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Protezione Internazionale Del Patrimonio Culturale A 2022/2023
Programma:
Protezione internazionale del patrimonio culturale
La protezione degli interessi globali nell’ordinamento giuridico internazionale
o Introduzione al sistema giuridico internazionale
o Principali soggetti ed attori § Stati ed organizzazioni internazionali § Il ruolo indiretto giocato dalle organizzazioni internazionali non governative
o Struttura delle norme § Obblighi erga omnes § Obblighi erga omnes partes Principi fondamentali alla base della protezione del patrimonio culturale nell’ordinamento giuridico internazionale
o Patrimonio e diritti umani § Il patrimonio culturale quale patrimonio comune dell’umanità § La protezione del patrimonio comune dell’umanità quale diritto umano “di terza generazione” § Lo sviluppo culturalmente sostenibile: una sfida, un’opportunità
o Patrimonio e pace § Le prime norme internazionali sul patrimonio culturale nel diritto dei conflitti armati che vietavano il saccheggio e l’attacco § La restituzione dei beni culturali illegalmente rimossi e il rispetto del pluralismo culturale quali condizioni per ristabilire la pace e la sicurezza nelle decisioni del Consiglio di sicurezza delle NU
La protezione disposta da trattati internazionali a livello universale, il sistema convenzionale dell’UNESCO per la protezione del patrimonio culturale
o Obblighi di salvaguardia e di rispetto: la Convenzione de L’Aja del 1954 per la protezione del patrimonio culturale in caso di conflitto armato ed i suoi due Protocolli
o Nazionalismo culturale c. universalismo culturale? La Convenzione di Parigi del 1970 sui mezzi per proibire e prevenire l’importazione, l’esportazione ed il trasferimento di proprietà illeciti dei beni culturali e la Convenzione UNESCO/UNIDROIT di Roma del 1995
o Una protezione specifica per siti “di eccezionale valore universale”: la Convenzione di Parigi del 1972 sulla protezione del patrimonio mondiale culturale e naturale o Una garanzia di protezione per “il più grande – sommerso – museo del mondo”: la Convenzione di Parigi del 2001 sulla protezione del patrimonio culturale subacqueo
o Iniziative a livello regionale: l’azione del Consiglio d’Europa in particolare.
Il completamento del sistema UNESCO e l’ampliamento dell’oggetto di protezione: dai “tesori nazionali” ai saperi tradizionali ed ai beni e servizi culturali
o Oltre il concetto “classico” di patrimonio: la Convenzione di Parigi del 2003 per la salvaguardia del patrimonio culturale intangibile § Un ruolo specifico per le organizzazioni non governative nella struttura della Convenzione
o La diversità culturale essenziale quanto la biodiversità, da proteggere nel mondo globalizzato: la Convenzione di Parigi del 2005 per la protezione e promozione della diversità delle espressioni culturali § Di fronte al problema della “frammentazione” del diritto internazionale: punti di contatto con il lavoro di altri fori internazionali (in particolare WIPO, WTO e UNCTAD)
La complementarità dei livelli internazionale ed interno di protezione
o Le convenzioni internazionali che mirano principalmente a risolvere questioni di giurisdizione
o Le convenzioni internazionali che mirano principalmente a creare un sistema di responsabilità condivisa
o Il necessario impegno volontario dello Stato sul cui territorio il bene è localizzato
o “Mezzi morbidi di attuazione forzata” per garantire una protezione il più efficace possibile
Una protezione basata su specifiche norme di diritto internazionale generale, un processo in corso
o Il divieto già consolidato del saccheggio dei beni culturali durante i conflitti armati o La Dichiarazione UNESCO del 2003 e la prassi internazionale sulla distruzione intenzionale del patrimonio culturale: dai monumentali Buddha di Bamiyan a Palmira e Timbuctu
o La Dichiarazione UNESCO del 2001 che afferma che la diversità culturale costituisce un patrimonio comune dell’umanità
Metodi didattici:
Lezioni frontali, seminari e conferenze di approfondimento tenuti da esperti dell’applicazione delle convenzioni dell’UNESCO in servizio presso le competenti strutture istituzionali (in particolare il Ministero per i beni e le attività culturali e il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale) e lezioni pratiche in aula dedicate alla presentazione di siti del patrimonio mondiale o di elementi del patrimonio intangibile da parte degli studenti, attraverso l’analisi, studio e sintesi della documentazione ufficiale del sito/elemento autonomamente ricercata on-line, nonché di materiali specifici indicati dal docente.
Testi adottati:
Federica Mucci, La diversità del patrimonio e delle espressioni culturali nell’ordinamento internazionale. Da ratio implicita a oggetto diretto di protezione, Napoli, Editoriale Scientifica, 2012, ISBN: 978-88-6342-393-8
Metodi e criteri di verifica dei risultati di apprendimento
L'esame di svolgerà oralmente al termine dell'intero ciclo didattico, che potrà prevedere anche la partecipazione a seminari, conferenze e convegni di volta in volta segnalati o promossi dal docente. Di tale partecipazione si terrà conto nel computo dei crediti ai fini della valutazione. L'esame consiste nella verifica delle conoscenze acquisite durante il corso, che fanno riferimento ai contenuti del testo adottato, nonché ad alcuni documenti di particolare rilevanza, che saranno resi disponibili sulla pagina web dell’insegnamento e commentati a lezione.
Per gli studenti frequentanti (sono considerati tali gli studenti che abbiano frequentato almeno 20 delle 30 ore di lezione previste), è possibile aprire il colloquio valutativo dell’esame attraverso la sintetica esposizione dei risultati del proprio lavoro di ricerca documentale su di un sito del patrimonio mondiale o un elemento del patrimonio intangibile inserito nelle Liste dell’UNESCO, già analizzato come caso di studio durante le lezioni.