Programma dei Moduli del Corso:

Letteratura Greca Lm A | Docente:
Emanuele Dettori

Gli Aitia di Callimaco: l’opera e il suo contesto. Il corso, che si estende per i due moduli, prende avvio dal contesto culturale in cui opera Callimaco (Alessandria: la Biblioteca, la corte, l’attività filologica e poetica, etc.), per poi concentrarsi sul suo profilo intellettuale e su quanto ci è rimasto della sua opera. Infine, ci si dedicherà agli Αá¼´τια, un poema quanto mai rappresentativo della poesia ellenistica. Ne verranno considerate tradizione e struttura e si leggeranno e commenteranno alcuni frammenti, tra cui sicuramente i frr. 1, 22, 23, 67-75, 178 Pfeiffer, che esemplificano diversi aspetti dell’abilità compositiva di Callimaco. Inoltre il programma prevede: 1) La lettura in lingua originale e in metrica nonché la traduzione delle seguenti opere: Callimaco, Inno a Zeus; Teocrito, Idillio I oppure Idillio XV; Apollonio Rodio, Argonautiche, libro III. 2) La conoscenza di lineamenti di storia letteraria del greco da Omero alla fine dell’età ellenistica.

Per gli Αá¼´τια: il testo può essere, indifferentemente, quello di Rudolf Pfeiffer, Callimachus, I, Fragmenta, Oxonii 1949, 1-160 (addenda alle pp. 490-504, e nel vol. II, pp.  100-116), oppure quello di Giulio Massimilla, Callimaco, Aitia, Libri primo e secondo, Pisa 1996, e Aitia. Libro terzo e quarto. Callimaco, Pisa-Roma 2010, o, ancora, Annette Harder, Callimachus, Aetia. Introduction, Text, Translation, and Commentary, I-II, Oxford 2012. Ai lavori di Massimilla e Harder ci si può rivolgere anche per approfondimenti. Per la traduzione, è molto utile l’ausilio di Giovan Battista D’Alessio, Callimaco, Aitia Giambi Frammenti elegiaci minori Frammenti di sede incerta, Traduzione e note, II, Milano 2007, 366-575. Inno a Zeus di Callimaco: per il testo Rudolf Pfeiffer, Callimachus, II, Hymni et Epigrammata, Oxonii 1952, pp. 1-5; per la traduzione, ci si aiuti con Giovan Battista D’Alessio, Callimaco, Inni Epigrammi Ecale, Traduzione e note, I, Milano 2007, 64-77. Teocrito, Idilli I e XV: testo di A. S. F. Gow, Theocritus. Edited with a Translation and Commentary, I, Introduction, Text and Translation, II ed., Cambridge 1952, 4-15, 108-121. Per la traduzione, ci si può servire di Bruna Marilena Palumbo Stracca, Teocrito. Idilli e Epigrammi. Introduzione, traduzione e note, Milano 1993, 60-75, 252-267. Il secondo volume del lavoro di Gow, contenente il commentario, offre la possibilità di approfondimenti Apollonio Rodio, Argonautiche, libro III: testo di Hermann Fränkel, Apollonii Rhodii Argonautica, Oxonii 1961, 113-168, oppure di Francis Vian, in Apollonios de Rhodes. Argonautiques, II, Chant III, texte établi et commenté par F. Vian et traduit par É. Delage, Paris 1980. Per la traduzione: Guido Paduano-Massimo Fusillo, Apollonio Rodio, Le Argonautiche. Introduzione e commento di G. Paduano e M. Fusillo, traduzione di G. Paduano, Milano 1986, 386-535. Se si desiderasse approfondire: Robert L. Hunter, Apollonius of Rhodes, Argonautica, Book III, Cambridge 1989; Malcolm Campbell, A Commentary on Apollonius Rhodius Argonautica III 1-471, Leiden-New York-Köln 1994. Per la storia letteraria: Luigi Enrico Rossi-Roberto Nicolai, Letteratura greca, voll. 1-3, Firenze, Le Monnier.

L'esame verterà su quanto esposto a lezione, sulla capacità di tradurre i testi in programma, sulla dimostrazione di possedere salde nozioni di storia letteraria e sulla assimilazione ragionata delle letture critiche proposte. La prova d’esame è orale e consiste in un colloquio in cui il docente, attraverso una serie di domande, accerterà le conoscenze teoriche e le metodologie teorico-pratiche presentate a lezione. Inoltre, verificherà la solidità delle nozioni acquisite e il loro riferimento a un quadro generale. In particolare, gli studenti saranno invitati a leggere metricamente e a tradurre i frammenti callimachei letti a lezione, e a commentarli. La capacità di traduzione verrà saggiata anche per mezzo degli altri testi greci in programma. Il docente controllerà anche il possesso di lineamenti di storia letteraria e la capacità di assimilare e letture critiche e ragionare al proposito. Sono parametri generali importanti per la valutazione: la sicurezza nella traduzione e nella lettura; l’ordine, l’appropriatezza terminologica e la consequenzialità logica nell’esposizione del commento.




