Carmine Nicola Chiodo

Nato a Caccuri KR il 3/10/1949, si è laureato in Lettere Università di Roma Facoltà di Magistero discutendo una tesi sulle satire di Alfieri. Dal 1973 al 1975 ha insegnato materie letterarie come supplente in varie scuole e licei di Roma. Contemporaneamente ha svolto la funzione di esercitatore di Letteratura italiana presso la cattedra del Prof. Marcello Aurigemma (Università di Roma Facoltà di Magistero). Nel maggio 1975 è risultato vincitore del concorso di contrattista di Letteratura italiana nell'Università di Macerata Facoltà di Lettere e Filosofia. Quì ha afferito alla cattedra di Letteratura italiana del Prof. Domenico Conso. Ha svolto vari seminari su diversi autori della letteratura italiana; ha seguito molti studenti nelle compilazioni delle tesi di laurea. E' stato membro delle commissioni di esami correlatore in moltissime tesi di laurea. Dagli anni ottanta-novanta ha insegnato Lingua e cultura italiana agli studenti stranieri nei corsi estivi curati dall'Università di Macerata e svoltisi a Fermo. Nel novembre del 1981 è diventato ricercatore di ruolo a tempo indeterminato di Letteratura italiana, afferendo alla cattedra di Letteratura italiana. Dal 1986 si è trasferito a Roma Università Tor Vergata, afferendo alla cattedra di Letteratura moderna e contemporanea del Prof. Emerico Giachery. Anche qui ha tenuto vari seminari per gli studenti ed è stato correlatore in moltissime tesi di laurea. Dal 1990 a tutt'oggi insegna per affidamento Letteratura italiana moderna e contemporanea destinata alle lauree triennali e magistrali. Afferisce al Dipartimento di Studi Umanistici. Ha partecipato e partecipa a vari convegni nazionali e internazionali. E' membro della Fondazione Fortunato Seminara di Maropati RC. Collabora con articoli e recensioni a vari giornali e riviste letterarie. Si è interessato in prevalenza ad autori maggiori e minori della letteratura italiana dal cinquecento al novecento. Particolare attenzione ha dedicato ai minori come i poeti satirici del seicento, del settecento e dell'ottocento; si è pure interessato al linguaggio satirico di Vittorio Alfieri. Altre sue ricerche attengono ad autori (poeti, narratori, scrittori) poco studiati e analizzati. Si è anche interessato di autori maggiori della poesia e della narrativa del novecento, dando spazio ad autori della letteratura calabrese visti in un'ottica nuova, ben distante da quella campanilistica. Al riguardo ha dedicato vari studi ad autori quali Fortunato Seminara, Mario La Cava, Marcello Borgese, l'illuminista Domenico Grimaldi e altri vari poeti contemporanei. Si è interessato anche di poesia bernesca del settecento, della poesia satirica seicentesca, della poesia pedantesca e di poeti minori dell'ottocento italiano, dando di essi ampi medaglioni critici, che tra le altre cose riportano una massiccia bibliografia riguardante gli argomenti e gli autori di volta in volta trattati. Nelle sue ricerche e studi ha sempre cercato di analizzare a fondo temi e stili degli autori trattati oppure la fortuna critica che certi altri autori e momenti della letteratura italiana hanno avuto nel corso del tempo. Si è interessato anche a Dante e alla sua fortuna critica che ha avuto nelle Marche. Ha studiato pure l'Ariosto e le sue vicende critiche, l'Alfieri comico e satirico. Attualmente sta svolgendo ricerche sulla parola poetica di D'Annunzio e nel frattempo collabora con articoli e recensioni attinenti ad autori della letteratura italiana generale e moderna e contemporanea a varie riviste letterarie e giornali.