Programma di Laboratorio Teatrale:

Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”

 

Laboratorio Teatrale

 

 

a.a. 2011/12

 

Il Laboratorio teatrale propone una serie di attività che si svolgeranno nel corso del II semestre accademico, tese ad avvicinare, in maniera critica e consapevole, gli studenti di tutti i Corsi di Laurea della Facoltà di Lettere e Filosofia, e in particolare quelli del corso in Beni culturali (archeologici, artistici, musicali e dello spettacolo) e il corso DAMS, al mondo del Teatro e dello Spettacolo, non solo attraverso la semplice fruizione degli spettacoli proposti dalla programmazione annuale dei teatri romani, ma anche attraverso la partecipazione a incontri e conferenze ad essi collegati.

La frequenza al Laboratorio Teatrale è obbligatoria nei modi e nei termini indicati nei punti 1) e 2). Agli studenti frequentanti saranno riconosciuti fino a un max di 6 CFU.

 

Il Laboratorio per 6 cfu si articolerà in diverse fasi distinte:

 

  1. È fornita agli studenti una selezione di spettacoli offerti in vari teatri romani e tra questi dovranno sceglierne almeno quattro[1]da vedere e sui quali redigere una breve recensione (una cartella di 2000 battute circa) che dovrà essere consegnata ai Docenti del Laboratorio entro la fine di Maggio 2012.
  2. Alla visione degli spettacoli sarà associato un incontro di Pre-visione che preparerà lo spettatore alla visione dello stesso, senza però svelare nulla di quello che accadrà durante la rappresentazione. L’incontro si terrà presso lo stesso teatro che ospiterà lo spettacolo previsto, due ore prima dell’inizio dello stesso.

 

Il Laboratorio è a cura della “Casa dello Spettatore”,al cuiprogetto hanno lavorato Maria Faiella, Simone Giorgi, Giorgio Testa, e gli spettacoli proposti, trai i quali gli studenti dovranno sceglierne obbligatoriamente quattro, sono indicati di seguito:, divisi in tre macro-raggruppamenti:

 

 

 

 

 

 

 

 

ASSOLI D’ATTORE

Cosa resta delle pratiche del grande attore? Due possibili via di fuga dall’imperio della regia: il

teatro di narrazione e l’attore-autore.

 

 

 

domenica 15 aprile, ore 17 – Teatro Tor Bella Monaca

Incontro preliminare, Teatro Tor Bella Monaca ore 15

 

Sicilia Teatri

Guai a voi ricchi, papà era cattocomunista

di e con Giovanni Scifoni

 

Dalle voci dei ragazzi delle periferie romane ai canti di Victor Jara, dalle messe-beat ai preti guerriglieri dell’America Latina, Guai a voi ricchi è un sorprendente viaggio tra cristianesimo e comunismo. Miscelando con efficacia il comico e il drammatico, l’attore-narratore trascina gli spettatori negli anni ’60 quando nelle salette parrocchiali si leggeva Marx, c’erano i preti operai e si occupavano le chiese per protestare contro la guerra in Vietnam. Tra ricordi autobiografici e vicende storiche, il narratore tortura il pubblico e se stesso con le domande che da 2000 anni l’uomo ostinatamente riformula: perdonare significa permettere che il male resti impunito? Chi perdona è un vile? Cristo è venuto per liberarmi dal mio peccato. Dal mio. E quello degli altri?

