TITOLO: TATIANA PAVLOVA O DELL’AVVENTO DELLA REGIA TEATRALE IN ITALIA
A cavallo tra fine Ottocento e Novecento il ruolo della donna sulla scena teatrale europea evolve progressivamente. In Francia, Russia e Inghilterra sboccia il fenomeno dell’impresa teatrale diretta da attrici che diventano impresarie e registe in senso moderno. In Italia tale fenomeno si avvia con grande difficoltà perché il mito della grande attrice, accentratrice della scena teatrale, non ne permette la riforma. Nel 1923 l’attrice russa Tatiana Pavlova fonda una compagnia teatrale a proprie spese debuttando al Teatro Valle di Roma e introduce nel teatro italiano il nuovo concetto della regia, basato sul lavoro d'insieme. Questa novità le procura critiche feroci soprattutto da parte di Pirandello e di tanti altri intellettuali e critici teatrali italiani. Ancora oggi l’attività artistica di Tatiana Pavlova è al margine degli studi scientifici in Italia. TESTI ADOTTATI: 1. Doriana Legge, Un Novecento scomodo. Il teatro di Emma Gramatica, Tatiana Pavlova e Anna Fougez, Bulzoni, Roma 2022.
2. Daniele Ceccarini, Il misticismo esoterico nel teatro di Stanislavskij e Tatiana Pavlova, Agorà & Company, Lugano 2020.
3. Donatella Gavrilovich, Vera Komissarževskaja. Una donna "senza compromesso". La vita e l'opera dell’attrice russa dal 1899 al 1906. UniversItalia, Roma 2015.
4. Dispense a cura della docente.