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May 10

Gita A Gabii - Tirocinio

Nell'ambito del programma del corso per il modulo B, "Il LAtium vetus dall'età regia all'età imperiale", mercoledi 12 maggio 2010 è prevista una gita a Gabii, dove dal 2007 la cattedra di Archeologia dei PAesaggi Urbani è impegnata in uno scavo archeologico.
La gita è parte integrante del modulo B e obbligatoria per gli iscritti al corso,
è tuttavia possibile partecipare anche per gli esterni, previa iscrizione per la quale si prega di rivolgersi al docente prof. FAbbri (fabbri@uniroma2.it), negli orari di ricevimento.
Modificato: 30 Apr 2010, 19:51

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Apr 10

Laboratorio di Archeologia dell'Architettura, proff. Marco FAbbri, Alesandra Molinari, Lucrezia Spera - Seminario

Laboratorio di Archeologia dell'Architettura, proff. Marco FAbbri, Alesandra Molinari, Lucrezia Spera
4CFU (48ore di  lezioni frontali e applicazioni pratiche)
inizio: 12 aprile 2010
Conferenze e lezioni frontali

I sezione: età romana
lunedi 12 aprile h. 11:== (Aula T28)
Conferenza di Paolo Braconi (Università di Perugia):_ "L'opus vittatum"

martedi 20 aprile h. 16-18 (Aula T35)
Marco Fabbri: Il cantiere edilizio e le tecniche murarie - il mondo romano

II sezione :età tardo antica
lunedi 26 aprile h. 16-18 (Aula T35)
Lucrezia Spera Il cantiere edilizio e le tecniche murarie - il mondo tardoantico

III sezione medievale:
lunedi 3 maggio h. 15 (Aula del Dip. di Antichità)
Conferenza di Ricaro SAntangeli VAlenzani (UniRoma3) Daniela Esposito (La SApienza) "Architettura cantieri e materiali da costruzione nella Roma medievale"
martedi 4 maggio h. 16-18 (Aula T35)
Alesandra Molinari Il cantiere edilizio e le tecniche murarie - Il mondo medievale
 
Metodologie dekka documentazione e applicazioni pratiche
lunedì 10 maggio 9-11 (Aula T23a) Martedi 11 Maggio 10-12 (Aula P22)
Giuseppe Fichera: Metodologie della documentazione: letture degli elevati, scheda USM, matrix
 
Lunedi 17 maggio 9-11 (Aula T23a) Martedi 11 Maggio 10-12 (Aula P22)
MArco Di Lieto, Rilievo degli elevati e tecniche di restituzione grafica
 
Metodologie della documentazione e applicazioni pratiche
Per l'iscrizione alle attività di laboratorio contattare i docenti responsabili, anche inviando la richiesta e il curriculum a fabbri@uniroma2.it; alessandra.molinari@uniroma2.it; lucrezia.spera@uniroma2.it
La partecipazione alle conferenze è libera a tutti gli interessati

Modificato: 31 Mar 2010, 15:19

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Feb 10

Conferenza Stampa Su Gabi - Conferenza

Il 25 Febbraio si è svolta una conferenza stampa per presentare gli importantissimi risultati dello scavo di GAbii, svolto dall'equipe diretta dal prof. Marco Fabbri dell'Università di Roma Tor Vergata, in collaborazione con la Scuola di Specializzazione di MAtera e della Soprintendenza per i Beni Archeologici del LAzio, dott. S. Musco.

I p
rincipali quotidiani nazionali hanno dato rilevanza alla notizia. Si riporta l'articolo apparso nel "Tempo".

25/02/2010, 16:18



NOTIZIE - ROMA

A 20 KM DA ROMA

A sud di Roma, lungo la via Prenestina, è stata scoperta la casa del "rex" di Gabii, probabilmente un tiranno legato alla famiglia dei Tarquini. Gli archeologi: "Testimonianza straordinaria, che non ha [removed]nicTemp();eguali in tutto il Lazio".