 

 

domenica 20 maggio, ore 21 – Centrale Preneste Teatro

Incontro preliminare, Centrale Preneste ore 18

 

Fondazione Teatro Piemonte Europa/CTB

Apocalisse

di e con Lucilla Giagnoni

 

Lo spettacolo s’ispira all’ultimo libro della Bibbia. Apocalisse non vuol dire - come ormai è in uso nel linguaggio comune - “catastrofe” e, di conseguenza, “fine”, bensì “rivelazione”. In un mondo di ciechi che credono di vedere e, dunque, di sapere, il mistero si rivela solo a chi sa guardare, a chi ha occhi nuovi. Cecità e Rivelazione fanno immediatamente pensare ad un personaggio totemico nel teatro occidentale: Edipo. Il Testo sacro che per i cristiani sigilla la serie dei testi biblici e il testo teatrale che dà inizio ad ogni forma di indagine sull’Uomo vengono posti in parallelo a raccontare che la fine dei tempi è in realtà un nuovo Inizio e una nuova Vita per chi impara a Vedere. È la storia dell’evoluzione della Coscienza: un bambino appena nato vede il mondo come un fenomeno incredibile in cui pian piano le cose si riempiono di senso. Questa è l’Apocalisse, una Ri-Nascita.

 

 

 

 

IL TEATRO DEL CORPO

Attore è colui che agisce: senza il suo corpo, non ci sarebbe teatro. C’è un teatro che lo dimentica, o magistralmente lo nasconde. E c’è un teatro che ne fa il proprio campo di ricerca.

 

 

venerdì 27 aprile, ore 20.30  - Teatro Palladium

Incontro preliminare, Teatro Palladium ore 18

 

una produzionericci/forte in collaborazione con garofano verde

Macadamia nut brittle[2]

di  Ricci/Forte

regia Stefano Ricci

 

Tre uomini, Macadamia, Nut e Brittle, più una donna, una iridescente Wonder Woman, popolano uno spazio che si riempie di oggetti d’uso quotidiano trasformati in altrettanti ingranaggi di un meccanismo ironico e infernale. Di questa indagine Ricci/Forte precisano che è la messa in scena di «quello che siamo», quindi non solo le merci ma anche i desideri, i sentimenti e le emozioni diventano la materia di un universo saldo e dolciastro in cremosa espansione. “Macadamia Nut Brittle” racconta la ribellione a questo macrocosmo rivendicando lo status di forever young di Cooper, un modo d’essere che contraddistingue l’uomo moderno ed è segnato dall’inquietudine, dal rifiuto di diventare grandi, dall’assenza di futuro, dalla voracità nel bruciare le esperienze che raffigura l’altra faccia del consumismo, senza contare la presenza della morte come orizzonte unico e inevitabile. Proprio come un gelato fluido e scivoloso gli inossidabili non_adulti riescono a cambiare forma, perfino a perdere la pelle restando vivi e in equilibrio in questo gioco identitario dove la sessualità dilaga oltre le classificazioni diventando il solo strumento di relazione con l’altro. Ci si scioglie e ci si ricompatta in nuove confezioni/nuovi gusti per il bisogno di essere scelti,  portati via dal banco frigo ogni volta come se fosse per sempre.

 

 

sabato 5 maggio, ore 20.30 Teatro Palladium

Incontro preliminare, Teatro Palladium ore 18

 

compagnia Ambra Senatore/Aldes-SPAM!

A posto

coreografia Ambra Senatore

 

A posto è un lavoro tragicomico dalle sfumature sottili, dove la composizione drammaturgica disegnata sulle azioni e sulla presenza vitale di tre donne nasce dalla costruzione e decostruzione d’immagini in movimento e dalla distribuzione d’indizi e oggetti in scena che offrono uno sguardo giocoso e amaro sulla natura umana.

 “….il motore del processo creativo è un’immagine chiara: una donna elegante trascina in scena il corpo inerte di un’altra donna. Nel reiterare quest’azione faticosa, dopo aver trascinato molti corpi di donne da una quinta all’altra, la trascinatrice cade a terra stremata e viene portata fuori dall’ultima donna trascinata: un capovolgimento. Questa immagine non c’è nello spettacolo, ma vi ha lasciato una traccia sostanziale. Fin dall’inizio volevo lavorare su una costruzione drammaturgica come trama di fili che restituisse un senso – non una storia o un messaggio – e volevo esplorare la trasformazione legata al trascorrere del tempo, alla variazione delle condizioni fisiche ed emotive. Questo ha generato un’immagine che è presente e rilevante nello spettacolo, ma non la svelo per non anticiparvene la visione.” (Ambra Senatore)

 

 

 

 

DUE (GRANDI) QUESTIONI: L’EDUCAZIONE, LA MORTE

Il sapere deve essere spendibile, per avere valore? La morte serve per fare il montaggio del lungo piano-sequenza della nostra vita, come diceva Pasolini?