Letteratura Greca Lm B | Docente:
Emanuele Dettori

Gli Aitia di Callimaco: l'opera e il suo contesto. Il corso, che si estende per i due moduli, prende avvio dal contesto culturale in cui opera Callimaco (Alessandria: la Biblioteca, la corte, l’attività filologica e poetica, etc.), per poi concentrarsi sul suo profilo intellettuale e su quanto ci è rimasto della sua opera. Infine, ci si dedicherà agli Αá¼´τια, un poema quanto mai rappresentativo della poesia ellenistica. Ne verranno considerate tradizione e struttura e si leggeranno e commenteranno alcuni frammenti, tra cui sicuramente i frr. 1, 22, 23, 67-75, 178 Pfeiffer, che esemplificano diversi aspetti dell’abilità compositiva di Callimaco. Inoltre il programma prevede: 1) La lettura in lingua originale e traduzione di Platone, Simposio; 2) La conoscenza di lineamenti di storia letteraria del greco dell'età imperiale fino a Nonno di Panopoli 3) La lettura attenta di almeno uno di questi volumi (non già letto): Eric R. Dodds, The Greeks and the Irrational, Berkeley, University of California Press 1951 (trad. it. I Greci e l’irrazionale, Milano, Rizzoli 2009); Hermann Fränkel, Dichtung und Philosophie des frühen Griechentums. Eine Geschichte der griechischen Epik, Lyrik und Prosa bis zur Mitte des fünften Jahrhunderts, II ed., München, Verlag C. H. Beck, 1962 (trad. it. Poesia e filosofia della Grecia arcaica. Epica, lirica e prosa greca da Omero alla metà del V secolo, Bologna, Il Mulino 1997); Bruno Gentili, Poesia e pubblico nella Grecia antica, Da Omero al V secolo, Milano, Feltrinelli 2017; Albert B. Lord, The Singer of Tales, II ed., Cambridge, Mass., Harvard University Press 2000 (trad. it. Il cantore di Storie, Lecce, Argo 2005); Rudolf Pfeiffer, History of Classical Scholarship from the Beginnings to the End of the Hellenistic Age, Oxford, Oxford University Press 1968 (trad. it. Storia della filologia classica dalle origini alla fine dell'età ellenistica, Napoli, Macchiaroli 1973); Bruno Snell, Die Entdeckung des Geistes. Studien zur Entstehung der europäischen Denkens bei den Griechen, II ed., Claassen Verlag, Hamburg (trad. it. La cultura greca e le origini del pensiero europeo, Torino, Einaudi 2002).

Per gli Αá¼´τια: il testo può essere, indifferentemente, quello di Rudolf Pfeiffer, Callimachus, I, Fragmenta, Oxonii 1949, 1-160 (addenda alle pp. 490-504, e nel vol. II, pp.  100-116), oppure quello di Giulio Massimilla, Callimaco, Aitia, Libri primo e secondo, Pisa 1996, e Aitia. Libro terzo e quarto. Callimaco, Pisa-Roma 2010, o, ancora, Annette Harder, Callimachus, Aetia. Introduction, Text, Translation, and Commentary, I-II, Oxford 2012. Ai lavori di Massimilla e Harder ci si può rivolgere anche per approfondimenti. Per la traduzione, è molto utile l’ausilio di Giovan Battista D’Alessio, Callimaco, Aitia Giambi Frammenti elegiaci minori Frammenti di sede incerta, Traduzione e note, II, Milano 2007, 366-575. Per Platone: testo di Kenneth Dover, Plato, Symposium, Cambridge 1980; traduzione di Franco Ferrari, in Platone, Simposio, Introduzione di Vincenzo Di Benedetto, premessa al testo, traduzione e note di Franco Ferrari, Milano 1986; Per la storia letteraria: Luigi Enrico Rossi-Roberto Nicolai, Letteratura greca, voll. 1-3, Firenze, Le Monnier.

L'esame verterà su quanto esposto a lezione, sulla capacità di tradurre i testi in programma, sulla dimostrazione di possedere salde nozioni di storia letteraria e sulla assimilazione ragionata delle letture critiche proposte. La prova d’esame è orale e consiste in un colloquio in cui il docente, attraverso una serie di domande, accerterà le conoscenze teoriche e le metodologie teorico-pratiche presentate a lezione. Inoltre, verificherà la solidità delle nozioni acquisite e il loro riferimento a un quadro generale. In particolare, gli studenti saranno invitati a leggere metricamente e a tradurre i frammenti callimachei letti a lezione, e a commentarli. La capacità di traduzione verrà saggiata anche per mezzo degli altri testi greci in programma. Il docente controllerà anche il possesso di lineamenti di storia letteraria e la capacità di assimilare e letture critiche e ragionare al proposito. Sono parametri generali importanti per la valutazione: la sicurezza nella traduzione e nella lettura; l’ordine, l’appropriatezza terminologica e la consequenzialità logica nell’esposizione del commento.