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Mauro Marra
Proteomica vegetale: processo di maturazione, risposta agli stress. Attività biologiche di metaboliti secondari delle piante.
MAURO MARRA
DATI PERSONALI
- Nato a Roma il 13-5-1957
- Sede di Lavoro: Dipartimento di Scienze Biologiche Università di Roma “Tor Vergata”
- Telefono: 0672594349
- e-mail: marra@uniroma2.it
POSIZIONE ACCADEMICA
· Professore Ordinario nel raggruppamento BIO/04 -Fisiologia Vegetale- presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. della II Università di Roma “Tor Vergata”
CURRICULUM VITAE ET STUDIORUM
1981: Laurea in Chimica, con la votazione di 110 con lode, discutendo la tesi "Un metodo di dosaggio radioimmunologico per la fusicoccina", Relatore il Prof. A. Ballio.
1987: Dottore di Ricerca in Biochimica, discutendo la tesi dal titolo "Meccanismo di azione della Fusicoccina".
1987/89: Borsista Enichem, nell'ambito di un progetto di ricerca dal titolo "Polisaccaridi da alghe unicellulari ", coordinato dal Prof. V. Crescenzi. Il progetto ha riguardato lo studio di polisaccaridi di interesse tecnologico da cianobatteri. A tale riguardo si è occupato della determinazione della struttura del polisaccaride esocellulare di Cyanospira capsulata.
4 Dicembre 1989: Ricercatore (settore scientifico-disciplinare BIO/04 -Fisiologia Vegetale-) presso il Dipartimento di Biologia della Università di Roma "Tor Vergata".
4 Dicembre 1992: Ricercatore Confermato (settore scientifico-disciplinare BIO/04 -Fisiologia Vegetale-).
1998/2001: Segretario della Società Italiana di Fisiologia Vegetale
1 Novembre 1998/1 Aprile 2001: Professore Associato di Fisiologia Vegetale (BIO/04), presso la Facoltà di Scienze della Università degli Studi del Sannio di Benevento.
2 Aprile 2001/1 Aprile 2004: Professore Straordinario di Fisiologia Vegetale presso la Facoltà di Scienze della Università degli Studi del Sannio di Benevento.
Novembre 2001/Ottobre 2005: Presidente del Corso di Laurea triennale in Scienze Biologiche presso la Facoltà di Scienze della Università degli Studi del Sannio di Benevento
2 Aprile 2004/31 Ottobre 2005: Professore Ordinario di Fisiologia Vegetale presso la Facoltà di Scienze della Università degli Studi del Sannio di Benevento.
1 Novembre 2006/oggi: Professore Ordinario di Fisiologia Vegetale presso il Dipartimento di Biologia della Università Tor Vergata di Roma.
Giugno/Luglio 2004: Invited Professor alla Università di Bordeaux I -UFR des Sciences Biologiques- presso l’ “Institut de Biologie Vegetale Moleculaire (IBVM)”, Centre INRA de Bordeaux- equipes 4: genes regulateurs du developpment du raisin; responsabile prof. Said Hamdi.
Temi di ricerca
Fitotossine.Studio del meccanismo di azione delle fitotossine: della fusicoccina (FC), la fitotossina prodotta dal fungoFusicoccum amygdali Del.,; della tossina di Cercospora beticola (CBT) e delle fitotossine diPseudomonas syringae pv. syringae.
Polisaccaridi da alghe unicellulari(cianobatteri): Nell'ambito di una ricerca volta all'individuazione e allo studio di nuovi idrocolloidi polimerici di interesse tecnologico, con caratteristiche di agenti chelanti e/o reologicamente attivi, si è occupato della determinazione della struttura del polisaccaride esocellulare diCyanospira capsulata.
Proteine 14-3-3: studio del meccanismo di regolazione della H+-ATPasi della membrana plasmatica e caratterizzazione delle proprietà biochimiche e regolative delle proteine 14-3-3.
Negli ultimi anni l'attività scientifica del Prof. Marra si è rivolta all’ applicazione dell’approccio proteomico allo studio del processo di maturazione dei frutti e alla caratterizzazione della risposta delle piante ai patogeni (1); Inoltre si sta occupando della caratterizzazione di attività biologiche e chemopreventive di metaboliti secondari in cellule animali (2).
(1) Analisi proteomica del processo di maturazione e della qualità dei frutti
La maturazione dei frutti è un processo fondamentale nella produzione di molecole essenziali per una dieta bilanciata e per la prevenzione delle malattie. Le vie metaboliche coinvolte sono peculiari delle piante e in parte diverse da specie a specie. Una più accurata conoscenza biochimica e molecolare del processo di maturazione è importante oltre che da un punto di vista scientifico, anche perché consentirà di rendere più mirato ed efficace il processo di miglioramento genetico dei frutti, volto ad incrementarne le rese produttive, la resistenza agli stress e le caratteristiche nutritive ed organolettiche. Tra i frutti carnosi Il pomodoro, l’albicocca e la mela sono tra i più consumati a livello mondiale. In particolare il pomodoro è la specie di riferimento grazie alla sua importanza economica e alle conoscenze biochimiche e genetiche accumulate negli anni. Nel nostro laboratorio si è studiato il processo di maturazione mediante un approccio proteomico, su varietà regionali ad alto valore qualitativo delle tre specie menzionate, e cioè: pomodoro S. Marzano, mela Annurca e albicocca Vesuviana. Le indagini hanno consentito di identificare numerose proteine coinvolte in diverser vie metaboliche, di signaling o di risposta allo stress, la cui espressione differenziale durante la maturazione è stata correlata ai dati metabolomici e trascrittomici disponibili, in modo da ottenere un quadro molecolare più approfondito del processo.