 

 

venerdì 11 Maggio, ore 21 – Teatro India

Incontro preliminare, Teatro Palladium ore 18

 

produzione Teatridithalia

The history boys

di Alan Bennett

regia Ferdinando Bruni e Elio De Capitani

 

È una storia di oggi The history boys, commedia di Alan Bennett del 2004, vincitrice di 6 Tony Award e trasformata in film nel 2006. Ambientata in una scuola inglese, racconta di un gruppo di adolescenti alle prese con gli esami di ammissione all'Oxbrige, ovvero agli esclusivi college di Oxford e di Cambridge: sono ragazzi molto diversi tra loro ma affiatati, dal leader della classe, il donnaiolo Dakin, fino al fragilissimo Posner, innamorato per nulla segretamente di lui.

Hector, il professore di inglese, e Mrs Lintott, la professoressa di storia, hanno cercato di stimolare la loro curiosità oltre percorsi consueti e preconfezionati, infischiandosene del prestigio della scuola, delle tradizioni e delle convezioni. Ma il preside  è di tutt'altro avviso e, per la fama del suo istituto, li vorrebbe tutti ammessi alle Università più prestigiose. Si apre così uno scontro che vede scendere in campo anche un agguerrito professore , incaricato di dare una "ripulita" al loro stile, renderlo raffinato, "giornalistico" e spendibile al "supermercato del sapere".

 

 

giovedì 24 maggio, ore 21 – Sala della Comunità Santa Silvia

Incontro preliminare, Parrocchia Santa Silvia ore 18

 

Donati-Olesen

Oibò son morto

di e con Jacob Olesen e Giovanna Mori

 

Apparentemente un semplice pezzo di deliziosa comicità: due anime che si ritrovano in un altrove non ben identificato dopo essere morte inaspettatamente, nel pieno della vita. Si incontrano e si amano di puro sentimento, per ovvia assenza di corpo, liberando tutta la loro fantasia affettiva. Ma dietro l’incalzare del ritmo comico traspare una vena dolcemente melanconica, vicina al sentire dei due autori nordici, Arto Paasilinna e Jan Fridegård, a cui il lavoro s’ispira. Nel loro tenero ritrovarsi, le due anime non esprimono infatti i sentimenti dei morti, ma il desiderio dei vivi: quel bisogno struggente di far durare per sempre le emozioni, di portare con sé, anche dopo la morte, quei frammenti di gioia, spesso nascosti e dimenticati, che hanno reso la vita migliore a noi e agli altri, di poter infine continuare a sentire coloro che rimangono, benedicendo dall’aldilà le giornate e i sogni di chi ancora vive nell’aldiquà.

 

ISCRIZIONI

Direttamente a lezione di Storia del Teatro italiano e Metodologia e Critica dello Spettacolo, tramite una e-mail a: prof. Donatella Orecchia: donatella.orecchia@uniroma2.it, e a Miriam Polli annimiro@libero.it. L’oggetto della mail dovrà contenere la seguente dicitura: “Laboratorio Teatrale” e nel corpo del testo il nome, cognome, numero di matricola e numero di cellulare dello studente che intende iscriversi.

 

 

[1]Gli studenti si recheranno a teatro a proprie spese, ma con consistenti sconti promozionali proposti dalla Casa dello Spettatore.

[2]“Macadamia Nut Brittle”, ossia noci macadamia al caramello, nome di un celebre gelato industriale in vendita in supermercati e centri commerciali