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Storia Dell'archeologia Lm 2022/2023
SCAVI, MERCATO ANTIQUARIO E COLLEZIONISTI NEL SETTECENTO
Il corso prende in esame i principali siti archeologici che furono scavati durante il Settecento a Roma e nel territorio laziale. Con un incrocio di dati bibliografici e d’archivio, per ogni sito si tratterà la storia dello scavo e si presenteranno i materiali rinvenuti, spesso confluiti in Musei stranieri. Verrà presentato il composito mondo di scavatori, antiquari, mercanti, artisti, nobili e sovrani che hanno contribuito a delineare un importante momento storico per la storia del gusto europeo.
Il corso prevede nella prima parte una serie di lezioni frontali e nella seconda parte un’organizzazione seminariale per valorizzare le competenze e le capacità critiche degli studenti attraverso l’approfondimento di una tematica concordata con il docente. Si effettueranno sopralluoghi nei Musei e sono previste ricerche in biblioteca e on-line. La realizzazione di una tesina e di un power point avverrà in itinere, con la discussione e la condivisone di problematiche comuni a tutti i partecipanti.
BIBLIOGRAFIA
Alcuni saggi da :"Il tesoro di antichità. Winckelmann e il Museo Capitolino nella Roma del Settecento", a cura di E. Dodero, C. Parisi Presicce, Roma 2017; I. Bignamini, C. Hornsby, Digging and dealing in eighteenth-century Rome, New Haven - London 2010. Altri testi e articoli verranno concordati con il docente.
PREREQUISITI:
Conoscenze di archeologia e storia dell’arte greca e romana e di storia dell’arte medievale e moderna.
OBIETTIVI:
Competenze avanzate nell’utilizzare le fonti archivistiche, grafiche e bibliografiche utili a ricostruire la storia di uno scavo antiquario e ripercorrere l’iter del materiale archeologico dallo scavo, alla collezione, al museo. L’obiettivo è sviluppare le capacità di applicare conoscenza e comprensione alla storia di alcune aree archeologiche di Roma e del Lazio e alla formazione del patrimonio di antichità dei principali Musei italiani e stranieri, alla loro valutazione, valorizzazione, conservazione in quanto beni culturali, sviluppando le autonome capacità di giudizio e le capacità di comunicare utilizzando adeguatamente la terminologia scientifica in ambito archeologico e di progettare autonomamente un percorso di ricerca.
OBIETTIVI FORMATIVI:
Il modulo si propone di fornire una conoscenza approfondita e aggiornata dei processi formativi dei principali Musei italiani e stranieri che hanno avuto origine dalla dispersione di collezioni storiche e da attività di scavo realizzate nel corso del Settecento. Scopo finale è quello, attraverso l'apprendimento di strumenti e metodologie d'indagine, di progettare autonomamente un percorso di ricerca per la conoscenza e valorizzazione del patrimonio culturale italiano.
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE:
Conoscenza di aspetti complessi della storia dell’archeologia e autonoma capacità di orientamento nella ricerca.
CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE:
Capacità di utilizzare fonti documentarie diverse (archeologiche, storiche, archivistiche, grafiche) e bibliografia scientifica adeguata per ricostruire la storia di uno scavo antiquario e ripercorrere l'iter del materiale archeologico dallo scavo, alla collezione, al museo.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO:
Incremento del senso critico attraverso il confronto tra varie teorie interpretative per elaborare giudizi personali.
ABILITÀ COMUNICATIVE:
Acquisizione di un vocabolario tecnico specifico e capacità di esporre in maniera coerente i temi trattati, verbalmente e in forma scritta.
CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO:
Capacità di affrontare lo studio delle opere antiche e dei contesti secondo un quadro di riferimento storico, culturale e artistico.
DESCRIZIONE DELLE MODALITÀ E DEI CRITERI DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO
Esame orale: colloquio di circa 30 minuti sui contenuti del programma.
Criteri di valutazione: conoscenza dei contenuti previsti dal programma, qualità dell'espressione e capacità di analisi critica e di applicazione degli strumenti acquisiti; redazione di una tesina su un argomento concordato e presentazione in Power Point.
DESCRIZIONE DELLE MODALITÀ DI SVOLGIMENTO E DEI METODI DIDATTICI ADOTTATI
Il corso prevede nella prima parte una serie di lezioni frontali e nella seconda parte un’'organizzazione seminariale per valorizzare le competenze e le capacità critiche degli studenti attraverso l’'approfondimento di una tematica concordata con il docente. Si effettueranno sopralluoghi nei Musei e sono previste ricerche in biblioteca e on-line. La realizzazione di una tesina e di un power point avverrà in itinere, con la discussione e la condivisone di problematiche comuni a tutti i partecipanti. E' prevista anche la consultazione di bibliografia straniera.
MODALITÀ DI FREQUENZA
Facoltativa, ma consigliata
Trenta ore di lezione frontale in aula
Sarà fornito materiale integrativo e saranno svolti seminari specifici, che verranno concordati con il docente.
Storia Dell'archeologia Lm B | Docente: Beatrice Cacciotti
PROGRAMMA
VILLA ADRIANA: STORIA, RISCOPERTA E FORTUNA
Il corso intende avvicinare gli studenti al tema della storia degli scavi di antichità, attraverso un caso studio: la villa di Adriano a Tivoli.
