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Storia Della Lingua Italiana Lm 2019/2020
Storia linguistica di Roma.
Testi adottati:
1) P. Trifone, Roma e il Lazio, Torino, UTET, 1992. Volume reperibile in:
https://www.academia.edu/15932159/Roma_e_il_Lazio_intero_volume_1_
https://www.academia.edu/15954140/Roma_e_il_Lazio_intero_volume_2_
2) Tre articoli di P. Trifone reperibili nello stesso sito www.academia.edu:
- Tera se scrive co' ddu ere, sinnò è erore. Nuovi appunti sullo scempiamento di rr in romanesco;
- Come si dice a Roma;
- Cor cacchio. Dire no in romanesco.
3) Un articolo di P. Trifone fornito dal docente:
Forestieri in Vaticano nel Trecento. Un testo misto e il diasistema romanesco-mediano, in «Carte di viaggio» 6, 2013, pp. 9-21.
La frequenza delle lezioni è altamente raccomandata. Agli studenti che non possono frequentare si suggerisce la lettura propedeutica dei seguenti testi:
Francesco Avolio, Lingue e dialetti d'Italia, Roma, Carocci, 2009;
Pietro Trifone, Storia linguistica di Roma, Roma, Carocci, 2014.
ATTENZIONE: Gli iscritti a una laurea magistrale che non hanno sostenuto nella laurea triennale l'esame di Storia della lingua italiana dovranno seguire invece il corso impartito nella laurea in Lettere.
Storia Della Lingua Italiana Lm B | Docente: Sergio Marroni
"Fonetica e fonologia delle varietà dell’italiano contemporaneo"
Cenni di fonetica storica: dal latino all’italiano. L’italiano neutro. Le varietà di pronuncia dell’italiano contemporaneo. Analisi e trascrizione fonetica e fonologica. Ortografia, ortofonia, ortoepia.
Testi adottati
- Luciano Canepari, "Il MaPI. Manuale di pronuncia italiana", Bologna, Zanichelli, 2004, 2ª ed., capp. 0-6, 9, 10.3 (Lombardia), 12.1 (Toscana), 12.4 (Lazio), 13.3 (Campania), 14.3 (Sicilia), 18.
La frequenza alle lezioni è vivamente raccomandata. Ai non frequentanti si consiglia come introduzione il volume
- Luciano Canepari, Barbara Giovannelli, "La buona pronuncia italiana del terzo millennio. Manualetto d’italiano neutro con CD audio, esercizi e test", Roma, Aracne, 2010, 3ª ed., in partic. i capp. 0-4.
Prerequisiti
Buona conoscenza della grammatica italiana. Per gli studenti Erasmus e in generale per gli studenti di lingua madre straniera è richiesto il livello B2 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER).
Obiettivi formativi
Al termine del corso ci si aspetta che lo studente sia in grado
- di conoscere e descrivere le strutture fonetiche e fonologiche dell’italiano neutro;
- di conoscere e descrivere i tratti peculiari di alcune delle principali varietà geografiche di pronuncia;
- di correlare le strutture fonologiche e fonetiche e il sistema ortografico contemporaneo dell’italiano;
- di applicare tipi diversi di trascrizione fonetica e fonologica;
- di adeguare la propria pronuncia al modello neutro, eliminando le caratteristiche devianti;
- di riconoscere gli scostamenti dalla pronuncia neutra dell’italiano in relazione ai principali parametri sociolinguistici.
Risultati di apprendimento attesi
L'attività formativa di questo modulo si propone
- di fornire la conoscenza delle strutture fonetiche e fonologiche dell’italiano neutro;
- di fornire la conoscenza delle differenze fondamentali fra le strutture fonetiche e fonologiche del latino classico e quelle dell’italiano neutro e la capacità di comprensione dei loro repporti evolutivi;
- di sviluppare la capacità di comprendere le correlazioni fra le strutture fonologiche e fonetiche e il sistema ortografico dell’italiano;
- d’introdurre alla conoscenza delle strutture fonetiche e fonologiche di alcune delle principali varietà geografiche dell’italiano con particolare riguardo a quella romana;
- di portare lo studente a saper applicare tipi diversi di trascrizione fonologica e fonetica (non IPA, IPA, canIPA; descrittiva, prescrittiva; stretta, larga);
- di sviluppare un’autonoma capacità di giudizio in merito all’applicazione di tipi diversi di trascrizione sulla base sella sua finalità;
- di sviluppare un’autonoma capacità di correlazione dei dati fonetici con i parametri sociolinguistici;
- di migliorare le abilità comunicative dello studente applicando le conoscenze acquisite al perfezionamento della pronuncia neutra dell’italiano;
- di suggerire gli strumenti attraverso i quali poter riconoscere e apprendere diverse varietà di pronuncia dell’italiano.
Metodi didattici
Lezioni con l’ausilio di strumenti digitali; lettura, ascolto e analisi di testi; ricerca e analisi di altri materiali.
Metodi e criteri di verifica dei risultati di apprendimento
L’esame finale è scritto ed è costituito da una prova strutturata contenente circa 15 domande che prevedono risposte di tipologia diversa: vero/falso, a scelta multipla e chiusa. L’ultima o, più spesso, le ultime due domande richiedono una sintetica risposta aperta. Il tempo a disposizione è di 60 minuti. Alle domande è assegnato un valore crescente sulla base del tipo di risposta previsto, nell’ordine vero/falso, a scelta multipla, chiusa e aperta. Vengono valutati sia i contenuti disciplinari discussi nelle lezioni e trattati nella bibliografia indicata sia la correttezza linguistica.