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Storia Della Filosofia Moderna 2018/2019
STORIA DELLA FILOSOFIA MODERNA -2018-2019 –
Modulo A– Laurea Triennale in Filosofia
Prof. Paolo QUINTILI
SECONDO SEMESTRE - Inizio del corso: 26 febbraio 2019
Prerequisiti: Conoscenza minima delle grandi linee del pensiero filosofico occidentale moderno
Obiettivi
1. Obiettivi formativi:
Il Corso di laurea triennale in Filosofia vuole coniugare lo studio dei classici orientamenti del pensiero occidentale con l'approfondimento dei nuovi orizzonti che si aprono alla riflessione filosofica contemporanea.
2.Risultati di apprendimento attesi:
Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio erogante previsti dalla scheda SUA-CdS (quadri A.4.b.2, A.4.c), l'attività formativa di questo modulo si propone di fornire allo studente le seguenti conoscenze e abilità:
- Conoscenza e capacità di comprensione: acquisizione delle conoscenze di base sulla storia della filosofia e sulle varie articolazioni della filosofia; sviluppo di un'adeguata sensibilità verso la specificità dell'approccio filosofico.
- Capacità di applicare conoscenza e comprensione: capacità di elaborare argomentazioni che dimostrino la padronanza degli strumenti concettuali e logici tipici del sapere filosofico; capacità di sostenere tesi argomentate.
- Autonomia di giudizio: comprensione delle differenze tra diverse ipotesi interpretative su temi di carattere filosofico o anche in senso più lato culturali e sociali; capacità di raccogliere le informazioni pertinenti per elaborarne di nuove
- Abilità comunicative: padronanza della lingua italiana e, in particolare, impiego del lessico filosofico; sviluppo della capacità di comunicare contenuti informativi e strutture concettuali a interlocutori specialisti e non specialisti.
- Capacità di apprendere:sviluppo di un metodo di studio atto a consentire l'apprendimento delle tematiche e l'impiego degli strumenti tipici degli studi in ambito filosofico; acquisizione della capacità di lavoro autonomo.
Programma:
Il romanzo e il teatro allo specchio della filosofia moderna.
MOD. A. Il romanzo moderno dinanzi alla filosofia
Il corso intende esplorare i terreni della scrittura filosofica e romanzesca moderna, per indagarne l’intima vicinanza e complementarietà. La tesi di M. Kundera (L’arte del romanzo) viene assunta come filo conduttore della ricerca di una risposta alla grande questione del «soggetto» (metafisico, politico ecc.) moderno. Avendo preso atto della «crisi della coscienza europea» che ha colpito, dopo Galilei e Descartes, non solo l’epistemologia occidentale, ma anche l’antropologia («che cos’è l’uomo?»), lo scrittore affida al grande romanzo europeo il compito storico di colmare la perdita di senso del mondo della vita (Lebenswelt), legata al possente sviluppo delle scienze empiriche della natura che «riducono» l’universo complesso della vita «a un semplice oggetto di esplorazione tecnica e matematica», diviso, analizzato, quantificato. Il romanzo e il teatro moderni estendono e affinano gli strumenti della filosofia, rispecchiando i lati nascosti dell’essere umano storico: hanno la funzione euristica di svelare i lati obliati dell’essere umano nel mondo (l’«oblio dell’essere»); costituiscono insomma un’«arte della scoperta» e la loro storia è quella delle scoperte dell’essere umano storico nascosto, obliato. Ad esempio, le rigide architetture geometriche dell’Etica (1677, postuma) di Spinoza, la sua nuova filosofia della necessità e della Natura-Sostanza-Dio, verranno sciolte e rappresentate, nel concreto, un secolo dopo, dal grande romanzo di Diderot, Jacques il fatalista e il suo padrone (1778). Le tesi lockiane sulla tolleranza e la necessità di una convivenza pacifica delle confessioni religiose contro i fanatismi, verranno messe in scena e prenderanno corpo, a teatro, nel Maometto (1742) di Voltaire.
Obiettivi dell'insegnamento
(con particolare riferimento alle competenze acquisite ed agli obiettivi formativi):
Il corso intende fornire le conoscenze basilari del dibattito moderno intorno al problema dei “Lumi”, dell’Etica e della “Modernità filosofica”, in rapporto ai loro avversari. Si analizzeranno le nozioni-chiave utilizzate dai filosofi e il lessico intellettuale comune che ne caratterizza lo stile di pensiero.
Prerequisiti:
Una minima conoscenza generale della Storia della filosofia occidentale, a partire da un manuale di Liceo (Cioffi-Luppi-Vigorelli-Zanette, Abbagnano-Fornero, Antiseri-Reale, Giannantoni ecc.).
Metodologie di insegnamento:
Lezioni frontali e dissertazione scritta di filosofia sulle nozioni-base.
Metodologie di Verifica. Prova scritta (Dissertazione) e orale, seminario di approfondimento.
Testi adottati:
- B. Spinoza, Etica (Parti III-V), ed. a cura di E. Giancotti Boscherini, Roma, Editori Riuniti, 2000.
- D. Diderot, Jacques il Fatalista e il suo padrone, ed. a cura di P. Quintili, Milano, Bompiani, 2018.
- M. Kundera, L’arte del romanzo, Milano, Adelphi, 2008 (TESTO COMUNE AI DUE MODULI).
