Programma di Comunicazione Multimediale A:

Lo sviluppo in senso mediale delle metropoli, le peculiari modificazioni occorse al loro tessuto visivo-acustico, alle loro tramature comunicative e culturali. A partire da dispositivi quali gli urban screen che giungono a strutturare dellespettacolari architetture cinematografiche e giungendo alle immagini animate di Augmented Reality che coesistono con le tramature fisiche percorse stabilmente dai cittadini-utenti. Dispositivi comunicativi mediante i quali si sta articolando sempre più una modalità esperienziale degli spazi pubblici nel segno di una profonda dialettica, ove le coordinate fisiche interagiscono massivamente con gli esiti di nuove tecnologie, con una diversificata serie di schermi fissi e mobili che fanno del flusso informativo e di intrattenimento un vettore propulsivo dagli sviluppi impensati, promuovendo ampi interrogativi pluridisciplinari (dall’architettura, all’urbanistica, alla sociologia, alla mediologia).

Da tali premesse muove l’obiettivo del modulo, teso a riflettere sui termini principali dello scenario designato da questa estensiva forma di rispazializzazione della nozione di metropoli (città-schermo, media-city ecc.), analizzando talune delle maggiori esperienze internazionali configurate in tale direzione, sia in termini prototipali che effettivi.

Bibliografia d'esame

S. Arcagni, Screen City, Bulzoni, Roma, 2012

V. Codeluppi, Metropoli e luoghi del consumo, Mimesis, Milano-Udines, 2014