Bacheca » Il Nome Dell'anno 2011. Votate E Fate Votare!
| Modificato il 09 Jan 2012, 18:44
“Il Nome dell’anno 2011”
Ecco i candidati, in ordine alfabetico, al concorso "Nome dell’anno"
per l’anno 2011. Le dodici nominations sono state curate, sulla base di
di ampi sondaggi, dal Laboratorio Internazionale di Onomastica della
Facoltà di Lettere e Filosofia di Roma “Tor Vergata” (LIOn) in
collaborazione con la «Rivista Italiana di Onomastica» (RIOn). Potete votare entro il 15 gennaio 2012 collegandovi al sito http://onomalab.uniroma2.it/content.asp?item=nome_anno. È possibile anche votare un tredicesimo nome, non compreso nella lista, motivandone la scelta.
CENTOCINQUANTENARIO FREEMONT INDIGNATI JOBS MANOVRA MISTER SPREAD OLGETTINA PADANIA QUESTOPAESE SCILIPOTI SINGH SUPER MARIO
Il simbolico titolo è assegnato a un nome proprio – di persona, di
luogo, di oggetto, di animale, marchio industriale, nome finzionale –
oppure a una voce del lessico derivante da un nome proprio, che abbia
avuto modo di distinguersi per originalità, significato, fantasia,
storia, o per gli eventi che riflette. Il nome deve essere italiano o
comunque largamente diffusosi in Italia (altri Paesi hanno il loro
concorso nazionale) e non va confuso con "il personaggio dell’anno".
I risultati del sondaggio saranno al più presti resi noti e commentati
in questo sito del LIOn e nella «Rivista Italiana di Onomastica». Gli
esiti delle votazione degli anni precedenti sono consultabile nelle
pagine delle news (vedi menù sopra).
Un grazie anticipato a
tutti coloro che esprimeranno la loro opinione e in particolare a colore
che vorranno aggiungere qualche parola di commento. Enzo Caffarelli – Francesca Dragotto
11
Jan 12
Daniele Fasciolo dice:
Ho votato per Mr Spread poiché è stato secondo me uno di quei vocaboli che ciclicamente vengono'inflazionati' dai mass media,che li utilizzano in continuazione.Raramente,anche in tempi non sospetti,è stata fornita una spiegazione di COSA SIA lo spread.Se potessimo fare un sondaggio,sono certo che molti lo indicherebbero come la causa della crisi economica,e non come il differenziale tra i titoli di stato italiani e tedeschi.