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Oct 14

Bacheca » A.a. 2014-2015: Comunicazione Per Gli Studenti Del Corso Di Diplomatica A.a. 2014-2015

| Modificato il 05 Oct 2014, 11:00

Il corso sarà suddiviso in 2 moduli con la seguente durata e i seguenti programmi e libri di testo:

Modulo A: Istituzioni di diplomatica e storia della documentazione.

 

Inizio del corso 1° ottobre 2014

Fine del corso  31 ottobre 2014

Orari delle lezioni e aule:

 

martedì 9,00-11,00 T27

mercoledì 9,00-11,00 T27

giovedì 10,00-12,00 T27

 

Il corso sarà dedicato alla documentazione medievale (con particolare riferimento al panorama delle fonti documentarie italiane), ai diversi generi documentari e alle tematiche relative a produzione e conservazione dei documenti, nonché alle modalità e alle forme di trasmissione degli stessi, e ai concetti di autentico, genuino, falso, falsificato. Si affronteranno inoltre le tematiche proprie della diplomatica generale, con particolare riferimento alla metodologia e agli strumenti di analisi della disciplina, ai concetti di documento, documentazione e processo documentario, alle forme e alle funzioni tipiche del documento dall’età tardoantica al basso medioevo, alle nozioni di documento pubblico e privato, di credibilità e autenticità.

 

Testi

 

- Cesare Paoli, Diplomatica. Nuova edizione aggiornata da G.C. Bascapè, Firenze 1987

-Armando Petrucci, Fra conservazione ed oblio: segni, tipi e modi della memoria scritta. Per i 120 anni dell’Istituto Storico Italiano per il Medio Evo (Roma, 27 giugno 2003), in Bullettino dell’Istituto storico italiano per il medio evo, 106/1, 2004, pp. 75-92 ( http://www.let.unicas.it/links/didattica/palma/paldimat.html)

- Cristina Carbonetti Vendittelli, I supporti scrittorii della documentazione: l’uso del papiro, in Jean-Marie Martin, Annick Peters-Custot, Vivien Prigent (dir.), L’héritage byzantin en Italie (VIIIe-XIIe siècle). I. La fabrique documentaire, Roma 2011, pp. 33-48.

- Antonio Sennis, “Omnia tollit aetas et cuncta tollit oblivio”. Ricordi smarriti e memorie costruite nei monasteri altomedievali, in «Bullettino dell’Istituto storico italiano per il medio evo», 106/1, 2004, pp. 93-135.

 

Inoltre i materiali di approfondimento che saranno indicati durante il corso.

 

Avvertenze: il modulo A è propedeutico al modulo B e agli studenti dei corsi di laurea magistrale che non abbiano sostenuto l’esame di Diplomatica al triennio.

 

Modulo B: Le scritture dei Comuni italiani.

 

Inizio del corso 18 novembre 2014

Fine del corso  18 dicembre 2014

Orari delle lezioni e aule:

 

martedì 9,00-11,00 T27

mercoledì 9,00-11,00 T27

giovedì 10,00-12,00 T27

 

 

Il corso vuole fornire una panoramica delle scritture documentarie prodotte dai comuni cittadini dell’Italia centro-settentrionale tra XII e XIV secolo, mettendo l’accento, in primo luogo, sulla loro molteplicità e sulle novità (di funzioni, di forme, di processi di produzione e di autenticazione) che questi documenti presentano rispetto alla documentazione che aveva caratterizzato i precedenti secoli del medioevo, e, in secondo luogo, sulle strategie documentarie che furono proprie delle istituzioni cittadine, sui nessi esistenti tra forme di governo ed evoluzione delle scritture documentarie e sul contributo della scienza e della pratica giuridica alla definizione di forme documentarie idonee alle nuove pratiche di governo.

Testi

 

- Dino Puncuh, La diplomatica comunale in Italia dal saggio del Torelli ai nostri giorni, in La diplomatique urbaine en Europe au moyen âge, Actes du congrès de la Commission internationale de Diplomatique, Gand, 25-29 août 1998, a cura di W. Prevenier e Th. de Hemptinne, Louvain/Apeldoorn Garant 2000, pp. 383-406 (distribuito in formato digitale da “Scrineum”: http://scrineum.it/biblioteca)

- Le scritture del Comune. Amministrazione e memoria nelle città dei secoli XII e XIII, a cura di G. Albini, Torino 1998 (Distribuito in forma digitale da “Reti Medievali”: http://www.storia.unifi.it/_RM/

e inoltre due saggi a scelta tra quelli sotto indicati:

- Attilio Bartoli Langeli, Le fonti per la storia di un Comune, in Società e istituzioni dell’Italia comunale: l’esempio di Perugia (secoli XII-XIV), Perugia 1988, pp. 5-21

- Cristina Carbonetti Vendittelli, I Libri iurium di Viterbo, in Comuni e memoria storica. Alle origini del Comune di Genova, Atti del Convegno di studio (Genova 24-26 settembre 2001), Genova 2002, pp. 113-130

- Gian Giacomo Fissore, Il notaio ufficiale pubblico dei Comuni italiani, in Il notariato italiano del periodo comunale, a cura di Pierre Racine, Piacenza, Fondazione di Piacenza e Vigevano, 1999, pp. 47-56; (ed. digitale, in Scrineum. Saggi e materiali on-line di scienze del documento e del libro medievali, Pavia, 1 (1999). URL: http://dobc.unipv.it/scrineum/

- Gian Giacomo Fissore, La diplomatica del documento comunale fra notariato e cancelleria. Gli atti del comune di Asti e la loro collocazione nel quadro dei rapporti fra notai e potere, in Studi medievali, XIX (1978), pp. 211-244

- Alessandro Pratesi A, La documentazione comunale, in Società e istituzioni dell’Italia comunale: l’esempio di Perugia (secoli XII-XIV). Congresso storico internazionale Perugia 6-9 novembre 1985, Perugia 1988; rip. in Idem, Tra carte e notai, pp. 49-63

- Antonella Rovere, I «libri iurium» dell’Italia comunale, in Civiltà comunale: libro, scrittura, documento, Atti del Convegno, Genova, 8-11 novembre 1988 (« Atti della Società Ligure di Storia Patria », n.s., XXIX, 1989), pp. 157-199 (distribuito anche in formato digitale da “Scrineum”: http://scrineum.it/biblioteca).

Antonella Rovere, Tipologia documentale nei Libri iurium dell’Italia comunale, in la diplomatique urbaine en Europe au moyen âge, Actes du congrès de la Commission internationale de Diplomatique, Gand, 25-29 août 1998, a cura di W. Prevenier e Th. de Hemptinne, Louvain/Apeldoorn Garant 2000, pp. 417-436.

 

Avvertenze

1)      Costituiranno parte integrante del corso e dell’esame la lettura e il commento di documenti, dei quali saranno inserite le riproduzioni sul sito didattica web.

2)      Per seguire il modulo B occorre aver rispettato la propedeuticità.