Villa Adriana, costruita fra il 118 e il 134 d.C., è un’area archeologica dichiarata nel 1999 Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO. Fin dal Medioevo fu teatro di distruzioni e spoliazioni e dal XV secolo la villa divenne uno dei siti più visitati della campagna romana. Artisti e architetti del Rinascimento (Raffaello, Bramante, Giuliano da Sangallo, etc.) iniziarono indagini e ricerche sull’architettura e sulle preziose decorazioni testimoniate dalle maestose rovine e contemporaneamente comiciarono anche i primi scavi nella villa, con la dispersione dei materiali nelle collezioni private che si andavano formando in quegli anni, confluendo successivamente in musei e raccolte italiani ed europei. Importanti furono le indagini intraprese da Pirro Ligorio per conto del cardinale Ippolito d’Este, da cui riemersero numerose sculture e arredi marmorei riutilizzati per decorare la splendida villa d’Este di Tivoli. Più tardi, altre importanti famiglie nobiliari come i Barberini e i Pamphilj, interessati ad acquisire antichità per abbellire le proprie residenze urbane, intrapresero scavi durante il XVII secolo. Fu, però, soprattutto nel Settecento con le ricerche promosse da alcuni proprietari della villa (Gesuiti, Fede, Marefoschi-Centini, Michili) e dal mercante d’arte Gavin Hamilton e dall’incisore-restauratore Giovanni Battista Piranesi, che venne recuperata una notevole quantità di marmi oggi conservati nei Musei Capitolini e nei Musei Vaticani e, attraverso il commercio antiquario, sparsi nei musei di tutto il mondo.
Il corso prenderà in esame gli spazi della villa e gli apparati decorativi, attraverso la storia degli scavi che si sono avvicendati dal Quattrocento ai nostri giorni per giungere alla comprensione e valorizzazione di uno dei più importanti e affascinanti siti del patrimonio archeologico del nostro territorio.
Testi adottati:
BIBLIOGRAFIA: Capitoli selezionati da: W. L. MacDonald, J. A. Pinto, "Villa Adriana, la costruzione e il mito da Adriano a Louis I. Kahn", Milano 1997. Altri testi e articoli sarrano concordati con il docente.
PREREQUISITI:
Conoscenze di archeologia e storia dell’arte greca e romana e di storia dell’arte medievale e moderna.
OBIETTIVI FORMATIVI:
L’attività formativa di questo modulo prevede la valutazione critica di materiale archivistico, grafico e collezioni di oggetti e comprende forti elementi interdisciplinari con la storia dell'arte e i musei, la storia sociale e culturale, l'architettura e il turismo. Fornisce inoltre un percorso per migliorare la qualità dell'impatto dell'archeologia sul pubblico e faciliterà contatti con diverse istituzioni culturali, inclusi musei, archivi e Soprintendenze.
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE:
Conoscenza e capacità di comprensione di un sito archeologico scavato nel passato attraverso una contestualzzazione storica e museologica partendo da un caso-studio.
CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE:
Capacità di applicare conoscenza e comprensione storica nell'interpretazione di un sito archeologico. La relazione dei reperti antichi con il territorio, nei molti casi in cui essi provengano da scavi dei secoli passati, sarà recuperata attraverso fonti archivistiche e grafiche che permetterà di ricostruire l’'iter delle opere scavate, dalla collezione fino al Museo.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO:
Incremento del senso critico attraverso il confronto tra varie teorie interpretative per elaborare giudizi personali. Autonomia di giudizio sul riconoscimento e sull’'iconografia delle opere antiche, sugli interventi di restauro.
ABILITÀ COMUNICATIVE: Acquisizione di un vocabolario tecnico specifico e capacità di esporre in maniera coerente i temi trattati, verbalmente e in forma scritta.
CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO: Capacità di apprendere i processi evolutivi che sono stati alla base di uno scavo non scientifico e della formazione delle collezioni di antichità, giungendo alla valorizzazione del patrimonio archeologico conservato in un Museo e progettando autonomamente un percorso di ricerca.
ESAME ORALE: colloquio di circa 30 minuti sui contenuti del programma. Criteri di valutazione: conoscenza dei contenuti previsti dal programma, qualità dell'espressione e capacità di analisi critica e di applicazione degli strumenti acquisiti; redazione di una tesina su un argomento concordato e presentazione in Power Point.
DESCRIZIONE DELLA MODALITÀ DI SVOLGIMENTO E METODI DIDATTICI ADOTTATI
Il corso prevede nella prima parte una serie di lezioni frontali e nella seconda parte un’'organizzazione seminariale per valorizzare le competenze e le capacità critiche degli studenti attraverso l’'approfondimento di una tematica concordata con il docente. Si effettueranno sopralluoghi nei Musei e in villa Adriana e sono previste ricerche in biblioteca e on-line. La realizzazione di una tesina e di un power point avverrà in itinere, con la discussione e la condivisone di problematiche comuni a tutti i partecipanti. E' prevista anche la consultazione di bibliografia straniera.
FREQUENZA Facoltativa, ma consigliata
DESCRIZIONE DELLE MODALITÀ DI FREQUENZA
Trenta ore di lezione frontale in aula Sarà fornito materiale integrativo e saranno svolti seminari specifici, che verranno concordati con il docente.