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Estetica 2024/2025
La Mimesis tra imitazione, rappresentazione e simulazione
Dopo aver familiarizzato con i termini, i concetti, gli autori, le categorie principali e la storia della disciplina filosofica dell’estetica, il primo modulo del corso intende indagare in modo approfondito la nozione centrale per l’estetica di «mimesis», la quale non indica soltanto il processo di imitazione, ma più ampiamente anche quello di rappresentazione, espressione, mimetismo, somiglianza, assimilazione, simulazione e così via. Da Platone alle chatbot, dall’antichità all’intelligenza artificiale, la facoltà mimetica riguarda le attività umane nel loro complesso e gioca un ruolo centrale nell’esistenza individuale e sociale di ognuno di noi.
Testi: - D’Angelo, Franzini, Scaramuzza (a cura di), Estetica, Milano, Raffaello Cortina Editore, 2002. - G. Gebauer, Ch. Wulf, Mimesis. Cultura, arte, società, Bologna, Bologna University Press, 2017. - W. Tatarkiewicz, Mimesis, in Storia di sei idee, Milano, Aesthetica edizioni, 2019, capp. IX-X (testo fornito dal docente)
Estetica B | Docente: Giuseppe Patella
Estetica, algoritmi e IA
Nel secondo modulo si continuano le riflessioni del primo spingendosi a interrogarsi sul significato della rappresentazione, della creazione, della imitazione e della simulazione nell’era degli algoritmi e dell’intelligenza artificiale, in cui si cercherà di vedere come cambia in questa nuova dimensione il significato dell’esperienza estetica, della creatività e della figura stessa dell’artista.
Testi: - E. Finn, Che cosa vogliono gli algoritmi. L'immaginazione nell’era del computer, Torino, Einaudi, 2018. - A. Barale, a cura di, Arte e intelligenza artificiale, Milano, Jaca Book, 2020. - R. Eugeni, Capitale algoritmico. Cinque dispositivi postmediali (piú uno), Brescia, Morcelliana, 2021.