Storia Della Filosofia Moderna B | Docente: Paolo Quintili
STORIA DELLA FILOSOFIA MODERNA -2018-2019 –
Modulo B– Laurea Triennale in Filosofia
Prof. Paolo QUINTILI
SECONDO SEMESTRE - Inizio del corso: 2 aprile 2019
Prerequisiti: Conoscenza minima delle grandi linee del pensiero filosofico occidentale moderno
Obiettivi:
1. Obiettivi formativi:
Il Corso di laurea triennale in Filosofia vuole coniugare lo studio dei classici orientamenti del pensiero occidentale con l'approfondimento dei nuovi orizzonti che si aprono alla riflessione filosofica contemporanea.
2.Risultati di apprendimento attesi:
Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio erogante previsti dalla scheda SUA-CdS (quadri A.4.b.2, A.4.c), l'attività formativa di questo modulo si propone di fornire allo studente le seguenti conoscenze e abilità:
- Conoscenza e capacità di comprensione: acquisizione delle conoscenze di base sulla storia della filosofia e sulle varie articolazioni della filosofia; sviluppo di un'adeguata sensibilità verso la specificità dell'approccio filosofico.
- Capacità di applicare conoscenza e comprensione: capacità di elaborare argomentazioni che dimostrino la padronanza degli strumenti concettuali e logici tipici del sapere filosofico; capacità di sostenere tesi argomentate.
- Autonomia di giudizio: comprensione delle differenze tra diverse ipotesi interpretative su temi di carattere filosofico o anche in senso più lato culturali e sociali; capacità di raccogliere le informazioni pertinenti per elaborarne di nuove
- Abilità comunicative: padronanza della lingua italiana e, in particolare, impiego del lessico filosofico; sviluppo della capacità di comunicare contenuti informativi e strutture concettuali a interlocutori specialisti e non specialisti.
- Capacità di apprendere:sviluppo di un metodo di studio atto a consentire l'apprendimento delle tematiche e l'impiego degli strumenti tipici degli studi in ambito filosofico; acquisizione della capacità di lavoro autonomo.
Programma:
Il romanzo e il teatro allo specchio della filosofia moderna.
MOD. B. Il teatro e la messa in teatro filosofica della tolleranza
Il corso intende esplorare i terreni della scrittura filosofica e romanzesca moderna, per indagarne l’intima vicinanza e complementarietà. La tesi di M. Kundera (L’arte del romanzo) viene assunta come filo conduttore della ricerca di una risposta alla grande questione del «soggetto» (metafisico, politico ecc.) moderno. Avendo preso atto della «crisi della coscienza europea» che ha colpito, dopo Galilei e Descartes, non solo l’epistemologia occidentale, ma anche l’antropologia («che cos’è l’uomo?»), lo scrittore affida al grande romanzo europeo il compito storico di colmare la perdita di senso del mondo della vita (Lebenswelt), legata al possente sviluppo delle scienze empiriche della natura che «riducono» l’universo complesso della vita «a un semplice oggetto di esplorazione tecnica e matematica», diviso, analizzato, quantificato. Il romanzo e il teatro moderni estendono e affinano gli strumenti della filosofia, rispecchiando i lati nascosti dell’essere umano storico: hanno la funzione euristica di svelare i lati obliati dell’essere umano nel mondo (l’«oblio dell’essere»); costituiscono insomma un’«arte della scoperta» e la loro storia è quella delle scoperte dell’essere umano storico nascosto, obliato. Ad esempio, le rigide architetture geometriche dell’Etica (1677, postuma) di Spinoza, la sua nuova filosofia della necessità e della Natura-Sostanza-Dio, verranno sciolte e rappresentate, nel concreto, un secolo dopo, dal grande romanzo di Diderot, Jacques il fatalista e il suo padrone (1778). Le tesi lockiane sulla tolleranza e la necessità di una convivenza pacifica delle confessioni religiose contro i fanatismi, verranno messe in scena e prenderanno corpo, a teatro, nel Maometto (1742) di Voltaire.
Obiettivi dell'insegnamento
(con particolare riferimento alle competenze acquisite ed agli obiettivi formativi):
Il corso intende fornire le conoscenze basilari del dibattito moderno intorno al problema della “Tolleranza”, dei “Lumi” e della “Modernità filosofica”, in rapporto ai loro avversari. Si analizzeranno le nozioni-chiave utilizzate dai filosofi e il lessico intellettuale comune che ne caratterizza lo stile di pensiero.
Prerequisiti:
Una minima conoscenza generale della Storia della filosofia occidentale, a partire da un manuale di Liceo (Eco-Fedriga, Cioffi-Luppi-Vigorelli-Zanette, Abbagnano-Fornero, Antiseri-Reale, Giannantoni ecc.).
Metodologie di insegnamento:
Lezioni frontali e dissertazione scritta di filosofia sulle nozioni-base.
Metodologie di Verifica. Prova scritta (Dissertazione) e orale, seminario di approfondimento.
Testi adottati:
- J. Locke, Saggio sulla tolleranza e Lettera sulla tolleranza, in Scritti sulla tolleranza, a cura di Diego Marconi, Torino, UTET, pp. 89-183.
- Voltaire, Il Fanatismo ossia Maometto profeta (1742), a cura di M. Cesarotti (1796), ed. pdf on-line :
https://www.europeana.eu/portal/it/record/2048088/oai_www_internetculturale_it_metaoaicat_oai_bid_braidense_it_7_MI0185_VIAE009817.html.
M. Kundera, L’arte del romanzo, Milano, Adelphi, 1998 (TESTO COMUNE AI DUE MODULI).