Storia Del Turismo In Eta' Contemporanea A | Docente: Antonio Lombardol corso si soffermerà sulla storia del tempo libero nelle società occidentali a partire da metà Ottocento fino ai nostri giorni. Solo con la rivoluzione industriale emerge il moderno concetto di tempo libero così come viene oggi definito dalle scienze sociali. Nelle società preindustriali non è ancora possibile parlare di tempo libero, anche se esisteva il tempo non occupato dal lavoro. In queste società i tempi di lavoro sono regolati dalle stagioni, non c’è separazione netta tra tempo di lavoro e tempo libero, i periodi di inattività, come l’inverno, sono periodi in cui la sopravvivenza è difficile. Solamente le festività costituiscono un momento di negazione della vita quotidiana. La festa è l’occasione per la trasgressione. Nella seconda metà dell’Ottocento il tempo libero è ancora un fenomeno quasi esclusivamente dell’alta e media borghesia. Solo nel nuovo secolo la piccola borghesia e poi alcuni strati operai, con la riduzione dell’orario di lavoro, possono dedicarsi ai moderni svaghi: le gite, la balneazione, il turismo, le vacanze, lo sport. In Italia in particolare bisognerà aspettare gli anni trenta perché si giunga ad un uso diffuso del tempo libero, per giungere poi negli anni sessanta e settanta ai divertimenti di massa (cinema, musica, televisione, sport, viaggi, mare, montagna). Oggi il tempo libero è sempre più un comportamento standardizzato che molte volte limita, anziché sviluppare, la creatività e la comunicazione interpersonale. Le forme di svago sono sempre più condizionate dalle mode culturali che spesso risultano più stressanti dello stesso lavoro.