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Drammaturgia Antica Mod. B 2011/2012
La tragedia in commedia. Lettura delle Rane di Aristofane
Dioniso, il dio del teatro, decide di scendere nell'Ade in compagnia del servo Xantia per andare a recuperare Euripide, di cui è un ardente ammiratore, morto da poco. All'arrivo nel regno dei morti troverà che Euripide ed Eschilo si contendono il privilegio di sedere sul trono del miglior tragediografo e Plutone, dio dell'oltretomba, affida proprio a lui il compito di dirimere la contesa. Il confronto, che della tragedia considererà gli aspetti tecnici ma anche quelli più sostanziali della funzione della poesia (anche comica) nella città, si concluderà con la vittoria di Eschilo, che sarà riportato in superficie da Dioniso “per la salvezza della polis”.
La lettura di questa commedia, che, portando sulla scena i protagonisti del teatro dell'Atene del V secolo, trasferisce in commedia il dibattito sul ruolo del poeta e del teatro nella città, ci permetterà di esplorare alcune questioni di fondo sulla natura e la funzione della tragedia classica.
Oltre alla lettura delle Rane, per la quale è raccomandata l'edizione a cura di Dario Del Corno (Mondadori – Fondazione Lorenzo Valla), è richiesta la lettura delle seguenti commedie di Aristofane: Cavalieri, Nuvole, Uccelli (si consiglia di utilizzare comunque edizioni dotate di introduzione e note, come BUR o Garzanti). Si richiede inoltre lo studio di B. Zimmermann, La commedia greca. Dalle origini all'età ellenistica, Roma (Carocci) 2010, e di G. Mastromarco, Introduzione a Aristofane, Roma-Bari (Laterza) 1995.
Ulteriori indicazioni saranno date durante il corso.