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Diritto Amministrativo I 2015/2016
1. Programma del corso. Il corso avrà inizio il 3 novembre 2015, con la descrizione delle caratteristiche generali del corso e una lezione introduttiva sulla legge n. 124/2015 (“Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”). Le lezioni successive si svolgeranno il lunedì e il martedì, dalle 9 alle 10,15.
2. Obiettivi formativi. Il corso ha l’obiettivo di arricchire il bagaglio culturale degli studenti sotto un duplice profilo: sostanziale e metodologico. Sotto il primo profilo, il corso di Diritto amministrativo I è incentrato sui principi generali, considerati sia per il loro rilievo giuridico, sia per gli effetti che ne discendono per l’organizzazione e il funzionamento dei pubblici poteri (i temi relativi alla responsabilità e alla giustizia amministrativa sono affrontati – invece -– nel corso di Diritto amministrativo II). Sotto l’altro profilo, si tratta di un corso di law in action: per ciascuna parte del programma, saranno resi disponibili – sul sito internet del Dipartimento di diritto pubblico – e discussi in aula casi e materiali (norme, atti d’indirizzo, sentenze dei giudici nazionali ed europei, relazioni della Corte dei Conti), idonei ad abituare gli studenti all’uso dei documenti relativi alle pubbliche amministrazioni.
3. E’ consigliata la frequenza del corso. Essa viene rilevata dalla segreteria del Dipartimento, generalmente una volta a settimana.
4. Corsi integrativi. Saranno svolti due corsi integrativi: uno relativo ai contratti pubblici (prof. Arturo Cancrini) e uno ai servizi pubblici e alle reti (prof. Marco Macchia). I relativi orari saranno indicati da appositi avvisi.
5. Il ricevimento degli studenti avrà luogo dopo le lezioni. Gli studenti possono scrivere al docente (della.cananea@economia.uniroma2.it) e rivolgersi al prof. Marco Macchia (marco.macchia@uniroma2.it) e alla d.ssa Maurizia De Bellis (maurizia.debellis@gmail.com) nei rispettivi orari di ricevimento.
6. Le modalità di verifica dell’apprendimento sono le seguenti: a) un’esercitazione scritta in aula per i frequentanti, durante il corso, seguita dalla prova orale, nel giorno fissato per l’esame; b) per gli studentinon frequentanti, l’esame sarà articolato in due prove, una scritta e una orale. La prova scritta consiste in quesiti del tipo vero/falso e a scelta multipla ed eventualmente a struttura aperta. Il suo superamento non è condizione di ammissione alla prova orale.
7. Il testo consigliato per la preparazione dell’esame è G. della Cananea – C. Franchini, Principi dell’amministrazione europea, Torino, Giappichelli, 2012, II ed.; F.G. Scoca (a cura di), Diritto amministrativo, Torino, Giappichelli, 2014, III ed., unicamente per le parti dalla prima alla quinta (compresa).
8. Tesi di laurea. Presso la Cattedra di diritto amministrativo sono organizzati periodicamente incontri con gli studenti interessati a svolgere la tesi di laurea in diritto amministrativo. Essi possono rivolgersi al prof. Marco Macchia (marco.macchia@uniroma2.it) per ulteriori informazioni.
1. Le “pubbliche amministrazioni” e i loro compiti
A. La nozione di “pubblica amministrazione” nel decreto legislativo n. 165/2001
B. Le nozioni comunitarie di “pubblica amministrazione”: Corte di giustizia, sentenza 15 gennaio 1998, causa C-44/96, Mannesmann; decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 174/1994; Consiglio di Stato, IV, sentenzan. 1210/2015
C. L’elenco ISTAT delle pubbliche amministrazioni
D. I servizi pubblici: direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri (1994); direttiva UE n. 2008/114 sulle infrastrutture critiche; TAR Lombardia, sentenza n. 559/2013
2. Il diritto amministrativo tra integrazione europea e globalizzazione
A. La Convenzione europea dei diritti dell’uomo
B. L’Organizzazione mondiale del commercio e gli organismi geneticamente modificati: TAR Lazio, sentenza n. 14777/2004
C. La Convenzione di Aarhus sull’accesso alle informazioni e sulla trasparenza
3. I principi generali del diritto amministrativo
A. Il rinvio ai principi dell’ordinamento comunitario
B. Dal principio di legalità alla régle de droit: Corte di giustizia, sentenza 22 giugno 1989, causa 103/88, Fratelli Costanzo
C. Il principio di imparzialità e l’accesso ai pubblici uffici: Corte costituzionale, sentenza n. 103/2007
D. Il diritto di essere sentiti nel procedimento: Consiglio di Stato, V, decisione n. 2823/ 2001; Corte di giustizia, cause riunite C-402/05 e C-415/05, Kadi e al Barakaat
E. L’obbligo di motivazione del provvedimento: Corte europea dei diritti dell’uomo, sentenza 20 ottobre 2009, ricorso n. 39128, Lombardi Vallauri c. Italia
F. Il principio di proporzionalità: Consiglio di Stato, V, sentenzan. 2087/2006
G. I principi legislativi sul procedimento: la legge 7 agosto 1990, n. 241
4. L’organizzazione e i controlli:
A. L’organizzazione per ministeri e per enti pubblici
B. Dalla gerarchia alle reti: protocollo sul sistema europeo delle banche centrali allegato al Trattato sull’Unione europea (estratto);
C. I controlli della Corte dei conti in base alla legge n. 20/1994
5. L’attività: procedimento e provvedimento
A. Legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni
B. La comunicazione di avvio del procedimento: Consiglio di Stato, IV, sentenza n. 4239/2005
C. La sostituzione dei provvedimenti: denunce di inizio attività e potere inibitorio dell’amministrazione: Tar Veneto, II, sentenza n. 3445/2009
D. La revoca del provvedimento: Consiglio di Stato, IV, sentenza n. 8516/2009
6. I contratti
A. I contratti atipici: Consiglio di Stato, V, sentenza n. 4680/2001,
B. Le centrali di acquisto: Tar Friuli Venezia, sentenza n. 88/2003,
C. I contratti relativi agli strumenti finanziari “derivati”: Consiglio di Stato, Ad. Pl., sentenza n. 13/2014