Programma di Storia Dell'architettura Lm B:

Programma:

 

Raffaello architetto. I progetti, le realizzazioni, lo studio dell’antico

Il modulo affronta in maniera monografica l’attività architettonica di Raffaello Sanzio, svolta durante i pochi ma intensissimi anni del pontificato di Leone X. Particolare attenzione sarà rivolta alla fase di formazione del linguaggio architettonico raffaellesco improntato dall’esperienza di Donato Bramante e allo studio dell’architettura antica. Sono previste lezioni frontali del docente e la partecipazione attiva degli studenti a seminari di approfondimento sulla base di un calendario che verrà definito durante la prima lezione; sono inoltre previsti sopralluoghi ad edifici e siti monumentali. Il corso è affiancato dal laboratorio di Storia dell’architettura tenuto dalla dott.ssa Giorgia Caso e dedicato a Il disegno d’architettura: storia, tecniche, interpretazione, di cui si raccomanda la frequenza agli studenti interessati.

Testiadottati:

Ch. L. Frommel, S. Ray, M. Tafuri, Raffaello architetto, Milano 1984.

A. Bruschi (a cura di), Storia dell’architettura italiana. Il primo Cinquecento, Milano, Electa 2002, da p. 9 a p. 201.

J. Shearman, Funzione e illusione, Milano 1983.

NB: tutti i volumi indicati vanno intesi per la consultazione e lo studio in biblioteca, non per l’acquisto.

Metodi e criteri di verifica dei risultati di apprendimento

L’esame si svolge in forma orale: esso consiste in un colloquio di circa 30 minuti sui contenuti del programma, anche attraverso il riconoscimento di opere tramite immagini. Verranno valutate: la qualità dell’espressione orale, la capacità di analisi critica, la conoscenza dei contenuti previsti dal programma. Gli studenti non frequentanti dovranno presentare un elaborato scritto (di circa 10.000 battute) su un argomento del corso concordato con il docente ed inviato almeno una settimana prima dell’appello d’esame.

Criteri di valutazione della prova orale:

1. Sarà valutata con voti di eccellenza la prova in cui lo studente dimostri di saper analizzare approfonditamente le opere considerate e di saperle inserire in una visione organica dei problemi storico-critici affrontati a lezione. Fondamentale sarà anche la padronanza espressiva dimostrata durante il colloquio.

2. La conoscenza per lo più mnemonica, la capacità di analisi non approfondita e un linguaggio corretto ma non sempre appropriato porteranno a valutazioni discrete.

3. La conoscenza approssimativa, la comprensione superficiale, la scarsa capacità di analisi e l'espressione non sempre appropriata condurranno a valutazioni poco più che sufficienti.

4. Lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici da studiare saranno valutati insufficienti.