Programma dei Moduli del Corso:

Estetica A | Docente:
Giuseppe Patella

Genio o ingegno?

Dopo aver familiarizzato con i termini, i concetti, gli autori, le categorie principali e la storia della disciplina filosofica dell’estetica, il primo modulo del corso intende indagare in modo approfondito i concetti di genio e di ingegno, spesso considerati a fondamento del fatto artistico ed estetico, riferendosi in modo particolare alla vicenda moderna dei concetti, così come si presentano in Kant, da un lato, e in Vico, dall’altro. Se il genio kantiano è un dono o talento naturale, ancora lontano dal genio romantico, l’ingegno vichiano è invece facoltà propria del conoscere umano che nasce dalla capacità connettiva di avvicinare cose lontane e diverse, che quindi crea non inventando qualcosa di nuovo, ma semplicemente ritrovando ciò che già c’è, riportando alla luce ciò era rimasto nell’ombra.

Testi:

- D’Angelo, Franzini, Scaramuzza (a cura di), *Estetica*, Milano, Raffaello Cortina Editore, 2002. - I. Kant, *Critica del Giudizio*, Bari, Laterza (o altra edizione), §§ 44-49. - G. Moretti, *Il genio. Origine, storia, destino*, Brescia, Morcelliana, 2011. - G. Patella, *Ingegno Vico. Saggi estetici*, Pisa, Edizioni ETS, 2022.




Estetica B | Docente:
Giuseppe Patella

Contro la creatività

La creatività è un termine talmente inflazionato nel linguaggio comune e nella società odierna che è necessario decostruirne la retorica che l’accompagna. Quindi, contro il mito romantico del genio insuperabile, svincolato da ogni legge o regola, contro l’idea di una creatività assoluta figlia di una facoltà mentale misteriosa e imponderabile, continuando le riflessioni svolte nel primo modulo del corso, il secondo modulo intende mostrare come la creatività non nasca mai dal nulla, ma sia fondamentalmente abilità adattiva e capacità compositiva, quindi fondamentalmente “estetica” perché radicata nell’ambito proprio della sensibilità e dell’esperienza, pertanto mai slegata dall’ambiente naturale, linguistico, simbolico e culturale in cui siamo immersi. Come ci insegna la retorica, l’inventio non inventa nulla, semplicemente rinviene ciò che già c’è, riporta in primo piano ciò era rimasto sullo sfondo.

Testi:

- W. Tatarkiewicz, *La creatività: storia del concetto*, in *Storia di sei idee*, Milano, Aesthetica edizioni, 2019, pp. 285-305 (pagine fornite dal docente). - S. Bartezzaghi, *Mettere al mondo il mondo*, Bompiani, Milano, 2021. - E. Garroni, *Creatività*, Macerata, Quodlibet, 2010.