Programma di Ermeneutica Filosofica:

Heidegger, Gadamer e l’ideale aristotelico della "phronesis"

 

L’appropriazione dei concetti fondamentali della filosofia pratica aristotelica è stata fondamentale per il progetto dell’analitica esistenziale di "Essere e tempo" (1927) e ha influenzato il giovane Gadamer (1900-2002), che, in quegli anni, frequentava le lezioni marburghesi di Heidegger (1889-1976). Fin dai suoi esordi filosofici – "L’etica dialettica di Platone" (1928), "Sapere pratico" (1930) – Gadamer ha sviluppato autonomamente l’interpretazione heideggeriana di Aristotele, concentrandosi in modo particolare sulla tematica della "phronesis". Culmine di questa ricerca è il celebre paragrafo "L’attualità ermeneutica di Aristotele" del suo capolavoro "Verità e metodo" (1960), in cui la filosofia pratica aristotelica è indicata come modello dell'ermeneutica filosofica. Modello a cui Gadamer non smetterà mai di rivolgersi, come dimostra la sua traduzione del VI libro dell’ "Etica Nicomachea", pubblicata all’età di novantotto anni.

Nel lavoro seminariale si cercherà di interpretare le traduzioni che Heidegger e Gadamer operano del concetto aristotelico di "phronesis" nelle rispettive opere maggiori. Si proporrà di conseguenza la lettura e il commento di alcuni passi scelti di "Essere e tempo" e di "Verità e metodo". Se possibile, si farà riferimento anche ad alcuni dei corsi heideggeriani degli anni venti e ad altri testi gadameriani. 

Indicazioni su testi e bibliografia saranno fornite alla prima lezione. I materiali didattici saranno per lo più messi a disposizione dal docente in modalità digitale.