Un particolare della reggia dei Tarquini, trovata a Gabii sulla via PrenestinaLa città di Gabii ritrova il suo "re". All'interno dell'antica città latina, a 20 chilometri da Roma, al XII miglio della via Prenestina antica, è stato riportato alla luce un edificio di età arcaica identificabile come la residenza del "rex" della città, probabilmente un tiranno legato alla famiglia dei Tarquini. L'edificio è la prima struttura abitativa di età arcaica in Italia ad essere stata rinvenuta con murature integre fino a 2 metri di altezza."Un rinvenimento di straordinaria rilevanza scientifica - come spiega il soprintendente per i Beni archeologici di Roma, Angelo Bottini - perchè ci restituisce un edificio che era destinato certamente alla residenza di un personaggio della massima importanza della Gabii del VI secolo avanti Cristo. Sulla base delle fonti - conclude - possiamo ipotizzare che si tratti dell'ultimo re di Gabii". "Anche in seguito a questo straordinario ritrovamento spiega il sottosegretario ai Beni culturali, Francesco Giro - intendiamo intensificare gli scavi. Immaginiamo che in questa zona ci fosse una vera Regia dei Tarquini e, quindi, il governo, il ministero dovrà impegnarsi a stanziare ulteriori fondi».Il costo complessivo dello scavo, infatti, ad oggi ammonta a 60mila euro totali, ne restano altrettanti per continuare . "In questa zona archeologica - continua il sottosegretario - abbiamo conservati, in maniera straordinaria, tratti peculiari del paesaggio storico dell'Agro Romano. Quindi, esaltando questo luogo archeologico così importante per la città di Roma, vogliamo ribadire il nostro impegno nella difesa dell'Agro Romano contro ogni forma di speculazione edilizia".La "regia" dei Tarquini doveva essere sfarzosa, con i muri eretti da maestranze originarie da Roma e rivestiti da intonachi e affreschi, di cui oggi rimangono tracce. Sotto il pavimento, i tre ambienti hanno restituito intatte fosse di sacrifici rituali relativi alla fase inaugurale del cantiere architettonico. In cinque di queste sono stati rinvenuti bimbi nati prematuri e morti, che non sono legati a sacrifici umani come dicono concordi gli archeologi Marco Fabbri, dell'Università di Tor Vergata e Stefano Musco, responsabile dell'area di Gabii, che hanno condotto lo scavo."Quando inizia la dinastia dei Tarquini a Roma, lo stesso accade qui, strutturando la reggia su un edificio recedente datato al VII secolo a.C. - racconta Fabbri - Se a Roma c'è il potere centrale, Gabii è una sorta di città vassallo ma anche dotata di un'identità forte di centro culturale. Coi Tanquini Gabii diventa un centro del potere parallelo a Roma. Con la Repubblica tutto cambia, e gradualmente a Gabii inizia la decadenza. Gabii finisce in epoca tardo antica. Nel Mille è già abbandonata. Eppure la casa del rex non viene distrutta ma solo seppellita nel tumulo". Per questo ci tengono a sottolineare gli archeologi che "di strutture cosi ben conservate non ce ne sono a Roma, tutto ciò che a Roma è riferibile a quest'epoca è stato spianato e distrutto. Gabii invece restituisce l'opportunità di indagare una fase della storia che a Roma è impossibile", sottolinea Musco.Tutto è iniziato a settembre del 2009 quando Stefano Musco, camminando nei pressi della collina di pietrame, da cui è emersa la regia, ha trovato per caso una mano di terracotta: "Ho pensato subito che fosse un ex voto e che quindi lì sotto ci fosse un santuario forse dedicato ad Apollo. Invece è emerso tutt'altro". Quattro mesi di indagini e la scoperta: "Noi siamo certi che questa è una dimora del re di Gabii - dice Musco - per la posizione elevata delle strutture, sulla collina che guarda tutta la città, e per la tipologia planimetrica, tripartizione nota per essere elemento caratterizzante per edifici gentilizi. Probabilmente è un nucleo di un complesso abitativo più ampio. L'eccezionalità della conservazione sta nel fatto che ad un certo punto è stata seppellita dopo essere stata smontata del tetto. Probabile l'avvento di un nuovo assetto politico-istituzionale. D'altronde la Casa dei Tarquini a Roma è stata distrutta".Le prossime campagne di scavo puntano a fare luce sull'intero complesso della regia (oltre a dissotterrare le lastre decorative del tetto). Rimane una scoperta importante per la storia dell'architettura del VI secolo, testimonianza rara della raffinatezza costruttiva e dei primi esperimenti di copertura a volta. Struttura che ha restituito tracce di una proto-regia, un edificio ancora più antico databile intorno al VII secolo. Importanti i ritrovamenti delle sepolture di bimbi: "Si tratta di infanti nati prematuri morti e seppelliti - dice Fabbri - di un'età stimata circa tra 28 e 40 settimane,dal più piccolo di sei sette mesi ad un appena nato. L'unico segno di patologia è a carico del quarto bambino rinvenuto con segni evidenti di infiammazione endocranico, probabile meningite. Ma nessun segno di malformazione. Sono tutti bambini morti a cavallo della nascita. E non rappresentano nessun sacrificio, anche perchè non sono morti comuni, la casa predilige un clan gentilizio che governa Gabii".