(1) Analisi proteomica della risposta agli stress
Le piante essendo in intimo contatto con l’ambiente, sono spesso esposte a condizioni ambientali sfavorevoli o ad organismi patogeni che possono danneggiarle od ostacolarne la crescita. Tra gli stress ambientali più comuni vi è l’esposizione ad alte o basse temperature, che costituisce un importane fattore di limitazione per le rese dei raccolti. Il fenomeno del riscaldamento globale incrementerà nei prossimi anni l’impatto dello stress da alte temperature sulla produttività agricola. La risposta delle piante alle alte o basse temperature è modulata da diversi fattori come intensità e durata dello stress. La risposta a variazioni graduali di temperatura (acclimatazione) è stata caratterizzata a livello molecolare in maniera molto più dettagliata della risposta a cambiamenti rapidi. Nel nostro laboratorio si è intrapreso uno studio proteomico comparativo della risposta di piantine di Arabidopsis sottoposte a incrementi (42 gradi) o cadute (4 gradi) rapide di temperatura per tempo brevi (6 h). I risultati hanno portato alla identificazione di 30 proteine i cui livelli variano significativamente in risposta ad alte o basse temperature. Esse appartengono a due gruppi funzionali principali: produzione di energia/metabolismo e risposta agli stress abiotici e allo stress ossidativo. L’analisi consente di ipotizzare che i meccanismi di risposta ad alte e basse temperature siano in parte sovrapposti. E’ stato anche intrapreso uno studio riguardante la risposta di piantine di Arabidopsis ad elicitori che simulano la risposta a diversi organismi patogeni o allo stress ossidativo (come parte della risposta evocata da patogeni). L’analisi è stata rivolta alle proteine fosforilate, utilizzando come metodica di purificazione la MOAC (metal oxide affinity chromatography). I risultati ottenuti hanno consentito di identificare numerose proteine espresse in maniera differenziale per ciascun tipo di elicitore, correlabili alle diverse risposte di difesa indotte e quindi di definire le possibili relazioni biochimiche intercorrenti tra loro.
(2) Attività biologiche di metaboliti secondari di origine vegetale
Gli alimenti vegetali sono una ricca fonte di diverse classi di metaboliti secondari i quali hanno notevoli effetti benefici e chemopreventivi sulla sallute umana. In particolare il rosmarino (Rosmarinus officinalis L.) è da sempre utilizzato nell’area mediterranea come spezia o anche nella medicina tradizionale, come rimedio a diverse patologie. Negli ultimi anni estratti di rosmarino cosi come quelli di molte altre piante trovano un impiego crescente nelle formulazioni degli integratori alimentari. Studi scientifici negli ultimi anni hanno confermato il potenziale terapeutico del rosmarino ed in particolare si sono avute evidenze in diversi sistemi modello in vitro ed in vivo, che i composti in esso contenuti possano esercitare anche un’azione antiproliferativa e dunque anti cancerogena. Nel nostro laboratorio si è intrapreso uno studio volto ad analizzare la composizione di estratti di varietà locali di rosmarino (HPLC-MS) e la loro attività antiproliferativa in cellule di melanoma umano. I dati verranno correlati con un’analisi proteomica dei cambiamenti nel quadro proteico causati dal trattamento delle cellule tumorali con gli estratti di rosmarino.
Nome del Corso | Facoltà | Anno | ||
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0 | Fisiologia Vegetale | Scienze Matematiche, Fisiche E Naturali | 2024/2025 | |
0 | Fisiologia Vegetale | Scienze Matematiche, Fisiche E Naturali | 2023/2024 | |
0 | Biochimica Della Nutrizione, Biologia Molecolare, Fisiologia Vegetale | Scienze Matematiche, Fisiche E Naturali | 2023/2024 | |
Modulo: Fisiologia Vegetale | Scienze Matematiche, Fisiche E Naturali | 2023/2024 | ||
0 | Fisiologia Vegetale | Scienze Matematiche, Fisiche E Naturali | 2022/2023 | |
0 | Biochimica Della Nutrizione, Biologia Molecolare, Fisiologia Vegetale | Scienze Matematiche, Fisiche E Naturali | 2022/2023 | |
Modulo: Fisiologia Vegetale | Scienze Matematiche, Fisiche E Naturali | 2022/2023 | ||
0 | Plant Biochemistry And Physiology | Scienze Matematiche, Fisiche E Naturali | 2022/2023 | |
0 | Biochimica Della Nutrizione, Biologia Molecolare, Fisiologia Vegetale | Scienze Matematiche, Fisiche E Naturali | 2021/2022 | |
Modulo: Fisiologia Vegetale | Scienze Matematiche, Fisiche E Naturali | 2021/2022 | ||
0 | Plant Biochemistry And Physiology | Scienze Matematiche, Fisiche E Naturali | 2021/2022 | |
0 | Fisiologia Vegetale | Scienze Matematiche, Fisiche E Naturali | 2021/2022 |