Programma di Estetica Lm A:

ESTETICA LM A - Prof. Giuseppe Patella

Iconico/aniconico

Il corso intende riflettere sulla questione dell’immagine (e in generale sulla cosiddetta “iconic turn”) e della sua frequente negazione-distruzione, nei suoi molteplici aspetti estetici, etici, onto-teologici, storici, politici, sociologico-comunicativi, soffermandosi in modo particolare sulla riflessione del filosofo francese Georges Didi-Huberman, autore di una vastissima e suggestiva opera che indaga complessivamente la natura dell’immagine interrogandosi continuamente sulle sue possibilità e sui suoi limiti, che sono sempre anche le possibilità e i limiti dell’opera d’arte, della figura e della memoria.

Per i frequentanti, il programma prevede anche un approfondimento seminariale scritto sui temi del corso.

 

Testi d’esame:

1. Vercellone, Bertinetto, Garelli, Lineamenti di storia dell’estetica, Bologna, Il Mulino, 2008.

2. G. Didi-Huberman, Immagini malgrado tutto, Raffaello Cortina Editore, 2002.

3. G. Patella, Articolazioni, Pisa, ETS, 2010.

 

ESTETICA LM B - Prof. Tonino Griffero

Ma davvero l’estetica si occupa di arte e bellezza? Per un’estetica “diffusa”

Il corso intende esaminare l’idea che l’estetica, prima che una filosofia dell’opera d’arte, sia una filosofia dell’esperienza sensibile, analizzando in dettaglio il progetto di estensione in senso pragmatista dell’esperienza estetica formulato a suo tempo (1934) da John  Dewey e mettendolo a confronto con la più recente estetica come teoria della percezione di Gernot Böhme (2001)

Programma

1) J. Dewey, Arte come esperienza, a cura di G. Matteucci, Aesthetica Edizioni, Palermo 2007.

2) G. Böhme, Atmosfere, estasi, messe in scena. L’estetica come teoria generale della percezione, a cura di T. Griffero, Marinotti, Milano 2010 (integrale per i non frequentanti; pp. 5-60, 247-267 per i frequentanti).