Carocci 2017

-Augusto Illuminati, *Averroè e l’intelletto pubblico. Antologia di scritti di Ibn-Rushd sull’anima*, Roma 1996

-Dispense che verranno rese disponibile nella classe Teams del corso.

Gli studenti non frequentanti dovranno concordare con la docente le integrazioni bibliografiche.

Bibliografia integrativa:

A titolo esemplificativo, segnalo alcuni fra i contributi per le integrazioni bibliografiche degli studenti non frequentanti, i quali dovranno contattare la docente per concordare il programma:

-Valeria Sorge, *Averroismo*, Napoli, Guida 2007

-Luca Bianchi, *L'errore di Aristotele: la polemica contro l'eternità del mondo nel XIII secolo*, Firenze, La Nuova Italia 1984