Francesco Sedda

Franciscu Sedda, studioso di semiotica delle culture, è stato dal 2007 al 2009 vicepresidente dell'AISS (Associazione Italiana di Studi Semiotici) ed è ricercatore di Semiotica presso l'Università di Roma “Tor Vergata”. Il suo ultimo volume è Imperfette traduzioni. Semiopolitica delle culture (Roma, 2012). Le sue principali linee di ricerca sono la semiotica delle culture, la teoria semiotica generale, lo sviluppo di una teoria della glocalizzazione, lo studio delle metropoli globali, la storia della cultura e della coscienza sarda. È ideatore e organizzatore del Úìze Festival di Carloforte (Isola di San Pietro, Sardegna), festival dedicato alle isole, alla cui prime due edizioni hanno partecipato fra gli altri Umberto Eco, Cristiano de André, Franco Cassano, Paolo Fabbri, Omar Calabrese, Franco Zagari, Elias Torres, Jorge Lozano. Ha insegnato come professore aggregato o a contratto Semiotica generale, Semiotica del testo e Semiotica degli eventi sportivi, presso l'Università di Roma “La Sapienza”, e Filosofia e teoria dei linguaggi, presso l'Università di Sassari. Ha tenuto corsi o collaborazioni con le università di Bologna, LUISS di Roma, Link-Campus di Roma. Nel settembre 2008 e nei mesi di novembre e dicembre 2009 è stato visiting professor presso la Pontifícia Universidade Católica de São Paulo in Brasile, con cui ha attivato un progetto di cooperazione internazionale e dove ha tenuto diversi corsi, fra cui “Semiotica generale e semiotica della cultura”, “Semiotica della cultura e semiotica dello spazio urbano”. Contestualmente ha tenuto conferenze presso differenti università pubbliche e private di São Paulo, Araraquara, Bauru. Nel 2010 è stato inoltre ospite della UERJ, l'università statale di Rio de Janeiro per tenere conferenza e dare avvio a un nuovo progetto di cooperazione. Ha partecipato a convegni e dibattiti in Brasile, Francia, Spagna, Germania, Estonia. È stato invitato presso l'Università di Granada (Spagna, Novembre 2008) e l'Università Computense di Madrid (Spagna, Giugno 2010) come membro in commissioni di dottorato di ricerca in Semiotica. Dopo aver ricevuto da Umberto Eco il premio “Sandra Cavicchioli” per la miglior tesi di laurea in Semiotica nel biennio 2000-2001 ha pubblicato i volumi Tradurre la tradizione (Roma, 2003), Tracce di memoria (Cagliari, 2002 e 2005), La vera storia della bandiera dei sardi (Cagliari, 2007) dedicati alla storia politica e culturale della Sardegna. Ha curato inoltre il volume Glocal. Sul presente a venire (Roma, 2005), aperto da Roland Robertson, e che raccoglie interventi di vari autori sulle implicazioni sociali e culturali della globalizzazione, tema che ha ripreso nel saggio “Forms of the World”, in uscita nel volume Glocalization: Advances and Applications, per la casa editrice Palgrave. Ha curato e introdotto un volume di scritti di Jurij Lotman dal titolo Tesi per una semiotica delle culture (Roma, 2006) e curato, con Pierluigi Cervelli e Leonardo Romei, il volume Mitologie dello sport (Roma, 2010). Si è occupato del tema della spazialità e della città focalizzandosi su Dubai come caso di studio. Nei saggi pubblicati su riviste o volumi collettivi e alcuni dei quali tradotti e pubblicati in Brasile, Spagna, Argentina, Estonia ha trattato, oltre a questioni teoriche legate alla semiotica e allo studio della cultura, i temi della globalizzazione, della memoria culturale, del rapporto fra media e costruzione dell'identità, della cittadinanza e del consumo, dello studio dello spazio e della città, dell'estetica e dello sport.